Flop di Diem

Facebook dice addio alla criptovaluta

Dopo due anni piuttosto tormentati Zuckerberg deve rinunciare alla sua moneta digitale. Le tecnologie proprietarie cedute per 200 milioni di dollari

di Anna Patti 3 Febbraio 2022 12:16

financialounge -  criptovaluta facebook Zuckeberg
Il mondo delle criptovalute è in continua evoluzione. Negli ultimi anni sia i privati che gli Stati hanno partecipato alla corsa al lancio della propria moneta digitale. Nel 2021 la Cina ha lanciato il suo yuan digitale e proprio in questi giorni L’India ha annunciato l’arrivo della sua criptovaluta. Pare che anche la Bce punti all’euro digitale che potrebbe arrivare nel 2025. A questa corsa ha preso parte anche il colosso Facebook che crea Libra poi divenuta Diem.

LA NASCITA DELLA CRIPTOVALUTA DI ZUCKERBERG


Nel giugno del 2019 Facebook dà vita alla sua criptovaluta. L’idea era di creare una moneta che potesse facilitare i pagamenti on line svincolandoli dagli schemi tradizionali delle commissioni bancarie. All’inizio la moneta prese il nome di Libra. La valuta in questione sarebbe potuta diventare la più usata e Zuckerberg il banchiere più potente al mondo, dato che vanta un’utenza giornaliera che tocca quota 1,9 miliardi. La strada verso questo ambizioso traguardo si mostra da subito parecchio tortuosa. Per cominciare il patron di Facebook aveva stretto un accordo con Visa e Mastercard che avrebbero fatto parte del fondo di supporto della valuta. Entrambe le società lasciano alla fine del 2019.

GLI OSTACOLI INCONTRATI DA DIEM


La paura di un’eccessiva concentrazione di potere nelle mani di Zuckerberg porta ad un ridimensionamento e al ridisegno del progetto con il cambio del nome della moneta in Diem. Il restyling non è bastato a rassicurare le autorità di regolamentazione statunitensi. Jerome Powell presidente della Federal Reserve aveva espresso serie preoccupazioni sulla stabilità finanziaria e sulla trasparenza della moneta. Dal canto suo la Commissione europea aveva chiesto maggiori informazioni sul progetto ritenendo potesse ledere la libera concorrenza online.

UN INFELICE EPILOGO PER LA CRITOVALUTA


Le rassicurazioni non hanno convinto e nonostante Diem provi a sopravvivere la fine è dietro l’angolo. È notizia di questi giorni che Zuckerberg è stato costretto a vendere i suoi asset tecnologici per 200 milioni di dollari a una piccola banca della California che fornisce servizi a società per bitcoin e blockchain. Così si riuscirà a restituire parte dei fondi ai membri fondatori che si erano impegnati a contribuire con 10 milioni di dollari.

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