Cosa aspettarsi
Natixis IM: “Utili aziendali ancora in crescita nel 2022”
Gli esperti della casa d’investimento si aspettano un miglioramento, perché gli investitori sottovalutano i benefici operativi ottenuti durante la pandemia grazie alla gestione e all'ottimizzazione dei costi
di Leo Campagna 7 Gennaio 2022 09:28
Il 2021 si è chiuso con ritorni superiori al 20% per i mercati azionari globali. Performance brillanti che, inevitabilmente, spingono molti operatori a ridurre le aspettative per l'anno appena iniziato. “Si tratta di previsioni che possiamo definire cautamente ottimistiche, con gli strategist che prevedono ritorni al 5-7%. Noi, però, abbiamo una view diversa”, fanno sapere Jack Janasiewicz e Garrett Melson di Natixis Investment Managers Solutions.
I due manager ammettono che le incertezze e i cambiamenti sono tanti alla luce di un’economia globale che cerca una normalizzazione dopo lo shock della pandemia. Ma, al contempo, restano fiduciosi sulla crescita che dovrebbe mantenersi robusta e capace di spingere i mercati oltre le preoccupazioni.
“A proposito di crescita, nel corso di questa ripresa abbiamo potuto constatare una persistente sottovalutazione della solidità dell’economia e dei profitti aziendali. Trimestre dopo trimestre, alcune delle più importanti società battevano le attese, con la crescita che sorprendeva al rialzo. Inoltre mentre gli operatori scontavano una deludente earning season nel terzo trimestre, molte aziende hanno invece presentato bilanci buoni. Risultati ottenuti grazie alla crescita degli utili capace di compensare e superare le pressioni sui costi e le interruzioni della catena di approvvigionamento”, spiegano Janasiewicz e Melson.
Non c’è stata pertanto nessuna compressione dei margini come temuto dagli investitori. Ma c’è di più. In parallelo ai solidi profitti sono state annunciate anche forti prospettive positive per il futuro con anche incoraggianti indicazioni circa un sostanziale prossimo rientro dei problemi legati alle forniture industriali. “Dobbiamo aspettarci un ulteriore miglioramento nell'anno a venire, poiché gli investitori sottovalutano i benefici operativi ottenuti durante la pandemia grazie alla gestione e all'ottimizzazione dei costi” sottolineano i due manager di Natixis Investment Managers Solutions.
Janasiewicz e Melson ricordano inoltre come nel corso del 2021 abbiano continuato a ripetere quanto fosse poco probabile un rapido ritorno della crescita sui livelli tendenziali pre-crisi. Una previsione che si è concretizzata a causa dei problemi legati alle catene di approvvigionamento globali e alla carenza di manodopera che hanno ridimensionato la crescita potenziale. “La mancata crescita sarà probabilmente riportata quest’anno e dovrebbe inoltre registrare una elevata ripresa con base più ampia”, specificano Janasiewicz e Melson.
I due manager non negano affatto che un'inflazione modesta e una crescita reale più sostenuta rappresenterebbe lo scenario preferibile ma ricordano come il quadro della crescita nominale rimanga solido. Anzi, secondo loro, le stime di consenso del 7% di crescita nominale del Pil appaiono forse contenute. ”I bilanci aziendali sono, in termini nominali e in termini di crescita, ben al di sopra del trend e questo continuerà a sostenere il motore degli utili”, concludono i due manager di Natixis Investment Managers Solutions.
NORMALIZZAZIONE DOPO LO SHOCK DELLA PANDEMIA
I due manager ammettono che le incertezze e i cambiamenti sono tanti alla luce di un’economia globale che cerca una normalizzazione dopo lo shock della pandemia. Ma, al contempo, restano fiduciosi sulla crescita che dovrebbe mantenersi robusta e capace di spingere i mercati oltre le preoccupazioni.
UNA PERSISTENTE SOTTOVALUTAZIONE DELLA SOLIDITÀ DELL’ECONOMIA
“A proposito di crescita, nel corso di questa ripresa abbiamo potuto constatare una persistente sottovalutazione della solidità dell’economia e dei profitti aziendali. Trimestre dopo trimestre, alcune delle più importanti società battevano le attese, con la crescita che sorprendeva al rialzo. Inoltre mentre gli operatori scontavano una deludente earning season nel terzo trimestre, molte aziende hanno invece presentato bilanci buoni. Risultati ottenuti grazie alla crescita degli utili capace di compensare e superare le pressioni sui costi e le interruzioni della catena di approvvigionamento”, spiegano Janasiewicz e Melson.
GESTIONE E OTTIMIZZAZIONE DEI COSTI
Non c’è stata pertanto nessuna compressione dei margini come temuto dagli investitori. Ma c’è di più. In parallelo ai solidi profitti sono state annunciate anche forti prospettive positive per il futuro con anche incoraggianti indicazioni circa un sostanziale prossimo rientro dei problemi legati alle forniture industriali. “Dobbiamo aspettarci un ulteriore miglioramento nell'anno a venire, poiché gli investitori sottovalutano i benefici operativi ottenuti durante la pandemia grazie alla gestione e all'ottimizzazione dei costi” sottolineano i due manager di Natixis Investment Managers Solutions.
UNA ELEVATA RIPRESA CON BASE PIÙ AMPIA
Janasiewicz e Melson ricordano inoltre come nel corso del 2021 abbiano continuato a ripetere quanto fosse poco probabile un rapido ritorno della crescita sui livelli tendenziali pre-crisi. Una previsione che si è concretizzata a causa dei problemi legati alle catene di approvvigionamento globali e alla carenza di manodopera che hanno ridimensionato la crescita potenziale. “La mancata crescita sarà probabilmente riportata quest’anno e dovrebbe inoltre registrare una elevata ripresa con base più ampia”, specificano Janasiewicz e Melson.
IL QUADRO DELLA CRESCITA NOMINALE RIMANE SOLIDO
I due manager non negano affatto che un'inflazione modesta e una crescita reale più sostenuta rappresenterebbe lo scenario preferibile ma ricordano come il quadro della crescita nominale rimanga solido. Anzi, secondo loro, le stime di consenso del 7% di crescita nominale del Pil appaiono forse contenute. ”I bilanci aziendali sono, in termini nominali e in termini di crescita, ben al di sopra del trend e questo continuerà a sostenere il motore degli utili”, concludono i due manager di Natixis Investment Managers Solutions.