Focus sull'obbligazionario

Vontobel: instabilità in vista, ma i fondamentali sosterranno i bond societari

Il tempismo è sempre importante quando si cercano i momenti di acquisto durante le flessioni del mercato, e questa flessione è per George Curtis (TwentyFour AM, affiliata Vontobel) la più significativa da marzo 2020

di Leo Campagna 9 Febbraio 2022 14:12

financialounge -  daily news George Curtis obbligazionario TwentyFour Asset Management Vontobel
Cosa sta succedendo al mercato del credito? La domanda se la pongono molti investitori alla luce dei significativi movimenti al rialzo dei rendimenti, causati da una Fed molto meno accomodante e dalle crescenti tensioni tra Russia e Ucraina.

UN APPIATTIMENTO DELLA CURVA DEL MERCATO


“I mercati incorporano ora poco meno di cinque rialzi dei tassi Fed nel 2022, rispetto ai poco meno di tre rialzi all'inizio dell'anno, oltre all'inizio della stretta quantitativa. Il rendimento dei Treasury USA a due anni, che ha iniziato il 2022 allo 0,73% ora è all'1,30% (+0,57%), mentre il decennale è passato dall'1,52% all'1,91% (+0,39%), determinando un appiattimento della curva del mercato di 18 punti base (-0,18%)” fa sapere George Curtis, Portfolio Management di TwentyFour Asset Management (affiliata Vontobel).

GILT INGLESI E BUND TEDESCHI A 10 ANNI


Movimenti aggressivi pure nella curva inglese e in quella della zona euro. Dopo che quattro dei nove membri del comitato di politica monetaria (MPC) della Banca d'Inghilterra hanno votato per un aumento di 50 punti base (+0,50%) i rendimenti dei Gilt a 10 anni si sono portati all’1,40% rispetto all’1% di inizio anno mentre il rendimento del Bund decennale è passato da -0,18% all'inizio dell'anno all'attuale 0,21% dopo che anche la Bce ha esplicitato una minore tolleranza nei confronti dell’inflazione.

MAGGIORI IMPATTI NEI MERCATI INVESTMENT GRADE (IG)


I bruschi rialzi dei tassi e dei rendimenti dei governativi hanno avuto maggiori impatti nei mercati investment grade (IG), dal momento che i loro rendimenti erano sui minimi storici e per il fatto che la loro duration (scadenza media) maggiore li espone di più ai rialzi rispetto al mercato high yield con rating inferiore. I corporate bond IG in dollari e in sterline hanno subito forti perdite da inizio anno, rispettivamente -4,2% e -5,2%, mentre gli indici high yield in dollari e sterline hanno limitato le perdite da inizio anno a -3,1% e -2,3% da inizio anno. Il segmento IG europeo da inizio anno è arretrato del -2,9% mentre l'indice high yield in euro è sceso del -2,75%.

LA CRISI DEL CREDITO SOVRANO EUROPEO


Curtis non esclude che gli spread possano allargarsi ulteriormente ma ricorda come i differenziali dell'euro high yield si siano ampliati di 45 punti base (+0,45%) da inizio anno portandosi a quota 376 (3,76%): ora si trovano a 56 punti base (0,56%) dalla media quinquennale e a soltanto 25 punti base (0,25%) dalla media decennale, un arco di tempo che comprende la crisi del credito sovrano europeo quando i rendimenti hanno raggiunto un picco superiore al 10%.

BASSI TASSI DI DEFAULT


Tuttavia, spiega il manager di TwentyFour AM, è probabile che i bassi tassi di default record in Europa e negli Stati Uniti che hanno continuato a sostenere il credito possano proseguire ben al di sotto delle medie a lungo termine per quest’anno e il prossimo. Curtis, inoltre, è convinto che il miglioramento del merito creditizio prosegua ad un ritmo sostenuto, mentre la crescita economica viaggia ben al di sopra del trend e il settore bancario evidenzia una solidità confortante.

QUESTA CORREZIONE È LA PIÙ SIGNIFICATIVA DA MARZO 2020


“Non possiamo escludere che nel breve termine l'attuale debolezza possa proseguire, tuttavia i fondamentali robusti dovrebbero alla fine sostenere il mercato. Per gli investitori è importante il tempismo nell’entrare nei momenti di flessione del mercato, e questa correzione è la più significativa sperimentata da marzo 2020” conclude il Portfolio Management di TwentyFour Asset Management.

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