In linea alle attese
L’inflazione record dal 1982 non frena Wall Street
A dicembre i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati del 7% su base annua, il rialzo più grande da 39 anni. Gli indici di Wall Street cominciano in verde, in positivo anche le Borse europee
di Fabrizio Arnhold 12 Gennaio 2022 15:05
L’inflazione negli Stati Uniti tocca un nuovo massimo dal 1982. L’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 7% nell’ultimo anno, si tratta del più ripido aumento dei prezzi da 39 anni, ossia dal giugno 1982. Le attese erano per un aumento del 6,8%. Intanto salgono i future di Wall Street dopo i dati sull’inflazione.
I prezzi al consumo a dicembre negli States sono aumentati dello 0,5% rispetto al mese precedente, contro attese per un +0,4% e del 7% su base annuale. Il dato “core”, ossia senza la componente dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, è salito dello 0,6%, contro attese per un +0,5% e del 5,5% su base annuale. Anche in questo caso è un record, il valore più alto dal febbraio 1991: le attese si fermavano a un +5,4%.
Facendo il confronti con il mese precedente, scendono i prezzi dell’energia (-0,4%), dopo una sfilza di rialzi nelle scorse settimane. Per rendere l’idea, nell’ultimo anno gli aumenti sono stati del +29,3%. L'aumento dei prezzi delle materie prime resta uno dei temi al centro dell'attenzione degli operatori.
A circa mezz’ora dell’apertura della Borsa di New York, i future sul Dow Jones guadagnano 98 punti (+0,27%), quelli sullo S&P 500 sono in crescita di 10 punti (+0,21%), quelli sul Nasdaq sono in rialzo di 46,75 punti (+0,30%). In verde i listini europei. In progresso anche il prezzo del greggio, con il Wti che al Nymex sale dello 0,94%, con un barile che viene scambiato a quasi 82 dollari.
INFLAZIONE A +7% SU BASE ANNUALE
I prezzi al consumo a dicembre negli States sono aumentati dello 0,5% rispetto al mese precedente, contro attese per un +0,4% e del 7% su base annuale. Il dato “core”, ossia senza la componente dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, è salito dello 0,6%, contro attese per un +0,5% e del 5,5% su base annuale. Anche in questo caso è un record, il valore più alto dal febbraio 1991: le attese si fermavano a un +5,4%.
IN CALO I PREZZI DELL’ENERGIA
Facendo il confronti con il mese precedente, scendono i prezzi dell’energia (-0,4%), dopo una sfilza di rialzi nelle scorse settimane. Per rendere l’idea, nell’ultimo anno gli aumenti sono stati del +29,3%. L'aumento dei prezzi delle materie prime resta uno dei temi al centro dell'attenzione degli operatori.
WALL STREET IN VERDE
A circa mezz’ora dell’apertura della Borsa di New York, i future sul Dow Jones guadagnano 98 punti (+0,27%), quelli sullo S&P 500 sono in crescita di 10 punti (+0,21%), quelli sul Nasdaq sono in rialzo di 46,75 punti (+0,30%). In verde i listini europei. In progresso anche il prezzo del greggio, con il Wti che al Nymex sale dello 0,94%, con un barile che viene scambiato a quasi 82 dollari.
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