Ecco come posizionarsi
AllianceBernstein: "Obbligazioni verso un 2022 difficile"
AllianceBernstein, in un’analisi di Scott DiMaggio e Gershon Distenfeld, segnala le minacce del Covid, dell’inflazione e dell’aumento dei tassi e spiega come posizionarsi per prosperare anche in questo contesto
di Stefano Caratelli 18 Gennaio 2022 08:00
Il 2022 potrebbe rivelarsi un anno difficile per gli investitori obbligazionari per una serie di minacce: coronavirus, impennata dell’inflazione, stretta fiscale e monetaria, appiattimento delle curve dei rendimenti. Ma questi fattori avversi non agiscono in modo indiscriminato ed è possibile per l’investitore obbligazionario prosperare anche in questo contesto, operando una continua distinzione tra regioni, settori e titoli. AllianceBernstein, in un’analisi dei Co-Head of Fixed Income Scott DiMaggio e Gershon Distenfeld, prova a decifrare il difficile contesto di mercato fornendo indicazioni sulla mitigazione del rischio.
AllianceBernstein si aspetta una crescita economica ancora superiore al trend nel primo trimestre del 2022, seguita da un rallentamento nel secondo semestre e nel 2023. Le autorità monetarie di tutto il mondo sembrano aver concluso che la pandemia di coronavirus è destinata a provocare un rafforzamento dell’inflazione, e non un indebolimento della crescita, e stanno optando per una politica più restrittiva. Ma la svolta non è uniforme, con la Fed che ha accelerato il tapering ed è avviata verso un primo rialzo dei tassi già a marzo, mentre alcuni mercati sviluppati minori hanno già aumentato i tassi e molte banche centrali dei mercati emergenti hanno attuato una stretta significativa.
Tassi a breve in aumento e crescita rallentata ma ancora sostenuta creano i presupposti per un appiattimento delle curve dei rendimenti, il che impone di esercitare cautela nell’assunzione di rischi. AllianceBernstein propone una serie di strategie attive per affrontare la sfida. In primo luogo distinguere tra i settori, perché alcuni tendono a sottoperformare prima di altri. Ad esempio, il debito emergente in valuta locale presenta il rendimento totale atteso più basso tra i diversi segmenti obbligazionari nella prima metà del 2022 ma potrebbe rivelarsi una valida scelta nel resto dell’anno, anche se per il momento il debito emergente in valuta forte è più appetibile.
Gli esperti di AllianceBernstein suggeriscono poi di considerare un’ampia gamma di settori a rendimento più elevato, come i titoli USA credit risk transfer, obbligazioni a tasso variabile garantite da asset reali che spesso beneficiano dell’inflazione e presentano basse correlazioni con i titoli di Stato. Inoltre non si dovrebbe ridurre drasticamente l’esposizione al credito perché l’high yield tende ad avere un buon andamento durante i cicli di inasprimento, adottando un approccio tattico alla duration, riducendo l’esposizione quando i rendimenti scendono e aumentandola quando salgono. Nel lungo periodo il rialzo gioca a favore degli investitori obbligazionari, poiché è possibile reinvestire le cedole a tassi più elevati.
Infine, tenersi pronti a muoversi, cercando diversificazione e opportunità anche al fuori dai mercati nazionali, e non perdere di vista i trend a lungo termine, tra i quali AllianceBernstein suggerisce di seguire da vicino il ruolo della Cina nel mondo, i fattori ESG ambientali, sociali e di governance, e i progressi delle tecnologie di investimento obbligazionario. AllianceBernstein giudica positivamente le recenti evoluzioni della politica cinese per promuovere una crescita di qualità eliminando le distorsioni del mercato, in una traiettoria più sostenibile ed equilibrata.
Per cogliere e gestire appieno i rischi e le opportunità dell’investimento ESG, i criteri di sostenibilità vanno incorporati completamente nelle analisi obbligazionarie e nei processi d’investimento. Inoltre, la tecnologia degli asset manager va valutata con attenzione, perché soluzioni avanzate possono aiutare i gestori obbligazionari a setacciare l’intero mercato in tempo reale, suggerire potenziali operazioni, costruire operazioni in pochi secondi e investire in nuovi portafogli più rapidamente, risparmiando ai clienti tempo e denaro. Tecnologie d’avanguardia permettono di ignorare le informazioni non rilevanti e trovare opportunità e liquidità, anche quando i mercati sono frammentati e volatili.
