Le strategie da adottare

Neuberger Berman: “Un 2022 positivo ma caratterizzato da una maggiore volatilità”

La crescita degli utili e il carry (flusso delle cedole dei bond) incoraggiano una view positiva sugli asset rischiosi, ma con un focus su strategie capaci di attutire la volatilità attesa o di trarre vantaggio da essa

di Leo Campagna 21 Dicembre 2021 19:30

financialounge -  Erik Knutzen mercati Neuberger Berman volatilità
Le principali banche centrali a livello mondiale hanno messo in campo politiche monetarie senza precedenti per contrastare gli impatti della pandemia. Ma la scorsa settimana hanno posto le basi per l’imminente battaglia contro l’inflazione. “I prezzi al consumo, le politiche delle banche centrali e l’andamento dei tassi di interesse reali definiranno la dinamica dei mercati per il 2022” tiene a precisare Erik Knutzen, Chief Investment Officer—Multi-Asset Class di Neuberger Berman che poi rivela le due questioni sulle quali si sono trovati d’accordo, i membri dell’Asset Allocation Committee (AAC) di Neuberger Berman, riunito per discutere le proprie view a 12 mesi per il 2022.

LA CRESCITA DEGLI UTILI


“Sarà, innanzitutto, un anno ‘tollerabile’ – ma non ‘fantastico’ come il 2021- per la crescita e gli asset rischiosi, con una sovraperformance rispettivamente dell’azionario sul credito e del credito sui titoli di Stato. La crescita degli utili dovrebbe compensare un eventuale ribasso dei multipli azionari e lo stesso il carry (flusso delle cedole dei bond) relativamente al possibile calo dei prezzi delle obbligazioni high yield causato dall’aumento dei tassi reali” riferisce Knutzen che poi aggiunge la seconda questione condivisa: “L’aumento dei tassi e l’inasprimento delle condizioni finanziarie, propiziati da inflazione e dalla fase centrale del ciclo economico, determinerà un quadro più volatile e impegnativo per gli investitori”.

LE MAGGIORI ONDATE DI VOLATILITÀ NEL CORSO DEL 2022


Ma quando dovrebbero verificarsi le maggiori ondate di volatilità nel corso del 2022? “L’andamento dei prezzi registrato lo scorso giovedì sembrerebbe dare ragione ai membri dell’AAC di Neuberger Berman – ed è questa anche la mia impressione - secondo cui il principale periodo di volatilità del 2022 avrà luogo verso l’inizio dell’anno” commenta Knutzen. Giovedì 16 dicembre, per la cronaca, la Bce e la Bank of England si sono accodate all’orientamento un più restrittivo della Fed e i titoli azionari growth e quelli del settore tecnologico - generalmente considerati vulnerabili all’aumento dei tassi reali - hanno perso nuovamente terreno, trascinando all’ingiù l’S&P 500.

IL REPRICING DEI MERCATI


Se il tapering venisse attuato entro marzo e la Fed confermasse una normalizzazione dei tassi, non si possono escludere due rialzi entro metà anno. La liquidità dei mercati tenderebbe a prosciugarsi mentre i tassi nominali si muoverebbero al rialzo: con l’inflazione in rallentamento, i tassi reali crescerebbero. I multipli azionari di valutazione tenderebbero a contrarsi causando un repricing in vista dell’inasprimento delle condizioni finanziarie. “In uno scenario di questo tipo il repricing dei mercati sarebbe fisiologico e dovrebbe determinare un aumento della volatilità e un ribasso degli asset rischiosi prima di metà anno” spiega il CIO Multi-Asset Class di Neuberger Berman.

 

CONSIGLIATA MAGGIORE CAUTELA


L’idea di fondo che sorregge questa view è che il momentum economico complessivo rimanga robusto con le iniziative delle banche centrali mirate ad un attacco rapido e improvviso capace di portarci verso un’espansione di metà ciclo meno inflazionistica, riducendo il numero di rialzi dei tassi necessari in seguito. Per contro, qualora l’inflazione si rivelasse più persistente di quanto previsto, il mercato potrebbe convincersi della necessità di tassi reali positivi per vincere la battaglia, con tutti i danni collaterali che ne conseguirebbero. “Secondo alcuni membri dell’AAC, una tale situazione darebbe luogo a un repricing più turbolento per il secondo semestre” sottolinea Knutzen. Anche per questo è consigliata una maggiore cautela e un rinnovato focus su strategie che possano contribuire ad attutire la volatilità attesa o a trarre vantaggio da essa.

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