Settore in ripresa
Tornano in presenza le sfilate della Milano Fashion Week
Dal 22 al 28 febbraio attesi in passerella Gucci, Bottega Veneta e Armani. In programma 169 appuntamenti: 67 sfilate, di cui 57 fisiche e 8 digitali
di Anna Patti 10 Febbraio 2022 08:28
Si riaccendono le luci sulle passerelle della Milano Fashion Week. Si riparte finalmente con un ricco calendario di eventi in presenza, con ospiti e buyer che accorrono da tutto il mondo. Dal 22 al 28 febbraio Milano tornerà ad essere la capitale della moda. In calendario ci sono 169 eventi: 69 sfilate di cui 57 fisiche e 8 digitali, 69 presentazioni: 59 fisiche e 10 digitali. Un nuovo e forte ottimismo pervade il settore come sottolinea il presidente della Camera Nazionale della Moda Carlo Capasa per cui il 2021 “è stato un anno di grande ripresa” con una crescita del fatturato del 20 % nei primi 11 mesi dello scorso anno.
C’è grande attesa per il ritorno delle più prestigiose maison come Gucci, Bottega Veneta e Armani. Re Giorgio era stato il primo a sfilare a porte chiuse all’alba della pandemia nel febbraio del 2020 e recentemente ha cancellato la sfilata della collezione Giorgio Armani Privè in calendario nelll’haute couture di Parigi. La presenza delle grandi case di moda è segno di ripartenza. Tra gli altri vedremo sfilare Diesel, Trussardi, Fendi, Alberta Ferretti e ci sarà spazio anche per nuovi brand emergenti come Max & Co in Collaboration With Efisio Marras e Francesco Murano.
A questa edizione della Milano Fashion Week potranno prendere parte anche coloro che non possiedono il green pass perché hanno ricevuto vaccini che non sono riconosciuti dall’Unione Europea come ad esempio quelli russi e cinesi. Carlo Capasa ha sottolineato quanto sia necessario continuare con prudenza: “Abbiamo una serie di norme che guideranno la fashion week: oltre che del green pass, ci sarà l'obbligo di indossare mascherine Ffp2 e di mantenere la distanza di sicurezza”. Inoltre Capasa ha concluso sottolineando come “molti giornali hanno parlato della nostra settimana della moda come di quella più sicura".
La Fashion Week milanese è sempre più inclusiva. Ospiterà il progetto Designer for Ethic Fashion che opera nel sociale. Il collettivo accoglierà Sep Jordan, il progetto di Roberta Ventura che coinvolge 500 ricamatrici nel campo rifugiati di Jerash in Giordania. E ancora Fashion Bridges che permetterà a quattro giovani talenti sudafricani di far conoscere il loro brand al mondo dei buyer e retail. E infine Ara Lumiere la cui collezione ready to wear è stata prodotta da donne vittime di attacchi con acido e che donerà loro il 100% dei ricavi. Ancora una volta la moda conferma di essere un’industria etica sempre più attenta ai diritti umani oltre che al bene del pianeta.
IL RITORNO DEI GRANDI BRAND
C’è grande attesa per il ritorno delle più prestigiose maison come Gucci, Bottega Veneta e Armani. Re Giorgio era stato il primo a sfilare a porte chiuse all’alba della pandemia nel febbraio del 2020 e recentemente ha cancellato la sfilata della collezione Giorgio Armani Privè in calendario nelll’haute couture di Parigi. La presenza delle grandi case di moda è segno di ripartenza. Tra gli altri vedremo sfilare Diesel, Trussardi, Fendi, Alberta Ferretti e ci sarà spazio anche per nuovi brand emergenti come Max & Co in Collaboration With Efisio Marras e Francesco Murano.
RIPARTENZA IN SICUREZZA E RISPETTO DELLE NORME COVID
A questa edizione della Milano Fashion Week potranno prendere parte anche coloro che non possiedono il green pass perché hanno ricevuto vaccini che non sono riconosciuti dall’Unione Europea come ad esempio quelli russi e cinesi. Carlo Capasa ha sottolineato quanto sia necessario continuare con prudenza: “Abbiamo una serie di norme che guideranno la fashion week: oltre che del green pass, ci sarà l'obbligo di indossare mascherine Ffp2 e di mantenere la distanza di sicurezza”. Inoltre Capasa ha concluso sottolineando come “molti giornali hanno parlato della nostra settimana della moda come di quella più sicura".
L’INDUSTRIA DELLA MODA ATTENTA ALL’INCLUSIVITÀ
La Fashion Week milanese è sempre più inclusiva. Ospiterà il progetto Designer for Ethic Fashion che opera nel sociale. Il collettivo accoglierà Sep Jordan, il progetto di Roberta Ventura che coinvolge 500 ricamatrici nel campo rifugiati di Jerash in Giordania. E ancora Fashion Bridges che permetterà a quattro giovani talenti sudafricani di far conoscere il loro brand al mondo dei buyer e retail. E infine Ara Lumiere la cui collezione ready to wear è stata prodotta da donne vittime di attacchi con acido e che donerà loro il 100% dei ricavi. Ancora una volta la moda conferma di essere un’industria etica sempre più attenta ai diritti umani oltre che al bene del pianeta.
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