Impatto Covid sui mercati

Amundi: ecco l'effetto Omicron sui flussi mondiali ed europei degli Etf

Riduzioni del 25% nel mese di novembre degli afflussi globali di etf che, comunque, si sono attestati a 77,5 miliardi di euro

di Leo Campagna 19 Dicembre 2021 15:00

financialounge -  Amundi Covid-19 ESG ETF High Yield Omicron
Omicron, la nuova variante del Covid-19, ha agito come un forte segnale di vendita anche nell’ambito degli ETF. A certificarlo, numeri alla mano, l’analisi di Amundi sui flussi mensili sia a livello globale che europeo. Nel mese di novembre, ridotti del 25% gli afflussi globali degli etf. Sottoscrizioni che, comunque, si sono attestate a 77,5 miliardi di euro. Nello specifico, 61,8 miliardi sono confluiti sugli etf azionari, 13,6 miliardi sui prodotti obbligazionari, 1,2 miliardi su quelli specializzati sulle materie prime e 762 milioni sugli etf focalizzati su volatility, valute e investimenti alternativi.

IL PODIO DELLE SOTTOSCRIZIONI AZIONARIE


All’interno del segmento equity, il podio delle sottoscrizioni è composto dall’azionario Nordamericano (43,5 miliardi), dall’azionario globale internazionale (12,5 miliardi) e dal comparto di etf settoriali e smart beta (6,2 miliardi). Nell’ambito del reddito fisso, invece, hanno primeggiato gli etf governativi (10,9 miliardi), seguiti da quelli aggregate globali (3,5 miliardi) e dai corporate bond (2,67 miliardi).

I FLUSSI EUROPEI


Esaminando i flussi europei a novembre, si nota che, a fronte di flussi netti mensili positivi per 8 miliardi di euro, sia gli etf eurozona (-423 milioni) che quelli settoriali e smart beta (-824 milioni) hanno evidenziato deflussi netti mensili. Al contrario, gli azionari globali internazionali (+3,89 miliardi), gli azionari Nordamerica (+3,16 miliardi), gli azionari mercati emergenti (+1,29 miliardi) e l’azionario Cina (636 milioni) hanno mostrato valori mensili robusti in entrata. “L’annuncio della variante Omicron ha scompaginato il trend mensile: negli ultimi sette giorni del mese, si sono infatti accumulati deflussi per 2,2 miliardi di euro dal comparto azionario registrato in Europa, mentre la settimana prima erano stati raccolti 3,6 miliardi di euro” spiegano gli esperti di Amundi.

RAFFORZATA LA POPOLARITA’ DELLE STRATEGIE SOSTENIBILI


Per contro, sembra che la Cop26 - che si è tenuta all'inizio del mese - abbia rafforzato la popolarità delle strategie sostenibili: gli etf specializzati sugli indici climatici hanno contabilizzato afflussi netti mensili per 1,1 miliardi di euro. Più in generale, sui prodotti Esg sono confluiti 7,5 miliardi di euro, di cui 2,5 miliardi destinati agli indici mondiali e 1,7 miliardi alle strategie nordamericane. “Tradotto in pratica, quasi l'80% dei flussi verso gli indici mondiali è stato destinato a strategie ESG e circa il 50% dei flussi nordamericani è stato investito in prodotti sostenibili” specificano i manager di Amundi che poi aggiungono: “Da notare che, se alla fine di novembre sono stati disinvestiti 2,2 miliardi di euro dalle strategie azionarie, nello stesso periodo sono continuati i flussi di investimento sui fondi ESG, che nello stesso periodo hanno registrato afflussi per 873 milioni di euro”.

FOCUS SUGLI ETF INFLATION LINKED USA


Passando al reddito fisso, anche in Europa, la tipologia di etf più gettonata nel mese è stata quella dei governativi (2,1 miliardi di euro), davanti a quella corporate (1,7 miliardi). Tra i governativi, hanno primeggiato le adesioni verso quelli short term della zona euro (366 milioni), quelli Cina (252 milioni) e, soprattutto, gli etf inflation linkd USA (544 milioni). “Una scelta quest’ultima che riflette il cambiamento di linguaggio della Fed, secondo cui l'inflazione dovrebbe essere considerata "non così transitoria" spiegano i professionisti di Amundi.

DEFLUSSI DALL’HIGH YIELD A FAVORE DELL’INVESTMENT GRADE


Il reddito fisso corporate europeo ha attirato 1,7 miliardi di euro, con 620 milioni di euro raccolti nel mese dalle strategie corporate dell'Eurozona e 370 milioni di euro dai fondi finanziari globali. “Nell'ultima settimana di novembre– con l’annuncio della variante Omicron – sono stati registrati deflussi dal segmento high yield per 500 milioni di euro, mentre quello investment grade ha catturato 400 milioni di euro” concludono gli analisti di Amundi.

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