Asset allocation
Ecco come puntare su Tesla dopo la trimestrale
Il colosso delle auto elettriche ha pubblicato a fine gennaio trimestrali record nonostante le difficoltà di approvvigionamento che stanno colpendo tutto il settore automotive. Vediamo come puntare sul titolo in ottica non prettamente rialzista con il Certificato Cash Collect di Société Générale (ISIN XS2394941293)
di Leo Campagna 8 Febbraio 2022 12:00
Riflettori puntati su Tesla dopo la pubblicazione dei conti sopra le stime relativi al quarto trimestre del 2021. Tra ottobre e dicembre, il colosso delle auto elettriche ha registrato profitti per 2,32 miliardi di dollari (+760%), e un EPS (utile per azione), su base adjusted, a 2,52 dollari contro i 2,37 dollari previsti. Lo stesso per il giro d’affari a 17,72 miliardi (+65%), al di sopra dei 16,64 miliardi attesi.
Nell’intero 2021 Tesla ha riportato utili al massimo storico di 5,5 miliardi (rispetto ai 721 milioni del 2020) e vendite per 53,8 miliardi (rispetto ai 31,5 miliardi dell’anno precedente). Le consegne annuali hanno raggiunto i 936.172 veicoli (+87% rispetto al 2020), nonostante gli ostacoli nella supply chain e le carenze di chip. Anche nel 2022 non si possono escludere problemi della catena di approvvigionamento che potrebbero limitare l’espansione del business dell’azienda.
In tutti i casi, gli analisti stimano che Tesla possa consegnare quest’anno 1,5 milioni di veicoli, in linea con il suo obiettivo di aumentare le consegne del 50% l'anno per un periodo prolungato. A proposito di analisti, Credit Suisse ha confermato il suo target price a 1.025 dollari, CFRA Research un prezzo obiettivo a 1.250 dollari, Piper Sandler un target di 1.300 dollari e Jefferies di 1.400 dollari. Secondo Bank of America, invece, la quota di mercato di Tesla nei veicoli elettrici dovrebbe diminuire, alla luce dell’avanzata di concorrenti quali General Motors e Ford, dal 69% del 2021 fino al 19% nel 2024.
Il quadro tecnico di Tesla appare costruttivo a Wall Street dopo il rimbalzo dei prezzi avvenuto dai supporti in area 800 dollari. In caso di superamento del livello psicologico a 1.000 dollari potrebbe favorire l’implementazione di strategie di matrice rialzista con primo obiettivo a 1.200 dollari e uno più ambizioso a 1.243 dollari, cioè sui massimi di novembre 2021. La positività verrebbe meno con una violazione dei minimi registrati il 28 gennaio 2022 a 792 dollari, movimento che potrebbe consentire alle forze ribassiste di testare l’area posta a 730 dollari.
La situazione descritta dall’analisi tecnica rende interessante, in particolare per gli investitori che puntano sul titolo in ottica non prettamente rialzista, il Certificato Cash Collect di Société Générale (ISIN XS2394941293) che ha come sottostante le azioni Tesla. Quotato dal 24 novembre 2021 sul mercato EuroTLX di Borsa Italiana e con scadenza massima 23 novembre 2023 (2 anni), il certificato consente all’investitore di beneficiare di un flusso cedolare trimestrale dell’3,2% lordo (12,80% annualizzato lordo). La condizione è che, alle varie date di valutazione, il prezzo delle azioni Tesla sia pari o superiore alla Barriera sul Premio (665,4180 dollari).
Dal 23 novembre 2022, sempre su base trimestrale, se il prezzo delle azioni Tesla è pari o superiore allo Strike (1.109,0300 dollari), il certificato sarà rimborsato anticipatamente e liquiderà il Valore Nominale (100 euro), più il Premio del periodo e quelli eventualmente non pagati in precedenza. Se non avviene il rimborso anticipato e si giunge al 23/11/2023 (Data di Valutazione Finale) sono due gli scenari possibili.
Nel primo, quello in cui il prezzo di Tesla è pari o superiore alla Barriera, al sottoscrittore vengono liquidati 100 euro (Valore Nominale) più il premio del periodo e quelli non eventualmente pagati in precedenza. Nel secondo caso, quello in cui il prezzo di Tesla è inferiore alla Barriera sul Capitale, l’investitore riceverà un importo commisurato alla performance del sottostante, con conseguente perdita sul capitale investito.
