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Generali Investments vede ritorno totale del 5% delle azioni a 12 mesi

Michele Morganti, Senior Equity Strategist di Generali Investments, sconsiglia acquisti aggressivi con indicatori tattici neutri, ma stressati dalla situazione in Ucraina. Mantenuto il sovrappeso su UK e selezionati mercati emergenti

di Stefano Caratelli 2 Marzo 2022 17:06

financialounge -  azioni Generali Investments Michele Morganti
La crisi ucraina si sta inasprendo, ma i mercati azionari hanno registrato un arretramento solo del 10% rispetto al picco di novembre. La situazione rimane fluida, con il divieto di accesso al sistema di comunicazione dei pagamenti SWIFT e le sanzioni verso banca centrale russa, che marcano una chiara escalation. Nel breve termine, escludendo i forti ribassi registrati nella grande crisi finanziaria del 2008-09 e durante la crisi Covid nella primavera del 2020, i rimanenti picchi passati nei premi per il rischio, che viaggiano al 7,5% per l’indice MSCI EMU ed al 4,5% per l’indice S&P500, indicano che vi sia spazio per un altro 5%-10% circa di ribasso.

PICCHI DI RISCHIO DI BREVE DURATA


Lo rileva Michele Morganti, Senior Equity Strategist di Generali Investments, sottolineando che storicamente questi picchi nei livelli di premi per il rischio sono stati generalmente di breve durata e hanno rappresentato in media opportunità di acquisto. Lo stesso ordine di grandezza di ribasso potenziale viene riscontrato osservando i momenti di maggiore sconto dei prezzi degli indici rispetto all’indicatore di Fair Value di Generali Investments: questo approccio indica un ulteriore ribasso di circa il 5%-7% per raggiungere il discount registrato nei periodi di elevata avversione al rischio.

RENDIMENTI TOTALI POSITIVI DEL 5%


Nel contesto attuale, l’esperto di Generali Investments suggerisce un sovrappeso azionario minimo e prevede rendimenti totali positivi, inclusi i dividendi, intorno al 5% da qui a 12 mesi. Morganti sottolinea che i mercati rimangono fortemente dipendenti dagli eventi e ad oggi ritiene che sia consigliabile astenersi dall'acquistare aggressivamente titoli sul mercato: gli indicatori tattici sono neutri ma non ancora stressati.

SOVRAPPESO SU UK E SELEZIONATI EMERGENTI


Generali Investments riduce anche il sovrappeso verso i titoli value, pur restando ‘lunghi’ soprattutto nel settore energia, e aggiunge titoli difensivi e di qualità. Il peso dell’Area Euro, la cui economia è più ciclica e più dipendente dal gas russo, secondo Morganti è ora allineato a quello degli USA, rispetto alla precedente posizione di sovrappeso, vista la fase di alta volatilità ed i maggiori rischi per la crescita. Generali Investments mantiene invece un sovrappeso sull’azionario britannico e su selezionati mercati emergenti.

RISCHI DI LUNGO TERMINE PER GLI UTILI


A più lungo termine, rileva in conclusione il Senior Equity Strategist di Generali Investments, l'aumento degli spread di credito e dei rendimenti reali, insieme ai prezzi dell'energia e a un'inflazione più alti per lungo tempo, potrebbero danneggiare la crescita, ponendo un ulteriore rischio per le prospettive degli utili.

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