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Case, ecco i quartieri dove i prezzi saliranno di più l’anno prossimo

Milano si conferma la città più cara per comprare casa, ma le quotazioni immobiliari salgono di più in determinate zone, a partire da NoLo. A Roma prezzi stabili

di Fabrizio Arnhold 20 Dicembre 2021 13:01

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Sarà un 2022 di ripresa per il mercato immobiliare. A Milano i prezzi delle case cresceranno del 4,2%, il record spetta a Torino, dove la quotazioni sono viste in crescita del 5,3%. E tra i quartieri, quali sono quelli più richiesti per chi cerca una casa? Sotto la Madonnina, continua il boom di NoLo, la zona a nord di Loreto. A Roma i prezzi cresceranno maggiormente a Infernetto, nei pressi di Ostia.

MILANO LA CITTÀ PIÙ CARA


I dati sono quelli di Immobiliare Insight, la business unit di Immobiliare.it specializzata in analisi e studi di mercato che dopo diversi mesi di test, è riuscita ad elaborare un algoritmo predittivo con un basso margine d’errore che consente di avere le proiezioni dei prezzi per i prossimi 12 mesi. Se guardiamo i dati in termini assoluti, Milano sarà ancora la città più cara d’Italia, con un prezzo al metro quadro che toccherà i 5.107 euro. In crescita anche le quotazioni di Torino: sotto la Mole il prezzo medio delle abitazioni si alza da 1.893 euro a 1.994 euro al metro quadrato. Prezzi stabili a Roma.

PREZZI IN CALO A FIRENZE E CATANIA


Tra i centri urbani dove si prevede un calo delle quotazioni immobiliari, si distingue in negativo Catania, con una perdita di valore pari al 4,8%: rispetto ai precedenti 1.229 euro al metro quadro, per comprare un appartamento basteranno 1.170 euro al metro quadro. Prezzi in picchiata anche a Firenze (-3%) e a Palermo (-3,2%). Le previsioni al ribasso riguardano anche Genova, Napoli e Venezia, con oscillazioni negative di prezzo comprese tra il -2,8% e il -2,1%.


Fonte: Immobiliare Insights

FOCUS SUI QUARTIERI


Ma nello specifico, quali sono i quartieri più cool per comprare casa? Tra quelli che registrano un aumento di prezzi, a Milano, si evidenzia la zona di NoLo (North of Loreto), che in questi ultimi anni ha vissuto un vero e proprio boom, diventando la zona più desiderata dove trasferirsi. Tanto che per comprare una casa a Turro, Cimiano e Pasteur, in pieno nel cuore pulsante del quartiere, bisognerà fare i conti con un aumento di prezzo rispettivamente dell’8,4%, del 7,7% e del 7,6%. Non è da meno anche la zona sud, in crescita dell’8,9% con Corvetto, e con Abbiategrasso-Chiesa Rossa che lieviterà del 7,6%. In ottica investimento, da tenere in considerazione anche Viale Certosa, con i prezzi che sono attesi in rialzo del 7,9%.


Fonte: Immobiliare Insights

LA DIFFERENZA MILANO-ROMA


Nel capoluogo lombardo i prezzi cresceranno nel 2022 in quasi tutti i quartieri. Gli unici con il segno meno sono quelli che non ti aspetti, ossia la centralissima zona di Palestro (-2,9%) e il quartiere della Maggiolina (-2,4%). A Roma la crescita delle quotazioni sarà più contenuta e risentirà molto della divisione tra centro e periferia. Infernetto, vicino Ostia, sarà il quartiere romano in cui i prezzi cresceranno maggiormente nel corso dell’anno prossimo (+6,8%). Anche comprare casa nei quartieri di Prati, Parioli e Balduina potrebbe rivelarsi un ottimo affare, con aumenti di prezzo fino al 4,7%. Da evitare, invece, la zona di Casal Lumbroso, dalle parti di Fiumicino, con un calo previsto del 3,4%.


Fonte: Immobiliare Insights

L’AIUTO DEI BIG DATA


“Poter prevedere l’evoluzione dei costi del mattone nel medio termine risulta ormai fondamentale sia per gli addetti al settore sia per chi ha intenzione di investire in un’abitazione. Grazie all’uso della tecnologia e dei Big Data a nostra disposizione, siamo riusciti per la prima volta a pubblicare le nostre proiezioni per il nuovo anno, un importante traguardo frutto di mesi di lavoro e test”, commenta Carlo Giordano, ad di Immobiliare.it. Il mattone si è dimostrato resiliente nonostante la pandemia e “le proiezioni confermano questa tendenza che si protrarrà per tutto il 2022, salvo eventi imprevedibili che possono impattare sull’economia e di cui non è possibile conoscere in anticipo le conseguenze”.

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