La tecnologia, sottolineano gli esperti di AllianceBernstein, mette le informazioni giuste nelle mani giuste al momento giusto, lasciando liberi di dedicarsi all’engagement e all’analisi e formulazione di strategie, mentre i gestori che perdono quest’opportunità si troveranno in alto mare nel mondo post pandemia. In conclusione, l’indicazione di AllianceBernstein è affrontare il 2022 con gli occhi ben aperti. Si prospetta un anno pieno di sfide, ma con qualche accorgimento investitori e gestori obbligazionari possono superare l’incertezza con serenità, preparandosi ad affrontare inflazione e appiattimento delle curve dei rendimenti, e posizionando i portafogli per prosperare.
SVOLTA MONETARIA NON UNIFORME
AllianceBernstein si aspetta una crescita economica ancora superiore al trend nel primo trimestre del 2022, seguita da un rallentamento nel secondo semestre e nel 2023. Le autorità monetarie di tutto il mondo sembrano aver concluso che la pandemia di coronavirus è destinata a provocare un rafforzamento dell’inflazione, e non un indebolimento della crescita, e stanno optando per una politica più restrittiva. Ma la svolta non è uniforme, con la Fed che ha accelerato il tapering ed è avviata verso un primo rialzo dei tassi già a marzo, mentre alcuni mercati sviluppati minori hanno già aumentato i tassi e molte banche centrali dei mercati emergenti hanno attuato una stretta significativa.
APPIATTIMENTO DELLA CURVA
Tassi a breve in aumento e crescita rallentata ma ancora sostenuta creano i presupposti per un appiattimento delle curve dei rendimenti, il che impone di esercitare cautela nell’assunzione di rischi. AllianceBernstein propone una serie di strategie attive per affrontare la sfida. In primo luogo distinguere tra i settori, perché alcuni tendono a sottoperformare prima di altri. Ad esempio, il debito emergente in valuta locale presenta il rendimento totale atteso più basso tra i diversi segmenti obbligazionari nella prima metà del 2022 ma potrebbe rivelarsi una valida scelta nel resto dell’anno, anche se per il momento il debito emergente in valuta forte è più appetibile.
CERCARE RENDIMENTI PIÙ ELEVATI
Gli esperti di AllianceBernstein suggeriscono poi di considerare un’ampia gamma di settori a rendimento più elevato, come i titoli USA credit risk transfer, obbligazioni a tasso variabile garantite da asset reali che spesso beneficiano dell’inflazione e presentano basse correlazioni con i titoli di Stato. Inoltre non si dovrebbe ridurre drasticamente l’esposizione al credito perché l’high yield tende ad avere un buon andamento durante i cicli di inasprimento, adottando un approccio tattico alla duration, riducendo l’esposizione quando i rendimenti scendono e aumentandola quando salgono. Nel lungo periodo il rialzo gioca a favore degli investitori obbligazionari, poiché è possibile reinvestire le cedole a tassi più elevati.
EVOLUZIONE CINESE POSITIVA
Infine, tenersi pronti a muoversi, cercando diversificazione e opportunità anche al fuori dai mercati nazionali, e non perdere di vista i trend a lungo termine, tra i quali AllianceBernstein suggerisce di seguire da vicino il ruolo della Cina nel mondo, i fattori ESG ambientali, sociali e di governance, e i progressi delle tecnologie di investimento obbligazionario. AllianceBernstein giudica positivamente le recenti evoluzioni della politica cinese per promuovere una crescita di qualità eliminando le distorsioni del mercato, in una traiettoria più sostenibile ed equilibrata.
RISCHI E OPPORTUNITÀ DELLE STRATEGIE ESG
Per cogliere e gestire appieno i rischi e le opportunità dell’investimento ESG, i criteri di sostenibilità vanno incorporati completamente nelle analisi obbligazionarie e nei processi d’investimento. Inoltre, la tecnologia degli asset manager va valutata con attenzione, perché soluzioni avanzate possono aiutare i gestori obbligazionari a setacciare l’intero mercato in tempo reale, suggerire potenziali operazioni, costruire operazioni in pochi secondi e investire in nuovi portafogli più rapidamente, risparmiando ai clienti tempo e denaro. Tecnologie d’avanguardia permettono di ignorare le informazioni non rilevanti e trovare opportunità e liquidità, anche quando i mercati sono frammentati e volatili.
LA TECNOLOGIA IN AIUTO DEI GESTORI
La tecnologia, sottolineano gli esperti di AllianceBernstein, mette le informazioni giuste nelle mani giuste al momento giusto, lasciando liberi di dedicarsi all’engagement e all’analisi e formulazione di strategie, mentre i gestori che perdono quest’opportunità si troveranno in alto mare nel mondo post pandemia. In conclusione, l’indicazione di AllianceBernstein è affrontare il 2022 con gli occhi ben aperti. Si prospetta un anno pieno di sfide, ma con qualche accorgimento investitori e gestori obbligazionari possono superare l’incertezza con serenità, preparandosi ad affrontare inflazione e appiattimento delle curve dei rendimenti, e posizionando i portafogli per prosperare.