L'analisi

Fed, transizione energetica disordinata e Covid-19: ecco i rischi 2022

Secondo Vincent Chaigneau (Generali Investments) il ciclo attuale è agli inizi e, con il Covid che diventerà endemico, la ripresa in corso sarà sostenuta da una solida spesa per investimenti e il ciclo di consumo

di Leo Campagna 10 Gennaio 2022 15:16

financialounge -  Covid-19 daily news Generali Investments transizione energetica Vincent Chaigneau
Il prossimo 1° febbraio inizierà il nuovo anno in Cina e sarà quello della Tigre. Un animale caratterizzato da vigore e coraggio ma anche emotivo e sensibile. Caratteristiche che, secondo diversi osservatori, potrebbero definire il profilo dei mercati azionari nel corso del nuovo anno. “Intanto le Borse, che avevano chiuso il 2021 sugli scudi, nella prima settimana del 2022 hanno accusato una frenata alla luce delle minute della Federal Reserve statunitense”, fa sapere Vincent Chaigneau, Head of Research di Generali Investments.

I VERBALI DELLA RIUNIONE DELLA FED


La diffusione dei verbali della riunione di metà dicembre del Fomc, il braccio operativo della Fed, ha svelato come la banca centrale USA stia constatando un'inflazione più elevata e duratura di quanto stimato e come questo potrebbe rendere necessario un rialzo dei tassi d'interesse prima del previsto. Sui mercati la tecnologia e l’healthcare hanno subito severe correzioni (con l’indice Nasdaq Composite che segna un -4,5% da inizio anno), mentre i tassi dei Treasury USA a 10 anni sono saliti di 25 punti base (+0,25%) dal primo gennaio e i rendimenti reali (al netto cioè dell’inflazione) di 30 punti base.

IL CICLO ATTUALE È AGLI INIZI


Movimenti che, secondo Chaigneau, potrebbero riassumere i conflitti che gli investitori dovrebbero attendersi nel 2022. “Il ciclo attuale è agli inizi e, con il Covid che diventerà endemico, la ripresa in corso sarà sostenuta da una solida spesa per investimenti capex e il ciclo di consumo. Tuttavia, l'inflazione persistente sosterrà una normalizzazione della politica monetaria mentre l’alternanza delle inclinazioni della Fed (inflazione vs. crescita) creerà volatilità” spiega il manager.

INFLAZIONE BREAKEVEN A 5 ANNI AL 2,50%


In tre settimane il tasso overnight indexed swap (OIS) USD 5 anni (che riflette il livello medio dei tassi attesi) è passato dall'1,35% all'1,75%, un valore più realistico ma ancora contenuto se si considera che l’inflazione breakeven a 5 anni (un indicatore di mercato delle aspettative sul costo della vita) si attesta al 2,50%. “È vero che i problemi di sostenibilità del debito e la necessaria stabilità finanziaria dovrebbero contenere i rendimenti a lungo termine, ma le aspettative di una Fed più aggressiva fanno apparire prudente la nostra previsione dei rendimenti dei Treasury USA a 10 anni al 2%”, commenta Chaigneau.

ASSET ALLOCATION TATTICA, STRATEGIE DI HEDGING E GENERAZIONE DI ALFA


Il manager di Generali Investments ritiene probabile una certa resilienza nel segmento delle obbligazioni societarie, in particolare nell’ambito degli interventi della Banca centrale europea riguardo alle obbligazioni green. “Anche le valutazioni e la pazienza della BCE offrono protezione ai titoli europei, ma un’asset allocation tattica, strategie di hedging e generazione di alfa saranno sempre più importanti” aggiunge Chaigneau.

I RISCHI DEL 2022


Sul fronte politico, se nel primo semestre il focus sarà sull’Europa (crisi Ucraina, elezione del Presidente della Repubblica in Italia, incerte elezioni francesi), nella seconda parte del 2022 saranno le elezioni di medio termine negli USA a calamitare l’attenzione, con Biden che probabilmente perderà la maggioranza parlamentare. Infine, quali i rischi da tenere sotto osservazione? “Un eventuale errore nelle scelte da parte della Fed, una transizione energetica disordinata e una nuova variante del Covid-19”, è la risposta conclusiva dell’Head of Research di Generali Investments.

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