Venti di guerra

Ucraina, Edmond de Rothschild: non è necessario modificare l'asset allocation

Benjamin Melman, Global Cio, spiega che la reazione del mercato è stata finora troppo contenuta per giustificare un aumento dell’esposizione, soprattutto all’Europa

di Stefano Caratelli 27 Febbraio 2022 09:30

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L'invasione della Russia materializza lo scenario peggiore per la popolazione ucraina, un enorme scossone al quadro geopolitico globale, ma anche uno shock per gli investitori. Molte domande sono ancora senza risposta, a cominciare dalle intenzioni di Vladimir Putin. Ci si chiede se stia cercando una garanzia che la Nato non ammetta l'Ucraina e il riconoscimento che la Crimea è ora ufficialmente parte della Russia o se stia cercando di imporre zone cuscinetto oppure trasformare l'Ucraina in un'altra Bielorussia, con ambizioni che vanno oltre il territorio ucraino. Benjamin Melman, Global CIO di Edmond de Rothschild Asset Management sottolinea che ci vorrà tempo prima di avere una visione più chiara con la situazione che rimane molto incerta.

IL PROBLEMA DELLA DIPENDENZA ENERGETICA


Russia e Ucraina sono partner commerciali relativamente modesti dell'Europa, ma Germania e Italia importano quasi metà del gas dalla Russia. I prezzi erano già aumentati prima che il rischio di un conflitto emergesse, le scorte di gas sono già basse in Europa, ma l'inverno mite e l'avvicinarsi della primavera dovrebbero limitare il rischio di carenze a breve. Melman sottolinea che il problema sarà ricostruire le scorte. Un passaggio al gas liquido potrebbe essere solo limitato in quanto non ci sono abbastanza terminali per cui andranno trovate altre fonti di energia, il che presenta un altro problema, soprattutto se parliamo di carbone.

PRESTO PER ‘COMPRARE LA GUERRA’


Comunque finora le reazioni dei mercati azionari sono contenute. Quelli europei hanno contenuto le perdite, ancora di più quelli americani mentre è intuibile allargamento degli spread di credito. Storicamente, le crisi geopolitiche rappresentano una buona opportunità di acquisto. Melman ricorda il detto "Compra quando inizia la guerra", ma aggiunge che perché si presenti un'opportunità di acquisto i mercati devono reagire in modo molto marcato, cosa che non è ancora accaduta. Con l'inflazione ancora in aumento e questo shock che zavorra la fiducia degli investitori, occorre valutare fino in fondo questa crisi prima di considerarne l’impatto sulle prospettive di crescita.

IMPROBABILE CHE LE BANCHE CENTRALI RIAPRANO I RUBINETTI


L’esperto di Edmond de Rothschild Asset Management si dice non ancora sicuro che l'Europa sarà in grado di assicurare l'approvvigionamento energetico alla fine del 2022 e aspetta di vedere le prime indicazioni della BCE che sta monitorando la situazione, ma aggiunge che le possibilità che le Banche centrali tornino ad iniettare liquidità per sostenere le economie e i mercati sono ancora remote.

NESSUN SOVRAPPESO DEI MERCATI EUROPEI


Per tutti questi motivi, Edmond de Rothschild Asset Management ha scelto di non sovrappesare i mercati europei in attesa di una migliore visibilità sulla situazione ucraina, preferendo invece il Giappone. I recenti eventi non hanno fornito alcun chiarimento sulle intenzioni della Russia o sulla capacità dell'Europa di garantire un ragionevole approvvigionamento energetico. E le reazioni degli investitori non sono state eccessive. Di conseguenza, la casa d’investimento ha lasciato invariata la nostra asset allocation, ma continuerà a tenere d'occhio gli sviluppi.

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