Outlook 2022
Schroders Capital: gli investitori puntano sui private asset 4.0
Nell’Outlook 2022 dedicato al segmento d’investimento si parla di nuova era per i mercati privati con una gamma più ampia di opportunità e un accesso sempre più “democratico”
di Stefano Caratelli 31 Dicembre 2021 15:00
I mercati privati sono cresciuti e maturati negli ultimi vent’anni con un valore atteso di 8.000 miliardi di dollari a fine 2021, non solo in dimensioni ma anche in varietà, fornendo agli investitori un’ampia gamma di driver di rendimento e profili di rischio. Le opzioni spaziano dal private equity al private debt, all’immobiliare e infrastrutture, dalle strategie ESG a quelle incentrati su sostenibilità e impatto. All’interno di ogni strategia, gli investitori possono diversificare su un’ampia gamma di tipologie e dimensioni, che rappresentano la “coda lunga” dei private asset.
Lo sottolinea Schroders in un’analisi a cura di Nils Rode, Chief Investment Officer, di Schroders Capital, secondo cui l’ampiezza e la complessità dei mercati privati porta gli investitori a essere sempre più selettivi, puntando ai profili di sostenibilità e impatto e alle opportunità che meglio si adattano ai loro obiettivi di rischio/rendimento. La pandemia ha accelerato l’evoluzione verso quello che Schroders chiama “Private Asset 4.0”, la nuova frontiera che include l’accelerazione della democratizzazione degli investimenti in asset privati e una maggior attenzione agli investimenti a impatto.
Un fattore da cui gli investitori possono trarre vantaggio è la dimensione medio-piccola della stragrande maggioranza delle transazioni, pari al 95% e al 50% del volume totale. La coda lunga degli asset privati fornisce un’ampia gamma di opportunità per catturare quello che Schroders definisce il “premio di complessità”, un set di competenze uniche, necessarie a cogliere le opportunità di investimento più complesse. Tim Creed, Head of Private Equity Investments di Schroders Capital, spiega che le opportunità di piccole dimensioni sono quelle in cui le competenze e la capacità di accesso possono fare la differenza e indica in sanità, tecnologia e beni di consumo i tre settori più interessanti, anche se la concorrenza è aumentata con la pandemia, si continuano a trovare opportunità a prezzi attraenti proprio nelle piccole e medie dimensioni.
Secondo Chantale Pelletier, Global Head of Infrastructure sempre di Schroders, la transizione energetica, la digitalizzazione e le infrastrutture di base sono i settori più interessanti e per i deal di medie dimensioni le dinamiche sono più attraenti, sia in termini di valutazioni e spread che di capacità di impiegare il capitale in modo tempestivo. Negli ultimi due anni il percorso verso i “Private Asset 4.0” ha subito una decisa accelerazione e la ricerca di rendimento si concentra sempre più sul premio di complessità, che può essere catturato quando sussistono due fattori concomitanti: una situazione particolarmente complessa in termini di accesso, rischi e opportunità e quando servono competenze specifiche e rare per trovare, selezionare, sviluppare e infine abbandonare l'investimento.
Nuove opzioni di liquidità guidano una continua democratizzazione dell’accesso al mercato degli asset privati favorendo l’accesso a nuovi gruppi di investitori. Maria-Teresa Zappia, Head of Sustainability and Impact di Schroders, sostiene che le asset class private continuano a essere cruciali per strategie sostenibili e d’impatto in aree chiave e sottolinea che la strada da seguire è distinguersi nella misurazione e nel reporting sull’impatto e nell’implementazione di best practice nel processo di investimento.
Il Private Assets 4.0 favorisce inoltre la democratizzazione dell’accesso a questi investimenti. Gli asset privati sono stati in passato appannaggio dei grandi investitori istituzionali, ma David Seex, Head of Private Asset Solutions di Schroders, sottolinea che i clienti si stanno concentrando sempre più sulla generazione di un premio di complessità e sulla ricerca di una migliore diversificazione all’interno delle asset class nei mercati privati, con anche una maggior attenzione all’impatto e un interesse per strutture innovative con nuove opzioni di liquidità che fanno progredire sulla strada della democratizzazione.
