Bond bulletin settimanale

J.P. Morgan: come scegliere le obbligazioni per contrastare gli effetti della pandemia sui mercati

Non bisogna eccedere con l'ottimismo, meglio evitare le duration brevi e valutare le opportunità che offre il mercato del credito

di Leo Campagna 13 Gennaio 2022 07:50

financialounge -  Bond Bulletin Covid19 Fixed Income J.P. Morgan Asset Management Morning News Omicron rendimenti
L’avvento a fine novembre della nuova variante Omicron del Covid-19 aveva innescato un clima di avversione al rischio nei mercati e fatto calare i rendimenti obbligazionari. Qualche settimana più tardi, i primi studi sulla variante sembrano mostrare una netta differenza tra il numero dei contagi – in ascesa ovunque nel mondo - e i ricoveri in ospedale. Si tratta di dati che, se fossero confermati nelle prossime settimane, renderebbero solido il contesto generale. Le prospettive di rilancio economico restano infatti ben impostate, i bilanci societari continuano a essere solidi e i tassi di insolvenza dovrebbero mantenersi intorno all’1%.

CONTINUARE A MONITORARE LA SITUAZIONE


“Tuttavia, gli investitori farebbero bene ad essere consapevoli che la pandemia non è finita e che Omicron rappresenta un rischio estremo che al momento il mercato ignora” fa sapere nel Bond Bulletin Settimanale il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management. Il consiglio è di continuare a monitorare la situazione, senza cedere a un eccessivo ottimismo.

PRIVILEGIARE POSIZIONI DI DURATION BREVE


Le ragioni di questa prudenza costruttiva partono dalla constatazione che dopo un altro anno (2021) ancora all’insegna delle politiche di sostegno da parte delle Banche Centrali, il 2022 sarà un anno di transizione in quanto gli istituti di emissione cominceranno a introdurre misure di inasprimento monetario. “Privilegiamo posizioni di duration breve (scadenza media dei titoli in portafoglio) e il carry & roll nel mercato del credito, che consente di sfruttare la differenza tra i tassi di interesse e di guadagnare quando i rendimenti scendono in linea con il tempo rimasto alla scadenza” spiega il Team di J.P. Morgan Asset Management interessato pure a capitalizzare in chiave tattica le dislocazioni di prezzo e di rendimento sul mercato, nel momento in cui dovessero verificarsi.

I TASSI DEI TREASURY USA A 10 ANNI TRA L’1,88% E IL 2,38%


Nel frattempo, l’analisi delle valutazioni quantitative basate sui rendimenti dei Treasury disegna un andamento altalenante. Tra il 24 novembre e il 3 dicembre 2021 i tassi dei decennali sono scesi di 31 punti base per poi invertire la rotta e risalire all’1,65% sulla scia delle notizie che indicano Omicron come una variante meno pericolosa di Delta. “Nel medio termine – è la previsione del Team – alla luce dell’attuale orientamento più restrittivo della Fed i rendimenti dei Treasury decennali statunitensi potrebbero continuare a salire. Riteniamo che possano muoversi nell’intervallo compreso tra l’1,88% e il 2,38%”.

RIDUZIONE ATTIVA DELL’ENORME BILANCIO DELLA FED


Per quanto riguarda invece i fattori tecnici di mercato, va segnalato come le Banche Centrali siano avviate verso la normalizzazione delle politiche monetarie. I riflettori sono puntati sulla riduzione attiva dell’enorme bilancio della Federal Reserve (8.700 miliardi di dollari USA). A questo proposito, i verbali della riunione di dicembre della banca centrale americana hanno segnalato un forte consenso a favore della riduzione del bilancio prima e più rapidamente del previsto.

DUE QUESITI FONDAMENTALI


Secondo il Team di J.P. Morgan Asset Management i due quesiti fondamentali a questo punto sono: può il Tesoro statunitense gestire un’accelerazione della contrazione di bilancio? E in che modo questo influirà sulla dinamica dei tassi? “I più recenti sondaggi sui posizionamenti degli investitori evidenziano esposizioni corte (ribassiste) su tutti i segmenti della curva nel mercato dei tassi. Entrando nei particolari, si nota che gli investitori hanno rafforzato le proprie posizioni corte nel segmento centrale delle curve dal momento che i tassi a breve termine erano stati rivisti nel 4° trimestre 2021” conclude il Team.

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