Investire in azioni

Azioni pronte a replicare il 2021 e a fare meglio di oro, bond e cash

Attesi rendimenti superiori per il comaprto azionario rispetto a tutte le altre asset class più importanti, con un focus su transizione energetica, aziende pricing power e value emergente

di Leo Campagna 10 Gennaio 2022 11:04

financialounge -  BlackRock Ethenea Independent Investors Generali Investments Robeco Schroders

AZIONI PRONTE A REPLICARE IL 2021


Il 2022 vedrà il primo ciclo di rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve e altre banche centrali post-pandemia ma si concluderà a un livello più basso rispetto al passato, considerando l’inflazione più elevata. E questo conta di più per i mercati rispetto a dove esattamente si collocheranno i tassi di interesse nell’anno appena iniziato, che avrà un regime di inflazione più elevata e di solida crescita economica positivo per gli asset a rischio, a partire dalle azioni, e negativo per i bond, per il secondo anno consecutivo. Sono le conclusioni cui giunge nell’articolo "BlackRock: scenario ancora positivo per le azioni e negativo per i bond", il BlackRock Investment Institute che evidenzia i punti chiave di questo inizio del 2022: la Federal Reserve che insieme ad altre banche centrali alzerà i tassi per la prima volta da inizio pandemia, ma con una reazione contenuta rispetto all’inflazione più elevata, un mercato azionario pronto a replicare lo scenario positivo del 2021 anche se con ritorni più contenuti, focalizzazione sui dati americani, a cominciare da quello sull’occupazione, che daranno indicazione su tempi e dimensione dei rialzi dei tassi.

AZIONI MEGLIO DI ORO, BOND E CASH


In definitiva, nel 2022 Christian Schmitt, portfolio manager di Ethenea Independent Investors, si aspetta ancora rendimenti azionari superiori rispetto a tutte le altre asset class più importanti, come obbligazioni, liquidità e oro. Nell’articolo "Ethenea: nel 2022 le azioni faranno meglio di bond, oro e liquidità" anticipa che il portafoglio del fondo Ethna-Dynamisch resterà saldamente posizionato sulle azioni, mentre le altre asset class avranno un peso contenuto e unicamente per ragioni di diversificazione. Tuttavia, dato che lo scenario positivo del mercato azionario ha chiaramente perso parte della sua forza rispetto all'anno passato, l’esperto di Ethenea ritiene che l’aspetto più importante per il futuro sarà la flessibilità e la capacità di adattarsi anche a scenari alternativi.

TRANSIZIONE ENERGETICA E DIGITALE SEMPRE TEMI VALIDI


Come illustrato nell’articolo "Generali Investments: inizio 2022 ancora favorevole per le azioni" da Salvatore Bruno, Responsabile Investimenti di Generali Investments Partners, rimangono sempre valide tematiche come la transizione energetica, la digitalizzazione e la mobilità sostenibile, che rappresentano l’obiettivo principale di diversi programmi di spesa pubblica sia in Europa che negli Stati Uniti. Naturalmente, osserva l’esperto di Generali Investments, una persistenza della crisi pandemica, che al momento non appare lo scenario di base, modificherebbe radicalmente il quadro, con le banche centrali costrette a rivedere i piani di progressivo rientro dalle politiche espansive per supportare invece un ciclo economico nuovamente in difficoltà.

IN ARRIVO IL DECENNIO DEL VALUE EMERGENTE


Secondo Wim-Hein Pals, Portfolio Manager di Robeco, dopo un decennio dominato dai titoli growth potrebbe essere il momento del comparto value. La divergenza di valutazioni tra i due comparti nei Mercati Emergenti non è mai stata così ampia come oggi. Nel 2021 si sono già visti segnali di sovra-performance dei value rispetto ai growth nell’azionario emergente, ma niente in confronto alla significativa sottoperformance del decennio precedente. È per questo enorme divario nelle performance e nelle valutazioni che il gestore di Robeco è fiducioso sulle strategie per i Mercati Emergenti nel 2022. Perché, come si legge nell’articolo "Azionario emergente pronto a ripartire: è l'inizio di un decennio di crescita?" il divario non è sostenibile nel lungo periodo e, in ogni caso, il comparto value dovrebbe generare un rendimento più sostenuto.

INDIVIDUARE LE SOCIETÀ CON POTERE DI DETERMINAZIONE DEI PREZZI


Le previsioni 2022 per i mercati sono positive ma, secondo Johanna Kyrklund, Chief Investment Officer & Global Head of Multi-Asset Investment, Schroders, le performance saranno più modeste e i rischi aumenteranno poiché le banche centrali iniziano a limitare le iniezioni di liquidità. L’inclinazione delle banche centrali ad alzare prontamente i tassi per contenere le pressioni sui prezzi dovrebbe tenere a bada le attese inflazionistiche, escludendo che il carovita possa risultare un rischio sistemico per i mercati. “A livello aziendale, invece, i margini e i profitti restano esposti sia all’incremento dei costi di produzione e che dei salari. Riuscire a individuare le società con potere di determinazione dei prezzi, perché meglio posizionate per superare le turbolenze, sarà pertanto cruciale”, sostiene nell’articolo "Schroders: Meglio evitare grandi scommesse nei portafogli multi asset”. 

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