Nuove norme anti-Covid
Governo verso estensione del Super green pass nei luoghi lavoro
Mercoledì 5 gennaio si riunisce il Cdm per decidere sul certificato verde rafforzato a lavoro per attestare l'avvenuta vaccinazione. Opposizione da Lega e M5S
di Annalisa Lospinuso 3 Gennaio 2022 11:14
I contagi da Covid 19 avanzano, da oggi altre quattro Regioni passano in zona gialla e il Governo corre ai ripari con nuove strette sui vaccini. Dopo gli ultimi due provvedimenti, l’esecutivo si appresta a varare nei prossimi giorni nuove decisioni per limitare il dilagare dei contagi e ha convocato un Consiglio dei ministri per mercoledì 5 gennaio. Le misure all’ordine del giorno sono l’estensione del Super green pass al mondo del lavoro o l’obbligo vaccinale (ipotesi meno probabile).
Si potrebbe passare anche per una soluzione intermedia, estendendo l’obbligo del Super green pass per i dipendenti pubblici finora esclusi (circa 950 mila), dopo professori e forze dell’ordine, e per i lavoratori che sono più a contatto con il pubblico, come quelli della ristorazione. Per poi estenderlo gradualmente ad altre categorie.
L’obbligo di esibire il certificato verde rafforzato riguarderebbe circa 23 milioni di dipendenti. Ad oggi ci sono quasi 2,5 milioni di lavoratori italiani non ancora vaccinati, tra i 5,5 milioni (over 12) che finora non hanno ricevuto neanche una dose. Se anche la nuova norma passasse nel Cdm di mercoledì, non entrerebbe in vigore prima dei primi di febbraio, in quanto resta da chiarire con precisione chi tra i lavoratori può essere esentato dal vaccino e dal Super green pass in base a patologie certificate e anche la questione degli indennizzi, come sollevato dal governatore del Friuli e presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga (Lega).
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Non è una partita semplice e tante sono le voci contrarie. La preoccupazione principale di alcune forze politiche, in particolare la Lega, e delle parti sociali è che la decisione possa mettere a rischio alcuni settori produttivi, in particolare in alcune zone del nord del Paese dove c’è un’alta intensità produttiva e molti no vax. Finora, il partito di Matteo Salvini si è sempre opposto all’obbligo del Super green pass sui luoghi di lavoro e anche il M5S. Aperture, invece, dal Pd, Forza Italia e da molti governatori delle Regioni.
L’ipotesi meno accreditata dell’obbligo vaccinale per gli over 18 è caldeggiata da molti appartenenti al Pd, a Forza Italia e trova il sostegno nei sindacati. Qui, però, i dubbi sulla reale applicazione sono maggiori per questo motivo si pensa possa essere meno fattibile.
SOLUZIONE INTERMEDIA
Si potrebbe passare anche per una soluzione intermedia, estendendo l’obbligo del Super green pass per i dipendenti pubblici finora esclusi (circa 950 mila), dopo professori e forze dell’ordine, e per i lavoratori che sono più a contatto con il pubblico, come quelli della ristorazione. Per poi estenderlo gradualmente ad altre categorie.
OBBLIGO PER 23 MLN DI LAVORATORI
L’obbligo di esibire il certificato verde rafforzato riguarderebbe circa 23 milioni di dipendenti. Ad oggi ci sono quasi 2,5 milioni di lavoratori italiani non ancora vaccinati, tra i 5,5 milioni (over 12) che finora non hanno ricevuto neanche una dose. Se anche la nuova norma passasse nel Cdm di mercoledì, non entrerebbe in vigore prima dei primi di febbraio, in quanto resta da chiarire con precisione chi tra i lavoratori può essere esentato dal vaccino e dal Super green pass in base a patologie certificate e anche la questione degli indennizzi, come sollevato dal governatore del Friuli e presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga (Lega).
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Non è una partita semplice e tante sono le voci contrarie. La preoccupazione principale di alcune forze politiche, in particolare la Lega, e delle parti sociali è che la decisione possa mettere a rischio alcuni settori produttivi, in particolare in alcune zone del nord del Paese dove c’è un’alta intensità produttiva e molti no vax. Finora, il partito di Matteo Salvini si è sempre opposto all’obbligo del Super green pass sui luoghi di lavoro e anche il M5S. Aperture, invece, dal Pd, Forza Italia e da molti governatori delle Regioni.
OBBLIGO VACCINALE
L’ipotesi meno accreditata dell’obbligo vaccinale per gli over 18 è caldeggiata da molti appartenenti al Pd, a Forza Italia e trova il sostegno nei sindacati. Qui, però, i dubbi sulla reale applicazione sono maggiori per questo motivo si pensa possa essere meno fattibile.
