Cosa aspettarsi
Mercati: in previsione ritorni azionari positivi, anche se inferiori e più volatili
Generali Investments, nella sua Bussola dei mercati, raccomanda agli investitori di monitorare i tassi reali a lungo termine e prevede utili societari in crescita del 10%, che si tradurranno in ritorni del 7% sull’azionario
di Stefano Caratelli 29 Gennaio 2022 12:00
La variabile più importante che gli investitori dovranno monitorare nel 2022 restano i tassi reali a lungo termine, ai quali sono ancorate le valutazioni di tutte le asset class. I meccanismi di autocorrezione dovrebbero contenere il rialzo dei rendimenti obbligazionari, anche se la direzione è verso l’alto, ma i fondamentali robusti inducono a una visione ottimistica sul credito. Tuttavia, c’è ancora vita nell’azionario, con utili attesi in crescita del 10% circa sia in Usa che in Europa e rischi sbilanciati al rialzo. Le valutazioni non sono vantaggiose in termini assoluti, ma lo diventano se confrontate con le obbligazioni. Il divario di multipli tra Europa e Stati Uniti resta molto ampio e induce a una leggera preferenza per le azioni europee, mentre i Mercati Emergenti offrono prospettive più promettenti anche se limitate dai rialzi della Fed e dalla forza del dollaro.
Sono le principali indicazioni della ‘Bussola dei Mercati’ di Generali Investments, a cura di un team di analisti che conduce analisi qualitative e quantitative su tematiche macro e finanziarie, poi tradotte in idee d’investimento ed utilizzate per il processo di gestione e selezione titoli. Nonostante i rischi legati a Omicron, Generali Investments mantiene un giudizio positivo sulla ripresa economica anche se la cauta rimozione delle politiche di sostegno e le valutazioni elevate ridurranno drasticamente i ritorni. Atteso anche un rialzo dei rendimenti sulle obbligazioni a lunga scadenza, per cui il credito batterà di nuovo i titoli esenti da rischio. Previsti ritorni azionari positivi, anche se inferiori e più volatili, mentre i tre rischi principali segnalati dalla Bussola sono politiche errate con conseguente turbolenza finanziaria, una transizione energetica disordinata, e la comparsa di una variante insidiosa del Covid in grado di bucare la protezione dei vaccini.
Per quanto riguarda le singole aree geografiche, in Usa consumi e investimenti manterranno, secondo Generali Investments, una crescita al 4%, ma l’inflazione chiuderà l’anno al 3%, con forti rischi di rialzo, mentre la disoccupazione sta calando più rapidamente del previsto. La Fed dovrebbe aumentare i tassi tre volte, ma il bilancio non inizierà a contrarsi fino al 2023. Nell’Eurozona la politica fiscale espansiva e i fondi Next Generation continueranno a sostenere la crescita che sarà superiore al 4% nel 2022. Gli effetti di base e i colli di bottiglia dovrebbero risolversi consentendo all’inflazione di tornare sotto il 2% entro fine anno. La BCE concluderà gli acquisti di obbligazioni del PEPP a marzo, ma stabilizzerà l’impatto nel resto dell’anno attraverso il programma APP standard.
Nel Regno Unito, la rapida diffusione della variante Omicron mette a rischio la previsione di crescita del 4,7% formulata in precedenza da Generali Investments. Bank of England manterrà comunque una linea rigorosa, mentre le critiche alla gestione della pandemia mettono a rischio il primo ministro Johnson. In Cina Il sostegno monetario e fiscale continuerà, la frenata degli investimenti limiterà la crescita del Pil al 4,8% nel 2022, mentre il rallentamento del settore immobiliare potrebbe costituire un rischio rilevante. Nei Mercati Emergenti, infine, le prospettive di crescita migliorano con l’economia globale che continua a espandersi, ma le pressioni inflattive costringeranno le banche centrali a stringere ancora di più, soprattutto in America Latina.
Come dovranno orientarsi gli investitori in questo scenario globale? Gli esperti di Generali Investments consigliano un prudente sovrappeso delle azioni, un ampio sovrappeso del credito a inizio anno mantenendo il sottopeso del debito sovrano e limando la duration breve al minimo per proteggersi dal rischio di una contrazione anticipata della BCE. Secondo la Bussola, le azioni saranno favorite da una crescita sostenuta in grado di generare un’espansione degli utili del 10%, con un ritorno totale del 7%, malgrado la leggera compressione multipli dovuta alla fase più matura del ciclo e alle minori misure di sostegno, con l’aggiunta di inflazione elevata.