Da notare che, in base al prezzo di apertura dello scorso 7 febbraio (93,75 euro in acquisto), il certificato offriva, oltre agli eventuali premi cedolari trimestrali, un rendimento potenziale extra di circa il 6,66% nel caso in cui lo scenario finale risultasse favorevole, con il rimborso a 100 euro.
UTILI AL MASSIMO STORICO
Nell’intero 2021 Tesla ha riportato utili al massimo storico di 5,5 miliardi (rispetto ai 721 milioni del 2020) e vendite per 53,8 miliardi (rispetto ai 31,5 miliardi dell’anno precedente). Le consegne annuali hanno raggiunto i 936.172 veicoli (+87% rispetto al 2020), nonostante gli ostacoli nella supply chain e le carenze di chip. Anche nel 2022 non si possono escludere problemi della catena di approvvigionamento che potrebbero limitare l’espansione del business dell’azienda.
LE STIME DEGLI ANALISTI
In tutti i casi, gli analisti stimano che Tesla possa consegnare quest’anno 1,5 milioni di veicoli, in linea con il suo obiettivo di aumentare le consegne del 50% l'anno per un periodo prolungato. A proposito di analisti, Credit Suisse ha confermato il suo target price a 1.025 dollari, CFRA Research un prezzo obiettivo a 1.250 dollari, Piper Sandler un target di 1.300 dollari e Jefferies di 1.400 dollari. Secondo Bank of America, invece, la quota di mercato di Tesla nei veicoli elettrici dovrebbe diminuire, alla luce dell’avanzata di concorrenti quali General Motors e Ford, dal 69% del 2021 fino al 19% nel 2024.
ECCO COSA RIVELA L’ANALISI TECNICA
Il quadro tecnico di Tesla appare costruttivo a Wall Street dopo il rimbalzo dei prezzi avvenuto dai supporti in area 800 dollari. In caso di superamento del livello psicologico a 1.000 dollari potrebbe favorire l’implementazione di strategie di matrice rialzista con primo obiettivo a 1.200 dollari e uno più ambizioso a 1.243 dollari, cioè sui massimi di novembre 2021. La positività verrebbe meno con una violazione dei minimi registrati il 28 gennaio 2022 a 792 dollari, movimento che potrebbe consentire alle forze ribassiste di testare l’area posta a 730 dollari.
INVESTIRE SULLE AZIONI TESLA CON I CERTIFICATI
La situazione descritta dall’analisi tecnica rende interessante, in particolare per gli investitori che puntano sul titolo in ottica non prettamente rialzista, il Certificato Cash Collect di Société Générale (ISIN XS2394941293) che ha come sottostante le azioni Tesla. Quotato dal 24 novembre 2021 sul mercato EuroTLX di Borsa Italiana e con scadenza massima 23 novembre 2023 (2 anni), il certificato consente all’investitore di beneficiare di un flusso cedolare trimestrale dell’3,2% lordo (12,80% annualizzato lordo). La condizione è che, alle varie date di valutazione, il prezzo delle azioni Tesla sia pari o superiore alla Barriera sul Premio (665,4180 dollari).
RIMBORSO ANTICIPATO
Dal 23 novembre 2022, sempre su base trimestrale, se il prezzo delle azioni Tesla è pari o superiore allo Strike (1.109,0300 dollari), il certificato sarà rimborsato anticipatamente e liquiderà il Valore Nominale (100 euro), più il Premio del periodo e quelli eventualmente non pagati in precedenza. Se non avviene il rimborso anticipato e si giunge al 23/11/2023 (Data di Valutazione Finale) sono due gli scenari possibili.
DUE SCENARI DI RIMBORSO A SCADENZA
Nel primo, quello in cui il prezzo di Tesla è pari o superiore alla Barriera, al sottoscrittore vengono liquidati 100 euro (Valore Nominale) più il premio del periodo e quelli non eventualmente pagati in precedenza. Nel secondo caso, quello in cui il prezzo di Tesla è inferiore alla Barriera sul Capitale, l’investitore riceverà un importo commisurato alla performance del sottostante, con conseguente perdita sul capitale investito.
UN EXTRA RENDIMENTO POTENZIALE ALL’ACQUISTO
Da notare che, in base al prezzo di apertura dello scorso 7 febbraio (93,75 euro in acquisto), il certificato offriva, oltre agli eventuali premi cedolari trimestrali, un rendimento potenziale extra di circa il 6,66% nel caso in cui lo scenario finale risultasse favorevole, con il rimborso a 100 euro.
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