La giornata sui mercati
Russia verso blocco Swift, crolla il rublo (-30%), Borsa di Mosca ferma e banche a rischio crack
Borse europee in rosso nel giorno dell'incontro tra Russia e Ucraina in Bielorussia, mentre si continua a combattere. La banca centrale russa raddoppia i tassi d'interesse e a Mosca spuntano le file per prelevare valuta straniera dagli Atm
di Antonio Cardarelli 28 Febbraio 2022 09:26
Apertura in forte rosso per le Borse europee in una settimana cruciale per il destino dell'Ucraina. Il Ftse Mib di Milano perde poco più di 2 punti percentuali insieme al Dax di Francoforte e al Cac 40 francese. Londra perde circa l'1% mentre i futures Usa viaggiano intorno al -1,5% per i tre indici principali. Il rublo, all'inizio delle sedute europee, perde poco più del 30% rispetto al dollaro.
Kiev e l'Ucraina continuano a resistere all'invasione russa mentre le due parti si incontreranno, per la prima volta dall'inizio dell'offensiva, per cercare di trovare uno spiraglio diplomatico. Nel giorno del faccia a faccia a Gomel (Bielorussia), per le Borse globali si apre una settimana estremamente complicata. L'Occidente ha deciso per nuove, pesanti sanzioni nei confronti di Mosca, e dalla Russia rimbalzano le prime immagine di file agli Atm per prelevare contanti (soprattutto dollari, anche se le banche russe stanno applicando cambi "punitivi") nonostante gli appelli alla calma delle autorità.
L'isolamento economico e finanziario del Paese è ormai a un passo. Le banche russe, ad esclusione di quelle strettamente necessarie per le transazioni legate al gas, sono state disconnesse dal circuito di pagamenti Swift. Inoltre, alla banca centrale russa è stata vietata qualsiasi transazione con l'estero e i beni personali di Vladimir Putin e del suo ministro degli Esteri Sergei Lavrov sono stati presi di mira. In mattinata verrà pubblicato l'elenco delle banche russe escluse dallo Swift. Intanto Sberbank Europe, controllata dalla russa Sberbank, sarebbe già a rischio fallimento. Resta ora da vedere se il sistema di pagamenti e comunicazioni alternativo allo Swift, che Putin ha messo in piedi dal 2014 in poi, reggerà veramente la prova di un utilizzo intensivo.
Putin ha risposto all'inasprimento delle sanzioni mettendo in preallarme il sistema di deterrenza nucleare. Una mossa che ha aumentato il nervosismo sui mercati finanziari, con la situazione che continua a peggiorare soprattutto sui mercati russi. Il rublo è arrivato a perdere il 40% del suo valore e la Borsa di Mosca, per decisione del governo, resterà chiusa almeno fino alle 13 italiane. La banca centrale russa ha annunciato un aumento dei tassi d'interesse del 20% (dal 9,5%) per "rendere i depositi più attraenti", ma il rischio concreto è quello di una crisi di liquidità visto l'isolamento internazionale che si cercherà di attenuare liberando parte delle riserve.
Le Borse asiatiche, dopo una seduta dominata dall'incertezza, chiudono miste. L'indice Nikkei di Tokyo guadagna lo 0,19%. Il Giappone, va ricordato, ha aderito alla misura di esclusione delle banche russe dallo Swift. Seduta in positivo anche per Shanghai (+0,32%) mentre l'Hang Seng di Hong Kong si avvia a perdere circa mezzo punto percentuale. Continua la corsa del petrolio con il Wti a 96 dollari (+5%) e il Brent a 98,4 dollari (+4,5%). Sale anche l'oro, che tocca quota 1.900 dollari l'oncia. Decolla il prezzo del gas (+30%).
FILE AGLI ATM
Kiev e l'Ucraina continuano a resistere all'invasione russa mentre le due parti si incontreranno, per la prima volta dall'inizio dell'offensiva, per cercare di trovare uno spiraglio diplomatico. Nel giorno del faccia a faccia a Gomel (Bielorussia), per le Borse globali si apre una settimana estremamente complicata. L'Occidente ha deciso per nuove, pesanti sanzioni nei confronti di Mosca, e dalla Russia rimbalzano le prime immagine di file agli Atm per prelevare contanti (soprattutto dollari, anche se le banche russe stanno applicando cambi "punitivi") nonostante gli appelli alla calma delle autorità.
INASPRIMENTO DELLE SANZIONI
L'isolamento economico e finanziario del Paese è ormai a un passo. Le banche russe, ad esclusione di quelle strettamente necessarie per le transazioni legate al gas, sono state disconnesse dal circuito di pagamenti Swift. Inoltre, alla banca centrale russa è stata vietata qualsiasi transazione con l'estero e i beni personali di Vladimir Putin e del suo ministro degli Esteri Sergei Lavrov sono stati presi di mira. In mattinata verrà pubblicato l'elenco delle banche russe escluse dallo Swift. Intanto Sberbank Europe, controllata dalla russa Sberbank, sarebbe già a rischio fallimento. Resta ora da vedere se il sistema di pagamenti e comunicazioni alternativo allo Swift, che Putin ha messo in piedi dal 2014 in poi, reggerà veramente la prova di un utilizzo intensivo.
LA BANCA CENTRALE RUSSA AUMENTA I TASSI
Putin ha risposto all'inasprimento delle sanzioni mettendo in preallarme il sistema di deterrenza nucleare. Una mossa che ha aumentato il nervosismo sui mercati finanziari, con la situazione che continua a peggiorare soprattutto sui mercati russi. Il rublo è arrivato a perdere il 40% del suo valore e la Borsa di Mosca, per decisione del governo, resterà chiusa almeno fino alle 13 italiane. La banca centrale russa ha annunciato un aumento dei tassi d'interesse del 20% (dal 9,5%) per "rendere i depositi più attraenti", ma il rischio concreto è quello di una crisi di liquidità visto l'isolamento internazionale che si cercherà di attenuare liberando parte delle riserve.
ASIA MISTA, PETROLIO IN CRESCITA, VOLA IL GAS
Le Borse asiatiche, dopo una seduta dominata dall'incertezza, chiudono miste. L'indice Nikkei di Tokyo guadagna lo 0,19%. Il Giappone, va ricordato, ha aderito alla misura di esclusione delle banche russe dallo Swift. Seduta in positivo anche per Shanghai (+0,32%) mentre l'Hang Seng di Hong Kong si avvia a perdere circa mezzo punto percentuale. Continua la corsa del petrolio con il Wti a 96 dollari (+5%) e il Brent a 98,4 dollari (+4,5%). Sale anche l'oro, che tocca quota 1.900 dollari l'oncia. Decolla il prezzo del gas (+30%).
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