Contatti

Politica monetaria

Goldman Sachs: la Federal Reserve alzerà i tassi d'interesse quattro volte durante l'anno

Secondo Jan Hatzius, chief economist di Goldman Sachs, la banca centrale Usa non si fermerà a tre ritocchi dei tassi e procederà anche alla riduzione degli acquisti

di Antonio Cardarelli 10 Gennaio 2022 15:54
financialounge -  Federal Reserve Tassi d'interesse

Potrebbero essere quattro, e non tre come finora ritenuto probabile dalla maggior parte degli osservatori, i rialzi dei tessi d'interesse della Federal Reserve nel corso del 2022. A dirlo è Jan Hatzius, chief economist di Goldman Sachs, in una nota dedicata proprio alle mosse della Fed. Intanto, nella giornata di oggi, proseguono le vendite nei primi scambi di Wall Street con i titoli tecnologici in particolare difficoltà (Nasdaq -1,7%) mentre i rendimenti dei titoli governativi decennali Usa hanno ormai toccato quota 1,8%.

MINUTE E OCCUPAZIONE


L'analisi dell'esperto di Goldman Sachs è basata principalmente su due fattori: le minute della riunione Fed di dicembre e un andamento positivo del mercato del lavoro. Già la scorsa settimana la pubblicazione dei verbali dell'ultima riunione Fed aveva scosso i mercati, visto che i componenti del Fomc si erano detti pronti al primo rialzo a marzo seguito da una riduzione degli acquisti.

REVISIONE DEI DATI


"Con l'inflazione probabilmente ancora ben al di sopra dell'obiettivo FED a inizio estate, non crediamo più che l'inizio della riduzione del bilancio sostituirà un rialzo dei tassi trimestrale. Continuiamo a vedere aumenti a marzo, giugno e settembre, mentre abbiamo aggiunto un nuovo aumento nella riunione di dicembre", spiega Jan Hatzius. Goldman Sachs sottolinea i progressi del mercato del lavoro Usa, nonostante i 199mila posti di lavoro nei settori non agricoli creati a dicembre siano stati sotto le aspettative. La banca, infatti, si aspetta una revisione al rialzo di questo dato "come già visto per 10 dei primi 11 mesi del 2021".

SALARI IN CRESCITA


Viene inoltre sottolineato che il tasso di disoccupazione è sceso di 0,3 punti percentuali al 3,9%, appena al di sotto della stima mediana del Fomc per il lungo termine. Negli ultimi mesi si è assistito a un aumento delle retribuzioni medie orarie (+0,6% a dicembre rispetto a novembre) che hanno portato il tracker salariale della banca a un +4,1% su base annua. "Sebbene le prove continuino a supportare la nostra opinione secondo cui la scadenza dei sussidi di disoccupazione per la pandemia ha aumentato l'offerta di lavoro, il fattore più importante per la crescita salariale complessiva è chiaramente la forza della domanda di lavoro", commenta Hatzius.
Share:
Trending