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Focus su mercati emergenti

LGIM: l'India risveglia l'appetito degli investitori in titoli di Stato

Lee Collins, Head of Index Fixed Income di Legal & General Investment Management, spiega come il debito pubblico è sottopesato o assente nei maggiori indici ma presto questo cambierà

di Virgilio Chelli 14 Febbraio 2022 19:00
financialounge -  india Lee Collins Legal & General Investment Management mercati emergenti Reserve Bank of India titoli di stato

Il Pil indiano è atteso in crescita del 9,3% nel 2022, e quella che oggi è la sesta economia al mondo entro il 2050 sarà la terza. Ma i titoli di Stato indiani sono poco presenti nei principali indici sui bond governativi se non assenti. L’India sta progressivamente liberalizzando i mercati finanziari, tanto da aver attratto l’attenzione di JP Morgan, che potrebbe inserirla nel suo indice delle obbligazioni dei Mercati Emergenti. Inoltre, l’emissione di obbligazioni della categoria FAR ha reso più facile l’investimento in titoli governativi da parte di investitori esteri, e la Reserve Bank of India sta attuando una politica monetaria volta al rafforzamento della rupia, che andrebbe a ridurre la forte volatilità da sempre associata alla valuta.

INVESTIMENTO POCO PRESENTE NEI PORTAFOGLI


Lo rileva Lee Collins, Head of Index Fixed Income di Legal & General Investment Management, secondo cui “il gigante India si è svegliato”. Con 1,4 miliardi di abitanti, la nazione democratica più grande al mondo sta crescendo più rapidamente, ma è considerata ancora un investimento minore, poco presente nei portafogli. I bond governativi indiani non sono inclusi in nessuno dei maggiori indici sui titoli di Stato dei mercati emergenti soprattutto per due ragioni, spiega Collins: le quote storiche di investitori stranieri ammessi e le difficoltà operative per chi vuole investire valuta locale.

MENO STRANIERI RISPETTO AI GRANDI EMERGENTI


Questo ha limitato la percentuale di investitori non indiani in questa asset class a sotto il 2%, contro il 10% in Cina sono e il 26% in Indonesia, mentre in Messico arrivano addirittura al 47%. Il rendimento dei titoli di Stato indiani è superiore al 6,3%, sono valutati con rating “investment grade” e sono poco correlati con le altre asset class, sia dei mercati emergenti che di quelli sviluppati, sottolinea l’esperto di LGIM, secondo cui questa scarsa presenza andrà a cambiare. Questo perché l’India sta progressivamente liberalizzando i mercati finanziari e si appresta a entrare in una serie di importanti indici.

LO SNODO DELL’EMISSIONE DEI BOND FAR


Il paese ha già attirato l’attenzione di JP Morgan per la sua offerta di punta di obbligazioni dei mercati emergenti in valuta locale e se entrasse a far parte dell’indice della grande casa potrebbe già riuscire ad attrarre investimenti per 30 miliardi di dollari. Uno degli snodi chiave, secondo Collins, è stata l’emissione di bond governativi denominati Fully Accessible Route, noti come FAR, che non sono soggetti alle quote e quindi più accessibili per gli investitori stranieri. Altro elemento importante è il supporto alla rupia dell’ultimo periodo, che ne ha ridotto fortemente la volatilità.

SOLIDI CONTI CON L’ESTERO


Inoltre, come altre economie emergenti in rapida espansione, l’India presenta un deficit delle partite correnti alquanto modesto, ma il fatto che sia uno degli emergenti più interessanti per l’investimento diretto estero significa che la bilancia dei pagamenti nel suo complesso è positiva, in quanto l’India vanta anche la quarta riserva valutaria al mondo, in significativo aumento negli ultimi anni. La rupia sta infatti vivendo un forte apprezzamento.

LGIM HA CREATO UNO STRUMENTO DEDICATO


In questo quadro, sottolinea in conclusione Collins, l’interesse degli investitori per posizionarsi sulla crescita dell’India potrebbe crescere notevolmente. Recentemente LGIM ha lanciato il suo L&G India INR Government Bond UCITS ETF, proprio per fornire uno strumento semplice ed efficiente per esporsi ai titoli di Stato indiani in valuta locale. L’ETF segue l’andamento di diversi bond governativi indiani, appartenenti tutti alla categoria FAR, e a cui aggiunge la liquidità e i vantaggi di un ETF wrapper. Attualmente, lo L&G India INR Government Bond UCITS ETF include 16 obbligazioni FAR, per un circolante complessivo di 225 miliardi di dollari.
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