Nuovo registro
Criptovalute, arriva in Italia il decreto con le regole per gli operatori
Fine del far-west delle monete virtuali con la nuova regolamentazione del settore. Per gli operatori arriva l'obbligo di iscrizione al registro Oam
di Francesco Rapetti 3 Febbraio 2022 17:21
Il ministro dell’Economia Daniele Franco ha firmato il decreto che dà attuazione alle regole per poter operare con le criptovalute. Viene creata una vera e propria anagrafe delle valute digitali che riguarderà sia le operazioni eseguite sia quali operatori saranno abilitati. In particolare, per questi ultimi viene introdotto l’obbligo di essere iscritti ad un registro gestito dall’Oam, l’organismo degli agenti e dei mediatori creditizi.
L’Oam collaborerà con le autorità di vigilanza, con la Guardia di finanza, con la polizia valutaria e con l’Antimafia e Antiterrorismo fornendo, su richiesta, “ogni informazione e documentazione detenuta”. All’Oam spetterà anche il compito di verificare che tutti i requisiti necessari per l’iscrizione vengano mantenuti nel tempo, oltre che il rispetto delle normative vigenti.
La regolamentazione del settore da parte dello Stato rivoluziona la natura stessa delle monete virtuali in quanto sino ad oggi quest’ultime hanno acquisito potere e popolarità proprio grazie al fatto che vivessero in un mondo parallelo senza norme. Con la fine di questa caratteristica si cercherà di rendere il terreno delle criptovalute molto meno fertile per fini criminali (da qui il controllo sia dell’Antimafia sia dell’Antiterrorismo) rimanendo però pur sempre un settore fortemente speculativo e denso di rischi per l’investitore.
Le criptovalute da sempre sono state “osservate” con sospetto e diffidenza da parte della finanza proprio per la loro natura non controllata, ma questa regolamentazione da parte dello Stato potrebbe in qualche maniera rivalutare l’immagine delle monete virtuali. Un conto era investire soldi in un mondo incontrollato e oscuro, altra faccenda è parlare di investimenti in un settore riconosciuto e regolamentato da parte dello Stato, come avverrà grazie al decreto legge approvato oggi.
CHI VIGILERÀ SULLE CRIPTOVALUTE
L’Oam collaborerà con le autorità di vigilanza, con la Guardia di finanza, con la polizia valutaria e con l’Antimafia e Antiterrorismo fornendo, su richiesta, “ogni informazione e documentazione detenuta”. All’Oam spetterà anche il compito di verificare che tutti i requisiti necessari per l’iscrizione vengano mantenuti nel tempo, oltre che il rispetto delle normative vigenti.
FINE DEL “CRIPTO” FAR-WEST
La regolamentazione del settore da parte dello Stato rivoluziona la natura stessa delle monete virtuali in quanto sino ad oggi quest’ultime hanno acquisito potere e popolarità proprio grazie al fatto che vivessero in un mondo parallelo senza norme. Con la fine di questa caratteristica si cercherà di rendere il terreno delle criptovalute molto meno fertile per fini criminali (da qui il controllo sia dell’Antimafia sia dell’Antiterrorismo) rimanendo però pur sempre un settore fortemente speculativo e denso di rischi per l’investitore.
CRIPTOVALUTE RAFFORZATE DAL DECRETO
Le criptovalute da sempre sono state “osservate” con sospetto e diffidenza da parte della finanza proprio per la loro natura non controllata, ma questa regolamentazione da parte dello Stato potrebbe in qualche maniera rivalutare l’immagine delle monete virtuali. Un conto era investire soldi in un mondo incontrollato e oscuro, altra faccenda è parlare di investimenti in un settore riconosciuto e regolamentato da parte dello Stato, come avverrà grazie al decreto legge approvato oggi.
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