A Piazza Affari
È sempre più rosso Tim: -10% da inizio settimana
Per gli investitori si allontana l’ipotesi di un’Opa con Kkr e a Piazza Affari continuano le vendite sul titolo che resta il peggiore del listino principale milanese. Il nuovo piano non convince e aumentano i timori per la concorrenza di Iliad
di Fabrizio Arnhold 19 Gennaio 2022 11:55
Non si ferma il calo in Borsa di Tim. Non è servito neanche il piano presentato ieri al cda dal dg, e prossimo amministratore delegato, Pietro Labriola, che prevede il progetto di spin-off della rete. Oggi Tim è il titolo peggiore del Ftse Mib, a Piazza Affari, dove cede il 4%, totalizzando così perdite superiori al 10% nelle ultime tre sedute.
Guardando alle quotazioni delle azioni, si è passati da un valore di 0,45 euro per azione della scorsa settimana a 0,40 euro di oggi. E secondo la maggior parte degli analisti, il ribasso non è affatto finito. Per Websim, “il mercato crede sempre di meno nell’Opa di Kkr”, con ripercussioni appunto sul titolo.
Gli investitori stanno anche a guardare il futuro riassetto della tlc. Secondo diverse fonti, nel piano presentato ieri, nella NetCo (la società per la rete) confluirebbero la rete fissa, Sparkle e Telsey. Per gli analisti di Equita si tratta di “un perimetro molto ragionevole”, dal momento che comprende “tutti gli asset di rilevanza strategica nazionale su cui il governo aveva chiesto qualche sorta di mantenimento di controllo statale”. Il resto delle attività, sempre secondo il piano, comprese quelle retail, il Cloud e Tim Brazil, farebbero parte di una ServiceCo.
Insomma la proposta del dg Labriola di dividere Tim in due società, entrambe quotate, una per la rete (NetCo) e una per i servizi (ServiceCo), per facilitare la fusione con Open Fiber, non ha riscontrato il favore degli investitori e il titolo resta in profondo rosso. Ad aumentare la pressione sulle valutazioni, inoltre, c’è anche il timore della concorrenza di Iliad, che il 25 gennaio annuncerà il debutto nel business del fisso con la sua offerta per la fibra ottica.
CONTINUA IL CROLLO
Guardando alle quotazioni delle azioni, si è passati da un valore di 0,45 euro per azione della scorsa settimana a 0,40 euro di oggi. E secondo la maggior parte degli analisti, il ribasso non è affatto finito. Per Websim, “il mercato crede sempre di meno nell’Opa di Kkr”, con ripercussioni appunto sul titolo.
IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE
Gli investitori stanno anche a guardare il futuro riassetto della tlc. Secondo diverse fonti, nel piano presentato ieri, nella NetCo (la società per la rete) confluirebbero la rete fissa, Sparkle e Telsey. Per gli analisti di Equita si tratta di “un perimetro molto ragionevole”, dal momento che comprende “tutti gli asset di rilevanza strategica nazionale su cui il governo aveva chiesto qualche sorta di mantenimento di controllo statale”. Il resto delle attività, sempre secondo il piano, comprese quelle retail, il Cloud e Tim Brazil, farebbero parte di una ServiceCo.
TIMORI PER ILIAD
Insomma la proposta del dg Labriola di dividere Tim in due società, entrambe quotate, una per la rete (NetCo) e una per i servizi (ServiceCo), per facilitare la fusione con Open Fiber, non ha riscontrato il favore degli investitori e il titolo resta in profondo rosso. Ad aumentare la pressione sulle valutazioni, inoltre, c’è anche il timore della concorrenza di Iliad, che il 25 gennaio annuncerà il debutto nel business del fisso con la sua offerta per la fibra ottica.
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