Nel corso del 2022, a fronte della contrazione delle politiche monetarie, la volatilità dei mercati obbligazionari dovrebbe intensificarsi, spingendo verso l’alto i rendimenti dei governativi. I fondamentali in miglioramento offriranno sostegno al credito, ma Generali Investments vede un certo potenziale di ampliamento per gli spread dei titoli di Stato. Infine quattro fronti da tenere d’occhio con attenzione: le tensioni geopolitiche fra Usa e Cina, le criticità nelle catene di fornitura e la stretta energetica che penalizzano la crescita, il ritiro delle politiche di sostegno, e mutazioni del virus che possano mettere alla prova l’efficacia dei vaccini con nuovi lockdown.
GIUDIZIO POSITIVO SULLA RIPRESA
Sono le principali indicazioni della ‘Bussola dei Mercati’ di Generali Investments, a cura di un team di analisti che conduce analisi qualitative e quantitative su tematiche macro e finanziarie, poi tradotte in idee d’investimento ed utilizzate per il processo di gestione e selezione titoli. Nonostante i rischi legati a Omicron, Generali Investments mantiene un giudizio positivo sulla ripresa economica anche se la cauta rimozione delle politiche di sostegno e le valutazioni elevate ridurranno drasticamente i ritorni. Atteso anche un rialzo dei rendimenti sulle obbligazioni a lunga scadenza, per cui il credito batterà di nuovo i titoli esenti da rischio. Previsti ritorni azionari positivi, anche se inferiori e più volatili, mentre i tre rischi principali segnalati dalla Bussola sono politiche errate con conseguente turbolenza finanziaria, una transizione energetica disordinata, e la comparsa di una variante insidiosa del Covid in grado di bucare la protezione dei vaccini.
FORTI RISCHI DI RIALZO DELL’INFLAZIONE
Per quanto riguarda le singole aree geografiche, in Usa consumi e investimenti manterranno, secondo Generali Investments, una crescita al 4%, ma l’inflazione chiuderà l’anno al 3%, con forti rischi di rialzo, mentre la disoccupazione sta calando più rapidamente del previsto. La Fed dovrebbe aumentare i tassi tre volte, ma il bilancio non inizierà a contrarsi fino al 2023. Nell’Eurozona la politica fiscale espansiva e i fondi Next Generation continueranno a sostenere la crescita che sarà superiore al 4% nel 2022. Gli effetti di base e i colli di bottiglia dovrebbero risolversi consentendo all’inflazione di tornare sotto il 2% entro fine anno. La BCE concluderà gli acquisti di obbligazioni del PEPP a marzo, ma stabilizzerà l’impatto nel resto dell’anno attraverso il programma APP standard.
IN CINA SOSTEGNO MONETARIO E FISCALE
Nel Regno Unito, la rapida diffusione della variante Omicron mette a rischio la previsione di crescita del 4,7% formulata in precedenza da Generali Investments. Bank of England manterrà comunque una linea rigorosa, mentre le critiche alla gestione della pandemia mettono a rischio il primo ministro Johnson. In Cina Il sostegno monetario e fiscale continuerà, la frenata degli investimenti limiterà la crescita del Pil al 4,8% nel 2022, mentre il rallentamento del settore immobiliare potrebbe costituire un rischio rilevante. Nei Mercati Emergenti, infine, le prospettive di crescita migliorano con l’economia globale che continua a espandersi, ma le pressioni inflattive costringeranno le banche centrali a stringere ancora di più, soprattutto in America Latina.
PRUDENTE SOVRAPPESO DELLE AZIONI
Come dovranno orientarsi gli investitori in questo scenario globale? Gli esperti di Generali Investments consigliano un prudente sovrappeso delle azioni, un ampio sovrappeso del credito a inizio anno mantenendo il sottopeso del debito sovrano e limando la duration breve al minimo per proteggersi dal rischio di una contrazione anticipata della BCE. Secondo la Bussola, le azioni saranno favorite da una crescita sostenuta in grado di generare un’espansione degli utili del 10%, con un ritorno totale del 7%, malgrado la leggera compressione multipli dovuta alla fase più matura del ciclo e alle minori misure di sostegno, con l’aggiunta di inflazione elevata.
FATTORI DA SEGUIRE CON ATTENZIONE
Nel corso del 2022, a fronte della contrazione delle politiche monetarie, la volatilità dei mercati obbligazionari dovrebbe intensificarsi, spingendo verso l’alto i rendimenti dei governativi. I fondamentali in miglioramento offriranno sostegno al credito, ma Generali Investments vede un certo potenziale di ampliamento per gli spread dei titoli di Stato. Infine quattro fronti da tenere d’occhio con attenzione: le tensioni geopolitiche fra Usa e Cina, le criticità nelle catene di fornitura e la stretta energetica che penalizzano la crescita, il ritiro delle politiche di sostegno, e mutazioni del virus che possano mettere alla prova l’efficacia dei vaccini con nuovi lockdown.