Le lezioni da seguire

Invesco: “Nel 2022 gestire l'asset allocation in modo attivo"

Per affrontare il 2022 sono opportuni, secondo Luca Tobagi (Invesco), processi di investimento capaci di identificare i regimi macroeconomici tramite i quali gestire l’asset allocation in modo attivo e coerente

di Leo Campagna 28 Gennaio 2022 07:50

financialounge -  asset allocation Invesco Luca Tobagi Morning News
Cosa ha insegnato il 2021 agli investitori? “Potrebbe essere utile apprendere due lezioni, una in ambito azionario e una in quello obbligazionario” fa sapere Luca Tobagi, CFA – Investment Strategist, Invesco Investment Solutions, Product Director, nella sua analisi ‘T con Zero – L’originale’ di gennaio.

LA PRIMA LEZIONE DEL 2021


La prima lezione parte dalla soddisfazione degli investitori azionari, nonostante in molti fossero scettici dopo il forte recupero del 2020, spesso per la percezione di valutazioni elevate, soprattutto negli USA. “Le valutazioni sono estremamente importanti, in particolare nel lungo termine, ma l’andamento degli utili risulta altrettanto cruciale nelle scelte degli investitori. Il 2021 ci ricorda e ci insegna come sia possibile che la crescita degli utili detti il trend di mercato” argomenta Tobagi.

COSTANTE REVISIONE AL RIALZO DEGLI UTILI


Per tutti i 12 mesi dello scorso anno, infatti, le stime sui profitti aziendali sono state oggetto di revisione costante al rialzo, cosa che accade di rado, tendenzialmente dopo recessioni profonde. La forza della crescita degli utili e la sorpresa dei continui rialzi delle stime ci insegnano, secondo il manager di Invesco, che bisogna prestare attenzione alla direzione e alla dimensione delle variazioni delle stime sui profitti. La seconda lezione che Tobagi segnala, riguarda invece i mercati obbligazionari, per i quali il 2021 non è stato un anno felice.

DURATION, LA SCADENZA MEDIA DEI TITOLI IN PORTAFOGLIO


Abbiamo assistito a diffusi rialzi dei rendimenti con effetti negativi sui corsi dei titoli. Infatti i prezzi delle obbligazioni si muovono in direzione opposta ai rendimenti e in misura tanto maggiore in funzione della duration, la scadenza media dei titoli in portafoglio, che fornisce la cifra della sensibilità del prezzo di un titolo alle variazioni dei rendimenti. È stato pertanto naturale che i timori di un rialzo dei rendimenti obbligazionari abbia indotto molti investitori a puntare sui titoli a breve scadenza. Peccato che proprio questi titoli avevano l’orizzonte temporale che ha accusato i maggiori rialzi dei rendimenti ed è stato da essi più danneggiato.

NEGLI STATI UNITI DOVE IL CICLO DELL’ECONOMIA È PIÙ MATURO


“Gli investitori che, soprattutto nella parte finale dell’anno, hanno invece scelto di allungare la duration, selezionando titoli con scadenze 10-30 anni, hanno tratto beneficio dal fatto che sulla parte a lunga scadenza della curva dei rendimenti si sia assistito a una diminuzione dei tassi, in particolare negli Stati Uniti, dove il ciclo dell’economia è più maturo”, riferisce Tobagi.

UN’ANALISI MACROECONOMICA APPROFONDITA


Un’analisi macroeconomica approfondita avrebbe permesso, è la tesi del manager di Invesco, di individuare nel 2021 il passaggio dell’economia globale da un macro-regime di espansione, con una crescita a livelli superiori al trend e in accelerazione, ad una fase di rallentamento. Una fase, quest’ultima, con livelli di crescita sempre superiori al trend, ma con un passo in decelerazione. “Sarebbe stato in tal modo possibile aspettarsi un’espansione sostenuta degli utili aziendali, tipica dei macro-regimi di espansione, e un contesto favorevole all’allungamento della duration, come il macro-regime di rallentamento”, sottolinea Tobagi.

COME AFFRONTARE IL 2022


Come affrontare un anno in cui non mancheranno certo le opportunità, ma anche incerto e volatile? “Si potranno rivelare preziosi i processi di investimento capaci di identificare i regimi macroeconomici, che rivestono un’importante influenza sull’andamento delle diverse attività finanziarie, in modo da gestire l’asset allocation in modo attivo e coerente con tale analisi”, conclude l’Investment Strategist di invesco.

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