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Transizione energetica

Vontobel: “Il futuro sarà con solare ed eolico senza bisogno dell'energia nucleare”

Il potenziale di riduzione dei costi dell'elettricità solare ed eolica è enorme e la realizzazione dei progetti è molto più veloce: secondo Vontobel non ci sarà bisogno di alcun progetto rischioso basato sul nucleare

di Leo Campagna 11 Gennaio 2022 12:09
financialounge -  ESG Matthias Fawer transizione energetica Vontobel

Il nuovo anno si è aperto con l’annuncio da parte della Commissione europea delle consultazioni con gli esperti sulla finanza sostenibile su una bozza di testo relativo alla tassonomia (l’indirizzo degli investimenti e delle attività energetiche che consentono agli Stati membri di avanzare verso la neutralità climatica) riguardanti il gas e il nucleare.

CLASSIFICARE IL GAS E IL NUCLEARE COME VERDI


“Restiamo convinti che, sebbene la Commissione europea possa classificare il gas e l'energia nucleare come verdi nel quadro della tassonomia Ue, la percezione degli investitori tradizionali inclini ai prodotti d’investimento sostenibile non sia destinata a cambiare” commenta Matthias Fawer, Analista ESG & Impact Assessment di Vontobel.

SCELTE DI PORTAFOGLIO SOSTENIBILI


Una convinzione, fa presente l’analista, basata sull’osservazione che, al momento, non emergono segnali che facciano pensare a un diverso atteggiamento nell’ambito del criterio di esclusione da parte degli investitori nelle loro scelte di portafoglio sostenibili. Un criterio in base al quale vengono escluse, ovvero tollerate tra il 5% e il 10% massimo, attività relative a carbone, petrolio e tutti i combustibili fossili, gas ed energia nucleare.

DUE LIVELLI DI ALLINEAMENTO DELLA TASSONOMIA


Secondo Fawer è possibile che gli asset manager riportino una percentuale a due livelli di allineamento della tassonomia, una senza e una con il contributo di gas e nucleare. “Sarebbe una soluzione che, da un lato, “ spiega il manager di Vontobel ” preserva la fiducia nel concetto di divulgazione SFDR (il regolamento dell'Unione Europea sull'informativa di sostenibilità dei servizi finanziari) e, dall’altro, garantisce la trasparenza verso i sottoscrittori in modo da lasciare che optino per la loro preferenza di ciò che è verde".

DIFFICILE E DELICATO PERIODO DI TRANSIZIONE


Questa proposta controversa della Commissione europea ha il pregio di aprire il dibattito sull'attuale difficile e delicato periodo di transizione: quello che ci porterà a poter coprire l'intero fabbisogno energetico con le sole energie rinnovabili, senza gas naturale e nucleare. “In quest’ottica stiamo selezionando le aziende elettriche con una strategia di transizione responsabile. Imprese che indirizzano la maggior parte degli investimenti (CAPEX) verso nuove capacità rinnovabili, mantenendo operative, come riserva di scorta essenziale, le centrali elettriche convenzionali: eliminando dapprima quelle a carbone rispetto a quelle a gas e nucleari” puntualizza Fawer.

ALCUNI PROGETTI DI CENTRALI A GAS


L’analista ritiene che, relativamente alle centrali nucleari, la discussione dovrebbe riguardare la pianificazione di una graduale eliminazione piuttosto che sugli investimenti in nuovi progetti costosi e lunghi che sarebbero realizzati troppo tardi rispetto alle necessità attuali e attese nei prossimi anni. “Al contrario, alcuni progetti di centrali a gas, come back up e per i picchi di domanda energica, sono gli unici investimenti che potrebbero avere senso, possibilmente combinati con la raccolta, l'utilizzo o lo stoccaggio del carbonio” riferisce l’analista.

NON CI SONO VANTAGGI ECONOMICI PER L’ENERGIA NUCLEARE


D’altra parte, segnala Fawer, non ci sono vantaggi economici per l'energia nucleare. “Il potenziale di riduzione dei costi dell'elettricità solare ed eolica – in virtù anche di una migliore gestione delle batterie e dell'accumulo dell’energia - è enorme e la realizzazione dei progetti è molto più veloce: non ci sarà bisogno di alcun progetto rischioso basato sul nucleare” conclude l’Analista ESG & Impact Assessment di Vontobel.
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