Cosa aspettarsi

Sette segnali che indicano un anno complicato per i mercati azionari

Turbolenze in arrivo a Wall Street? Ecco quali sono i fattori da tenere sotto controllo

di Antonio Cardarelli 20 Gennaio 2022 11:44

financialounge -  azioni azioni tecnologiche nasdaq Wall Street
Pandemia, inflazione, Federal Reserve pronta a ridurre gli acquisti e alzare i tassi d'interesse. L'inizio del 2022 non è stato semplice per gli investitori azionari, impensieriti soprattutto da questi tre fattori. Dal primo gennaio i tre indici principali di Wall Street sono in rosso. S&P 500 e Dow Jones hanno perso il 3,6%, mentre il Nasdaq è sotto dell'8,3%.

SETTE SEGNALI DA CONTROLLARE


Il 2022 proseguirà in questo modo? I mercati riusciranno a tornare in positivo oppure dobbiamo aspettarci un peggioramento? Difficile dirlo, anche se la maggior parte degli analisti sottolinea come al momento l'azionario sia l'unica asset class valida per chi cerca rendimento, ovviamente a patto di investire in modo ponderato. Marketwatch.com ha provato a rispondere alle domande di inizio paragrafo, arrivando alla conclusione che, per quanto visto finora, ci sono almeno sette segnali che fanno pensare a un anno complicato per i mercati finanziari. Non per forza negativo, ma sicuramente disseminato di ostacoli.

TECH E SEMICONDUTTORI


Il primo indizio arriva dal settore tecnologico, finora vero e proprio motore di Wall Street. Il Nasdaq sembra essersi arenato, penalizzato prevalentemente dal rialzo dei tassi, e per la prima volta questa settimana è entrato in correzione, chiudendo a -10,6% dal picco dello scorso novembre. Il secondo segnale arriva dalle difficoltà attraversate da molte aziende attive nel promettente segmento dei semiconduttori.

MEDIE MOBILI


Terzo indizio segnalato da marketwatch.com: la media mobile A 50 giorni dell'indice Russell 2000, rappresentativo delle small cap Usa, scesa sotto la sua media mobile a 200 giorni. Una "death cross" che secondo molti esperti segnala l'inizio di un trend ribassista lungo. Mercoledì scorso, inoltre, l'S&P 500 è andato sotto la media mobile a 100 giorni. Discorso simile per l'andamento dell'indice Russell 3000, che secondo l'esperto di analisi tecnica Mark Newton sta puntando verso nuovi ribassi e, dopo aver toccato i minimi di dicembre, si avvia verso quelli registrati a ottobre.

INDICE VIX E BUND


Il sesto segnale da tenere in considerazione è l'andamento dell'indice VIX, chiamato anche "indice della paura", che è stato elevato per la maggior parte dell'anno appena iniziato e nella seduta di mercoledì ha chiuso sopra i 23 punti. Non ci sono segnali di panico, ma piuttosto qualche turbolenza in arrivo. L'ultimo indizio da considerare è il ritorno al rendimento sopra lo zero del Bund tedesco, cosa che non accadeva dal 2019. Un segnale chiaro che fa pensare a un aumento dei rendimenti obbligazionari globali e vede i mercati impegnati nell'anticipare le mosse aggressive della Federal Reserve sui tassi d'interesse.

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