Dubbio da sciogliere
Nel 2022 meglio più azioni o più obbligazioni?
La volatilità sta interessando le due principali asset class, secondo Fabio Cappa di Raiffeisen Capital Management oggi più che mai è fondamentale gestire i portafogli in maniera attiva
di Antonio Cardarelli 12 Gennaio 2022 10:41
Il dubbio è classico: mettere in portafoglio più azioni oppure dare più peso alle obbligazioni? Scegliere il giusto peso delle due asset class più importanti è fondamentale per andare a cercare rendimento anche nel 2022. A rispondere a questo dubbio, nel video che potete trovare qui sotto, è Fabio Cappa di Raiffeisen Capital Management.
La premessa d'obbligo, però, è quella di evitare il "fai da te" se non si hanno le competenze specifiche in materia finanziaria: in questo caso, molto meglio affidarsi ad un consulente finanziario di fiducia. Le ultime sedute di Borsa sono state caratterizzata da una certa volatilità, che tuttavia non ha allontanato troppo gli indici dai massimi. Una volatilità, sottolinea Cappa, che in realtà ha interessato più i mercati obbligazionari che quelli azionari.
L'esperto di Raiffeisen CM porta come esempio quanto accaduto negli ultimi 5 mesi ai Btp italiani. Ebbene, l'aumento dei rendimenti ha "distrutto valore" lungo tutte le scadenze dei titoli di Stato, con il Btp a 30 arrivato a perdere il 12% in conto capitale. "Quindi - spiega Cappa - anche nell'obbligazionario meglio privilegiare una gestione attiva, perché lasciare i titoli in portafoglio fino alla scadenza oggi è un errore da evitare".
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EVITARE IL FAI DA TE
La premessa d'obbligo, però, è quella di evitare il "fai da te" se non si hanno le competenze specifiche in materia finanziaria: in questo caso, molto meglio affidarsi ad un consulente finanziario di fiducia. Le ultime sedute di Borsa sono state caratterizzata da una certa volatilità, che tuttavia non ha allontanato troppo gli indici dai massimi. Una volatilità, sottolinea Cappa, che in realtà ha interessato più i mercati obbligazionari che quelli azionari.
IL "CASO" BTP
L'esperto di Raiffeisen CM porta come esempio quanto accaduto negli ultimi 5 mesi ai Btp italiani. Ebbene, l'aumento dei rendimenti ha "distrutto valore" lungo tutte le scadenze dei titoli di Stato, con il Btp a 30 arrivato a perdere il 12% in conto capitale. "Quindi - spiega Cappa - anche nell'obbligazionario meglio privilegiare una gestione attiva, perché lasciare i titoli in portafoglio fino alla scadenza oggi è un errore da evitare".
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