Mercati ed economia

AllianzGI: "Ripresa economica vicina ma attenzione ai fattori tecnici"

AllianzGI, nel weekly outlook a cura di Hans-Jörg Naumer, prevede che l’espansione globale possa ripartire con un tasso superiore al potenziale, ma avverte che i fattori tecnici sono poco favorevoli a azioni e bond

di Stefano Caratelli 12 Febbraio 2022 15:00

financialounge -  AllianzGI Hans-Jörg Naumer investimenti ripresa economica
I dati sull’economia globale, misurati dal Macro Breadth Index di AllianzGI, da inizio anno sono in peggioramento, anche a causa della potente ondata Omicron. La persistente debolezza dei mercati emergenti si è diffusa a quelli sviluppati, che avevano dato prova di resilienza, come USA, Eurozona e Regno Unito. Ma l’espansione globale dovrebbe riprendere a partire dalla primavera con un tasso di crescita superiore al potenziale per il resto del 2022. L’inflazione è salita ancora: gli effetti transitori stanno svanendo ma le pressioni sottostanti sono più tenaci, anche per la crescita eccessiva della massa monetaria.

VERSO L’USCITA DALLA PANDEMIA


Sono le indicazioni contenute nel weekly outlook di Hans-Jörg Naumer, Director Global Capital Markets & Thematic Research di Allianz Global Investors, secondo cui l’andamento della pandemia lascia ben sperare, con i decessi in diminuzione in tutto il mondo. L’Institute for Health Metrics and Evaluation dell’Università di Washington stima prevede che per la fine del primo trimestre tutti saranno entrati in contatto con il coronavirus il che rappresenta un limite naturale. La politica monetaria globale è tuttora espansiva, molte banche centrali hanno accelerato l’uscita dall’emergenza, ma la velocità della normalizzazione varia da un Paese all’altro.

DALLA BCE TONI PIÙ DURI


L’esperto di AllianzGI ricorda che a inizio febbraio la presidente della Bce Christine Lagarde ha usato toni particolarmente duri, preparando il terreno per l’annuncio di un’accelerazione della normalizzazione a marzo, menzionando più volte i rischi di aumento dei prezzi. La forward guidance su tassi e acquisti di asset resta per ora invariata, ma Lagarde ha preferito non escludere la possibilità di un inasprimento in corso d’anno. Sembra che la Bce accelererà il tapering e chiuderà il programma di acquisto entro l’autunno, per cui si prospetterebbe un primo aumento dei tassi nel quarto trimestre. Recentemente gli spread dei titoli dei Paesi periferici rispetto ai Bund si sono ampliati.

RAFFICA DI DATI IN ARRIVO


Naumer sottolinea un calendario dei dati in arrivo molto fitto. Si comincia dalla produzione industriale dell’Eurozona, poi usciranno il PIL giapponese del quarto trimestre del 2021, atteso in netto recupero, gli indici ZEW su Eurozona e Germania, e l’Empire Manufacturing Index per gli USA. Quindi sarà la volta di produzione industriale, vendite al dettaglio, apertura di cantieri edili e sussidi di disoccupazione sempre USA, che daranno indicazioni su quanto il mercato del lavoro alimenta il rialzo dell’inflazione. A chiudere la settimana l’indice anticipatore degli USA e i dati sulla fiducia dei consumatori nell’Eurozona.

IMPROBABILI ALLENTAMENTI SUL FRONTE INFLAZIONE


I trend dell’inflazione destano sempre più timori, e ulteriori indicazioni arriveranno sempre in settimana dai prezzi alla produzione statunitensi e i prezzi cinesi, sia alla produzione che al consumo. Nel complesso, secondo l’esperto di AllianzGI, è improbabile che i nuovi dati indichino un allentamento sul fronte dei prezzi, e neanche i verbali del Fomc dovrebbero riservare grandi sorprese, dato che le attese ora sono molto più definite e il mercato sconta diversi interventi sui tassi.

FATTORI TECNICI POCO FAVOREVOLI


Infine, le crescenti tensioni sul fronte ucraino rischiano di avere ripercussioni sulle piazze finanziarie. Tuttavia l’indice del rischio geopolitico GPR, basato sulle notizie riportate dai media circa la situazione geopolitica, è lievemente migliorato. Al momento, secondo Naumer, il quadro tecnico non lascia presupporre una ripresa: le linee di resistenza di importanti indici azionari sono messe a dura prova, mentre i rendimenti obbligazionari sembrano destinati a salire leggermente. I fattori tecnici, afferma in conclusione l’esperto di AllianzGI, “si confermano poco favorevoli”.

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