La battaglia sulla privacy

Google come Apple limiterà il tracciamento utenti su Android

I cambiamenti sulla protezione dei dati personali hanno già fatto perdere più di 200 miliardi a Meta e adesso diventerà ancora più difficile monitorare il traffico da smartphone

di Fabrizio Arnhold 16 Febbraio 2022 16:48

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Dopo Apple, adesso arriva anche Google. La privacy diventa sempre più importante, un aspetto da proteggere a tutti i costi. Google ha annunciato oggi di voler adottare un nuovo sistema per proteggere la privacy dei suoi utenti, limitando di fatto il tracciamento attraverso le app sugli smartphone con il sistema operativo Android, come già avviene sugli iPhone di Apple. E con tutte le conseguenze per il mercato dell’editoria e della pubblicità.

ALTRI PROBLEMI PER FACEBOOK


L’industria della pubblicità ha per anni sfruttato i dati degli utenti raccolti dagli smartphone. La prima a puntare sulla privacy è stata Apple che, con l’ultimo sistema operativo ha di fatto bloccato il tracciamento di molti tracker attualmente in uso. La svolta di Cupertino, secondo le stime di Meta, costerà quest’anno più di 10 miliardi di dollari alla società di Facebook. La notizia che adesso anche Google è pronta alla stretta sui dati personali, ha contribuito alla riduzione di oltre 200 miliardi di dollari della capitalizzazione di Meta, con il titolo che ha subito pesanti perdite nella scorsa settimana.

SI INIZIA QUEST’ANNO


"Il nostro obiettivo è sviluppare delle soluzioni pubblicitarie efficaci e che migliorino la protezione della privacy”, ha spiegato Google in un post sul suo blog: la sperimentazione del nuovo sistema inizierà quest’anno. Ma mentre Meta ha contrastato il metodo utilizzato da Apple per bloccare la profilazione, sembra invece supportare quello di Google nella modifica della privacy.

DUE ANNI PER ADEGUARSI


“Non vediamo l’ora di continuare a lavorare con Google e con il settore tecnologico che si occupa della protezione della privacy attraverso gruppi di settore”, ha commentato su Twitter Graham Mudd, vicepresidente marketing di prodotto, pubblicità e affari di Facebook. Google ha fatto sapere che continuerà a supportare gli identificatori attuali per i prossimi due anni, il che significa che le altre società hanno il tempo per implementare le modifiche.

LE CRITICHE A APPLE


L’azienda di Cupertino è stata fortemente critica da Facebook per aver lanciato il suo “Rapporto sulla privacy” che riduce la capacità di targettizzare la pubblicità per gli utente iPhone. Con questa modifica, come abbiamo già scritto, Apple di fatto impedisce la profilazione ai tracker, introducendo un report sulla trasparenza, consultabile dalla sezione Privacy delle impostazioni del melafonino. Non tutti i tracker però vengono “colpiti”.

PUBBLICITÀ E PRIVACY


Se prima la faccenda per gli editori e la pubblicità riguardava esclusivamente gli utenti Apple, ora potrebbe allargarsi anche all’universo Android. Insomma il problema c'è, ma non è assolutamente insormontabile e chi lo sa si adegua, utilizzando sistemi di tracciamento che consentono di non essere bloccati. In attesa di capire come evolverà il mercato, tra privacy e nuovi regolamenti.

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