Nuove abitudini di consumo
Niente filiali: un italiano su due ha smesso di andare in banca
La ricerca dell'Osservatorio Hybrid Lifestyle di Nomisma e CRIF dimostra che gli italiani preferiscono l'home e il mobile banking alle sedi fisiche degli istituti di credito
di Annalisa Lospinuso 27 Gennaio 2022 12:24
La digitalizzazione dei servizi bancari e l’home banking stavano già conquistando ampi spazi nelle abitudini di consumo, la pandemia ha accelerato questo processo. Il 45 per cento degli italiani nel 2021 hanno diminuito o cessato il rapporto fisico con la filiale a favore di mobile e home banking, rispetto al 2019. Percentuali che salgono al 50 per cento e al 47 per cento se si considerano rispettivamente le fasce d’età tra 18 e 29 anni e tra 30 e 44 anni. A dirlo è l’Osservatorio Hybrid Lifestyle di Nomisma, in collaborazione con CRIF.
Secondo lo studio si va sempre meno in filale e gli italiani detengono la propria liquidità principalmente in un unico istituto di credito: su circa 47,7 milioni di correntisti in Italia (secondo i dati di Banca d’Italia riportati da Agi), più della metà dei rispondenti ha rapporti con una sola banca (66%). Gli italiani che hanno rapporti con più di un istituto di credito sono prevalentemente uomini e appartengono alla fascia d’età 30-44 anni.
La maggior parte degli italiani che ha rapporto con la banca preferisce far tutto con lo smartphone (mobile banking) piuttosto che usare altri canali. Soprattutto gli uomini (70%) e i più giovani (74% tra i 18 e i 29 anni, 73% tra i 30 e i 44 anni). Oltre la metà dei correntisti italiani (56%) preferisce l’uso dell'home banking, collegandosi con il pc, soprattutto quelli compresi nella fascia d’età tra 55 e 65 anni.
Cosa chiedono i clienti alle banche? Per il 66% degli italiani, per aumentare la soddisfazione nei confronti del proprio istituto di credito serve una gestione del conto corrente e delle operazioni semplice ed intuitiva. Per questo motivo si preferisce un'interfaccia web altrettanto semplice, richiesta dal 40% degli italiani, ma anche sicura (38%).
Inoltre, gli italiani vogliono tenere sempre sotto controllo il proprio conto (34% scelta a risposta multipla), elemento riconosciuto particolarmente di valore dalla fascia d’età 30-44 (41%), ma sono interessati anche ai servizi in grado di facilitare la gestione dell’economia familiare, come l’analisi delle spese, con la categorizzazione per tipologia merceologica, grafici di trend (27%) e la possibilità di collegare i conti correnti posseduti presso altri istituti, per visualizzare il patrimonio totale (26%).
LA FILIALE VA SCOMPARENDO
Secondo lo studio si va sempre meno in filale e gli italiani detengono la propria liquidità principalmente in un unico istituto di credito: su circa 47,7 milioni di correntisti in Italia (secondo i dati di Banca d’Italia riportati da Agi), più della metà dei rispondenti ha rapporti con una sola banca (66%). Gli italiani che hanno rapporti con più di un istituto di credito sono prevalentemente uomini e appartengono alla fascia d’età 30-44 anni.
SI FA TUTTO CON LO SMARTPHONE
La maggior parte degli italiani che ha rapporto con la banca preferisce far tutto con lo smartphone (mobile banking) piuttosto che usare altri canali. Soprattutto gli uomini (70%) e i più giovani (74% tra i 18 e i 29 anni, 73% tra i 30 e i 44 anni). Oltre la metà dei correntisti italiani (56%) preferisce l’uso dell'home banking, collegandosi con il pc, soprattutto quelli compresi nella fascia d’età tra 55 e 65 anni.
GESTIONE SEMPLICE E INTUITIVA
Cosa chiedono i clienti alle banche? Per il 66% degli italiani, per aumentare la soddisfazione nei confronti del proprio istituto di credito serve una gestione del conto corrente e delle operazioni semplice ed intuitiva. Per questo motivo si preferisce un'interfaccia web altrettanto semplice, richiesta dal 40% degli italiani, ma anche sicura (38%).
SERVIZI DIGITALI
Inoltre, gli italiani vogliono tenere sempre sotto controllo il proprio conto (34% scelta a risposta multipla), elemento riconosciuto particolarmente di valore dalla fascia d’età 30-44 (41%), ma sono interessati anche ai servizi in grado di facilitare la gestione dell’economia familiare, come l’analisi delle spese, con la categorizzazione per tipologia merceologica, grafici di trend (27%) e la possibilità di collegare i conti correnti posseduti presso altri istituti, per visualizzare il patrimonio totale (26%).
Trending