Cosa aspettarsi

AllianzGI vede contesto positivo per l’azionario nel medio periodo

Nel weekly outlook di AllianzGI, Hans-Jörg Naumer, Director Global Capital Markets & Thematic Research, scrive che le banche centrali saranno guidate da “3 D”: demografia, decarbonizzazione e dominanza fiscale

di Stefano Caratelli 22 Gennaio 2022 09:30

financialounge -  Allianz Global Investors azioni Hans-Jörg Naumer Morning News politica monetaria
Molte banche centrali nel mondo hanno iniziato ad aumentare i tassi mentre la Cina va in direzione opposta, operando un allentamento, che potrebbe essere la prima di una serie di misure espansive, per sostenere i finanziamenti al settore privato e al real-estate, a fronte della decelerazione della crescita del PIL al 4% anno nel quarto trimestre 2021. Intanto la BCE mantiene un approccio attendista, anche se l’aumento dell’inflazione nell’Area Euro è più persistente di quanto prospettato in un primo momento.

DEMOGRAFIA, DECARBONIZZAZIONE E DOMINANZA FISCALE


L’autorità monetaria europea procede davvero con i piedi di piombo, sottolinea nel weekly outlook di AllianzGI Hans-Jörg Naumer, Director Global Capital Markets & Thematic Research, e sinora si è limitata a cauti adeguamenti delle dichiarazioni. Considerando le prossime mosse, i due aspetti principali di cui dovrà tener conto sono, secondo l’esperto di AllianzGI, demografia e decarbonizzazione, a cui va aggiunta una terza “D”, vale a dire la dominanza fiscale. Il rialzo dei tassi di interesse va infatti di pari passo con il crescente indebitamento nel settore pubblico, e alla fine bisognerà chiedersi chi pagherà il conto.

FED VERSO RIALZO DEI TASSI


La settimana prossima sarà caratterizzata da alcuni eventi rilevanti sul fronte monetario. Negli USA si terrà la riunione del FOMC. Il tapering è iniziato e un primo rialzo dei tassi in marzo appare a Naumer verosimile. Poiché la Fed si colloca decisamente “dietro la curva”, gli osservatori vorranno sapere se e in che misura il tema della riduzione del bilancio gonfiato dagli acquisti del quantitative easing verrà messo sul tavolo. I mercati monetari scontano tre inasprimenti nel 2022. AllianzGI si aspetta una linea ancor più restrittiva e quattro rialzi.

TUTTI I DATI IN ARRIVO DA MONITORARE


Al di là della politica monetaria, a dominare i dati saranno gli indicatori del sentiment: i PMI manifatturieri di Markit per l’Area Euro, l’Indice della Fed di Chicago, e l’indice Ifo del sentiment delle imprese tedesche. Rispetto ad altri mercati avanzati, la Germania ha registrato una ripresa modesta nel 2021, e sarà importante scoprire se gli sconvolgimenti sulle filiere e la quarta ondata di Covid-19 pesano sulla fiducia delle imprese oppure è lecito aspettarsi un netto rimbalzo nel 2022. Poi dagli USA arrivano l’indice sulla fiducia dei consumatori del Conference Board e l’Indagine sull’attività manifatturiera della Fed di Richmond, l’Indice GfK sulla fiducia dei consumatori in Germania e i dati sugli ordini di beni durevoli negli USA, e infine il PIL tedesco del quarto trimestre 2021 e l’Indice del sentiment dell’Università del Michigan.

VOLATILITÀ E PEGGIORAMENTO DEL SENTIMENT


In generale, secondo l’esperto di AllianzGI, il ciclo economico sembra ora attraversare una fase matura e si attendono segnali di rallentamento, con sviluppi che varieranno leggermente a livello di area geografica e Paese. Gli indicatori di forza relativa per i principali mercati azionari sono bloccati in terra di nessuno e non lasciano presagire pressioni di vendita nell’immediato, anche se la volatilità delle ultime settimane ha comportato un peggioramento del sentiment.

BASSA CONSAPEVOLEZZA DEI RISCHI


A sorprendere Naumer è il fatto che l’indicatore di “fiducia eccessiva” elaborato da AllianzGI, che compara gli utili attesi per l’azionario USA con la volatilità effettiva misurata dal VIX, si attesta quasi una deviazione standard sopra la media a lungo termine da inizio anni ’90. Di conseguenza sembra che, date le valutazioni attuali, la consapevolezza dei rischi non sia molto alta. Detto ciò, non si può escludere una rapida inversione del sentiment in caso di aumento delle tensioni geopolitiche.

CONTESTO POSITIVO PER L’AZIONARIO


Alla fine, secondo l’esperto di AllianzGI saranno le tre “D” della politica monetaria a determinare gli sviluppi sui mercati. Le pressioni inflazionistiche sono sempre più forti, la velocità di reazione delle banche centrali è eterogenea e la riduzione della liquidità procederà in modo molto graduale. Nonostante le molteplici incertezze, il contesto attuale dovrebbe rivelarsi positivo per le azioni in un’ottica di medio periodo, conclude Naumer augurandosi che il 2022 sia l’anno delle tre “R”: rendimenti, rendimenti, rendimenti.

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