Simbolo di Milano
L'Arco della Pace entra nel Metaverso: è il primo monumento al mondo
L’opera ispirata ad uno dei simboli della città meneghina diventerà un NFT il cui ricavato verrà destinato per sostenere il mondo dell’arte
di Mauro Speranza 5 Gennaio 2022 08:38
L’arte italiana entra nel Metaverso attraverso l’Arco della Pace di Milano che si converte nel primo monumento al mondo ad esser presente nella ‘rivoluzione’ rappresentata dalla nuova realtà virtuale popolata dagli Avatar. L’importante obiettivo è stato raggiunto dalla Reasoned Art, una start-up italiana dedicata alla criptoarte, in collaborazione con il collettivo internazionale di artisti chiamato Ouchhh, la Soprintendenza ABAP milanese e il Comune di Milano.
Tra il 30 dicembre 2021 e il primo gennaio 2022, l’Arco della Pace è stato trasformato dal collettivo Ouchhh in un’opera d’arte immersiva di data sculpture a 360°. Nel corso di questa esperienza, un flusso di immagini generate da un sistema di intelligenza artificiale ha creato una sorta di “seconda pelle” sull’arco simbolo della città meneghina, “raccontando la storia del nostro Paese”, spiegano da Reasoned Art, attraverso la reinterpretazione di oltre 20 mila opere d’arte, di oltre 320 artisti appartenenti a molti movimenti artistici che abbracciano diverse epoche. L’installazione è stata anche trasmessa in diretta streaming sui canali YouTube, Facebook e Instagram degli organizzatori e ogni ciclo di immagini ha avuto la durata di undici minuti, con cinque minuti di countdown che ne anticipavano la messa in onda. L’opera, chiamata AI Dataportal_Arch of Ligh, include un’esperienza VR (realtà virtuale) e diventerà un NFT (non-fungible token), ovvero un token vendibile che testimonia la proprietà di una copia digitale di un’opera.
Secondo gli organizzatori, l’operazione presenta un sottotesto molto importante: “L’innovazione non è nemica della tradizione, bensì una complice appassionata e fedele”. Inoltre, il ricavato di questo progetto sarà destinato alla creazione di uno spazio educativo di riflessione, confronto e sperimentazione sui temi dell’arte digitale, della scienza e della tecnologia, sulla stessa linea di diversi progetti europei già esistenti come S+T+ARTS e New European Bauhaus. A beneficiare del progetto saranno i giovani artisti, i curatori e gli appassionati d’arte, ai quali verranno destinate borse di studio che copriranno i costi dei percorsi formativi. “I proventi dell’attività di valorizzazione degli NFT sosterranno la nascita di un polo di ricerca che unisce il mondo dell’arte, della scienza e della tecnologia promuovendo corsi di educazione e formazione per artisti, curatori e critici”, spiegava Giulio Bozzo, CEO & Founder di Reasoned Art.
DALLA REALTÀ AL METAVERSO
Tra il 30 dicembre 2021 e il primo gennaio 2022, l’Arco della Pace è stato trasformato dal collettivo Ouchhh in un’opera d’arte immersiva di data sculpture a 360°. Nel corso di questa esperienza, un flusso di immagini generate da un sistema di intelligenza artificiale ha creato una sorta di “seconda pelle” sull’arco simbolo della città meneghina, “raccontando la storia del nostro Paese”, spiegano da Reasoned Art, attraverso la reinterpretazione di oltre 20 mila opere d’arte, di oltre 320 artisti appartenenti a molti movimenti artistici che abbracciano diverse epoche. L’installazione è stata anche trasmessa in diretta streaming sui canali YouTube, Facebook e Instagram degli organizzatori e ogni ciclo di immagini ha avuto la durata di undici minuti, con cinque minuti di countdown che ne anticipavano la messa in onda. L’opera, chiamata AI Dataportal_Arch of Ligh, include un’esperienza VR (realtà virtuale) e diventerà un NFT (non-fungible token), ovvero un token vendibile che testimonia la proprietà di una copia digitale di un’opera.
AIUTARE IL MONDO DELL’ARTE
Secondo gli organizzatori, l’operazione presenta un sottotesto molto importante: “L’innovazione non è nemica della tradizione, bensì una complice appassionata e fedele”. Inoltre, il ricavato di questo progetto sarà destinato alla creazione di uno spazio educativo di riflessione, confronto e sperimentazione sui temi dell’arte digitale, della scienza e della tecnologia, sulla stessa linea di diversi progetti europei già esistenti come S+T+ARTS e New European Bauhaus. A beneficiare del progetto saranno i giovani artisti, i curatori e gli appassionati d’arte, ai quali verranno destinate borse di studio che copriranno i costi dei percorsi formativi. “I proventi dell’attività di valorizzazione degli NFT sosterranno la nascita di un polo di ricerca che unisce il mondo dell’arte, della scienza e della tecnologia promuovendo corsi di educazione e formazione per artisti, curatori e critici”, spiegava Giulio Bozzo, CEO & Founder di Reasoned Art.
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