La lettera
Airbnb offrirà 100mila alloggi ai rifugiati dall’Ucraina
La società americana ha inviato una lettera ai leader europei per mettere a disposizione la propria rete di alloggi per chi fugge dalla crisi ucraina
di Mauro Speranza 1 Marzo 2022 12:21
La macchina della solidarietà si mette in moto per l’emergenza Ucraina e Airbnb decide di dare il suo contributo. La società americana di gestione del mercato online per l’alloggio, infatti, ha deciso di mettere a disposizione alloggi a breve termine completamente gratuiti ai rifugiati in fuga dalla guerra attualmente in corso dopo l’invasione russa.
L’iniziativa sarà realizzata tramite il coinvolgimento dei soggetti che operano con la società, dai donatori del Fondo per i Rifugiati di Airbnb.org, al contributo proveniente dalla generosità degli host, oltre che al finanziamento del gruppo californiano. Il totale degli alloggi messi a disposizione arriva a 100mila, divisi tra Polonia, Germania, Ungheria e Romania, oltre ad aiutare gli stati nel supporto nell’accoglienza dei rifugiati all’interno dei loro confini.
L’annuncio è stato fatto tramite una lettera inviata ai leader di tutta Europa dai co-fondatori di Airbnb, Brian Chesky, Joe Gebbia e Nathan Blecharczyk, nella quale hanno offerto anche alloggi a lungo termine. Nuovi dettagli su come gli host e la community intera potranno supportare questa iniziativa verranno comunicati nei prossimi giorni, ma da Airbnb si sono mostrati ottimisti, dichiarandosi “certi che gli host e i guest di tutto il mondo saranno pronti a fare la loro parte in questo enorme sforzo per aiutare le persone in fuga dall'Ucraina”.
L’accoglienza dei profughi dall’Ucraina rientra nel lavoro costante di Airbnb.org, organizzazione non-profit già attiva nell’agevolazione dell’offerta di alloggi temporanei alle persone nei momenti di crisi in tutto l mondo. L’organizzazione era già intervenuta nella crisi in Afghanistan a metà febbraio, offrendo un alloggio a 21.300 rifugiati afgani e fissando un nuovo obiettivo di accoglienza ad altri 20mila profughi provenienti dallo stesso paese mediorientale, oltre che dall’Africa, dal Medio Oriente, dal Sud e dal Centro America (e altre zone).
Nel cercare di raggiungere il nuovo obiettivo di 100mila alloggi, Airbnb.org ha spiegato che lavorerà direttamente con le associazioni no-profit già impegnate sul campo, indipendentemente da nazionalità, razza, etnia o genere. In attesa di ulteriori dettagli sul nuovo sforzo solidale, concludono dalla società con sede a San Francisco, “i rifugiati e richiedenti asilo in fuga dall'Ucraina che necessitano di supporto immediato possono connettersi e visitare le risorse disponibili presso l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati”.
AIRBNB OSPITERÀ 100 MILA PROFUGHI DALL’UCRAINA
L’iniziativa sarà realizzata tramite il coinvolgimento dei soggetti che operano con la società, dai donatori del Fondo per i Rifugiati di Airbnb.org, al contributo proveniente dalla generosità degli host, oltre che al finanziamento del gruppo californiano. Il totale degli alloggi messi a disposizione arriva a 100mila, divisi tra Polonia, Germania, Ungheria e Romania, oltre ad aiutare gli stati nel supporto nell’accoglienza dei rifugiati all’interno dei loro confini.
HOST PRONTI ALLA SOLIDARIETÀ
L’annuncio è stato fatto tramite una lettera inviata ai leader di tutta Europa dai co-fondatori di Airbnb, Brian Chesky, Joe Gebbia e Nathan Blecharczyk, nella quale hanno offerto anche alloggi a lungo termine. Nuovi dettagli su come gli host e la community intera potranno supportare questa iniziativa verranno comunicati nei prossimi giorni, ma da Airbnb si sono mostrati ottimisti, dichiarandosi “certi che gli host e i guest di tutto il mondo saranno pronti a fare la loro parte in questo enorme sforzo per aiutare le persone in fuga dall'Ucraina”.
L’OPERA DI AIRBNB.ORG
L’accoglienza dei profughi dall’Ucraina rientra nel lavoro costante di Airbnb.org, organizzazione non-profit già attiva nell’agevolazione dell’offerta di alloggi temporanei alle persone nei momenti di crisi in tutto l mondo. L’organizzazione era già intervenuta nella crisi in Afghanistan a metà febbraio, offrendo un alloggio a 21.300 rifugiati afgani e fissando un nuovo obiettivo di accoglienza ad altri 20mila profughi provenienti dallo stesso paese mediorientale, oltre che dall’Africa, dal Medio Oriente, dal Sud e dal Centro America (e altre zone).
"SERVE SUPPORTO IMMEDIATO"
Nel cercare di raggiungere il nuovo obiettivo di 100mila alloggi, Airbnb.org ha spiegato che lavorerà direttamente con le associazioni no-profit già impegnate sul campo, indipendentemente da nazionalità, razza, etnia o genere. In attesa di ulteriori dettagli sul nuovo sforzo solidale, concludono dalla società con sede a San Francisco, “i rifugiati e richiedenti asilo in fuga dall'Ucraina che necessitano di supporto immediato possono connettersi e visitare le risorse disponibili presso l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati”.
Trending