Nuove sanzioni
A Londra stop alla vendita di titoli di Stato russi
Non si fermano le sanzioni contro la Russia, dopo l’invio di truppe da parte di Putin nel Donbass. Agli investitori statunitensi è già stato vietato di acquistare nuovo debito russo denominato in dollari dal 2014
di Fabrizio Arnhold 23 Febbraio 2022 13:01
Continuano le sanzioni contro la Russia, dopo che il presidente Vladimir Putin ha riconosciuto l’indipendenza del Donbass con l’invio di truppe in Ucraina. Dopo le sanzioni di Stati Uniti e Europa, la Gran Bretagna ha deciso di fermare la vendita di titoli di Stato russi a Londra.
La mossa del Regno Unito segue quelle di Stati Uniti e Unione europea che già da ieri si sono mossi con sanzioni finanziarie nei confronti di Mosca. Sempre martedì, la Gran Bretagna ha aggiunto alla sua lista di sanzioni cinque banche russe e tre oligarchi già sanzionati dagli Stati Uniti. “Siamo stati molto chiari sul fatto che limiteremo l’accesso ai mercati britannici”, ha commentato il ministro degli Esteri britannico Liz Truss.
La Truss ha aggiunto che ci saranno “sanzioni ancora più dure contro gli oligarchi chiave vicini a Putin, contro le organizzazioni strategiche in Russia, limitando l’accesso della Russia ai mercati finanziari, se ci fosse un’invasione su vasta scala dell’Ucraina”. Per bloccare le vendite del debito sovrano a Londra, la Gran Bretagna avrebbe bisogno di una legislazione aggiuntiva, e in questo caso anche le operazioni di compensazione sarebbero interessate.
Agli investitori statunitensi è già stato vietato di acquistare nuovo debito russo denominato in dollari dal 2014, quando la Russia ha annesso al Crimea. Dal 2019 anche le banche statunitensi non possono partecipare al mercato primario delle obbligazioni sovrane senza rubli.
SANZIONI IN AUMENTO
La mossa del Regno Unito segue quelle di Stati Uniti e Unione europea che già da ieri si sono mossi con sanzioni finanziarie nei confronti di Mosca. Sempre martedì, la Gran Bretagna ha aggiunto alla sua lista di sanzioni cinque banche russe e tre oligarchi già sanzionati dagli Stati Uniti. “Siamo stati molto chiari sul fatto che limiteremo l’accesso ai mercati britannici”, ha commentato il ministro degli Esteri britannico Liz Truss.
COSA SUCCEDE IN CASO DI INVASIONE
La Truss ha aggiunto che ci saranno “sanzioni ancora più dure contro gli oligarchi chiave vicini a Putin, contro le organizzazioni strategiche in Russia, limitando l’accesso della Russia ai mercati finanziari, se ci fosse un’invasione su vasta scala dell’Ucraina”. Per bloccare le vendite del debito sovrano a Londra, la Gran Bretagna avrebbe bisogno di una legislazione aggiuntiva, e in questo caso anche le operazioni di compensazione sarebbero interessate.
LO STOP DEGLI USA
Agli investitori statunitensi è già stato vietato di acquistare nuovo debito russo denominato in dollari dal 2014, quando la Russia ha annesso al Crimea. Dal 2019 anche le banche statunitensi non possono partecipare al mercato primario delle obbligazioni sovrane senza rubli.
Trending