UNA NUOVA FRONTIERA PIU’ DEMOCRATICA
Lo sottolinea Schroders in un’analisi a cura di Nils Rode, Chief Investment Officer, di Schroders Capital, secondo cui l’ampiezza e la complessità dei mercati privati porta gli investitori a essere sempre più selettivi, puntando ai profili di sostenibilità e impatto e alle opportunità che meglio si adattano ai loro obiettivi di rischio/rendimento. La pandemia ha accelerato l’evoluzione verso quello che Schroders chiama “Private Asset 4.0”, la nuova frontiera che include l’accelerazione della democratizzazione degli investimenti in asset privati e una maggior attenzione agli investimenti a impatto.
DIMENSIONI MEDIO PICCOLE DEI DEAL
Un fattore da cui gli investitori possono trarre vantaggio è la dimensione medio-piccola della stragrande maggioranza delle transazioni, pari al 95% e al 50% del volume totale. La coda lunga degli asset privati fornisce un’ampia gamma di opportunità per catturare quello che Schroders definisce il “premio di complessità”, un set di competenze uniche, necessarie a cogliere le opportunità di investimento più complesse. Tim Creed, Head of Private Equity Investments di Schroders Capital, spiega che le opportunità di piccole dimensioni sono quelle in cui le competenze e la capacità di accesso possono fare la differenza e indica in sanità, tecnologia e beni di consumo i tre settori più interessanti, anche se la concorrenza è aumentata con la pandemia, si continuano a trovare opportunità a prezzi attraenti proprio nelle piccole e medie dimensioni.
TRANSIZIONE ENERGETICA E DIGITALIZZAZIONE
Secondo Chantale Pelletier, Global Head of Infrastructure sempre di Schroders, la transizione energetica, la digitalizzazione e le infrastrutture di base sono i settori più interessanti e per i deal di medie dimensioni le dinamiche sono più attraenti, sia in termini di valutazioni e spread che di capacità di impiegare il capitale in modo tempestivo. Negli ultimi due anni il percorso verso i “Private Asset 4.0” ha subito una decisa accelerazione e la ricerca di rendimento si concentra sempre più sul premio di complessità, che può essere catturato quando sussistono due fattori concomitanti: una situazione particolarmente complessa in termini di accesso, rischi e opportunità e quando servono competenze specifiche e rare per trovare, selezionare, sviluppare e infine abbandonare l'investimento.
CRUCIALI PER LE STRATEGIE SOSTENIBILI
Nuove opzioni di liquidità guidano una continua democratizzazione dell’accesso al mercato degli asset privati favorendo l’accesso a nuovi gruppi di investitori. Maria-Teresa Zappia, Head of Sustainability and Impact di Schroders, sostiene che le asset class private continuano a essere cruciali per strategie sostenibili e d’impatto in aree chiave e sottolinea che la strada da seguire è distinguersi nella misurazione e nel reporting sull’impatto e nell’implementazione di best practice nel processo di investimento.
NON PIU’ APPANNAGGIO SOLO DEI GRANDI
Il Private Assets 4.0 favorisce inoltre la democratizzazione dell’accesso a questi investimenti. Gli asset privati sono stati in passato appannaggio dei grandi investitori istituzionali, ma David Seex, Head of Private Asset Solutions di Schroders, sottolinea che i clienti si stanno concentrando sempre più sulla generazione di un premio di complessità e sulla ricerca di una migliore diversificazione all’interno delle asset class nei mercati privati, con anche una maggior attenzione all’impatto e un interesse per strutture innovative con nuove opzioni di liquidità che fanno progredire sulla strada della democratizzazione.