L’analisi

Obbligazioni, mantenere l’esposizione, fondamentali aziendali solidi

Il Bond Bulletin del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management, vede opportunità di valutazione per gli attivi di rischio, nonostante l'ingente volatilità

di Stefano Caratelli 2 Marzo 2022 19:30

financialounge -  bond Bond Bulletin Global Fixed Income jp morgan
I timori inflazionistici spingono le autorità monetarie a intervenire, e le condizioni di finanziamento dovrebbero inasprirsi per chi ha contratto prestiti. Ma grazie alla solidità dei bilanci societari, J. P. Morgan Asset Management continua a guardare con ottimismo ai fondamentali delle aziende. Pur avendo assistito da inizio anno a un aumento significativo degli spread, ritiene che il quadro tecnico, ora caratterizzato da deflussi incessanti e da scarsa liquidità, offra spazio per un ulteriore ampliamento nel breve termine. Per questo, prima di tornare a investire, la grande casa raccomanda di mantenere l’attuale posizionamento e di aspettare che i mercati del credito scontino un maggiore premio al rischio.

VALUTARE SE AUMENTARE L’ESPOSIZIONE


Sono le conclusioni del Bond Bulletin settimanale a cura dal team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management, secondo cui gli ultimi sviluppi sembrano aver creato opportunità di valutazione per gli attivi di rischio, nonostante l'ingente volatilità dei mercati in generale. Il Bond Bulletin valuta in che misura sia opportuno ricominciare ad aumentare l’esposizione alle obbligazioni societarie, osservando che i fondamentali a livello macro sono caratterizzati da inflazione dilagante e prospettiva di inasprimento monetario, che potrebbero creare condizioni di credito meno favorevoli. Inoltre, l’escalation geopolitica ha accentuato l’incertezza. Ma la solidità dei bilanci societari ha gettato le basi per un forte miglioramento dei fondamentali del credito.

FONDAMENTALI SOLIDI DEGLI EMITTENTI


Nonostante un’inflazione tenace e banche centrali pronte a stringere, il Bond Bulletin sottolinea che gli utili societari del quarto trimestre sono stati sorprendentemente positivi ed è probabile che anche nel trimestre corrente facciano ulteriormente migliorare le metriche creditizie dei mercati Investment Grade e High Yield. Ma questo potrebbe rappresentare un picco della ripresa in quanto i margini futuri cominceranno a rispecchiare appieno l’aumento di salari e costi. Inoltre, alla luce delle possibili interruzioni delle esportazioni di energia per il conflitto russo-ucraino, i margini potrebbero continuare a risentire di forti e persistenti rincari dell’energia.

ASPETTATIVE RIDIMENSIONATE


Per tutte queste ragioni, benché ottimista sui fondamentali aziendali nel lungo termine, J. P: Morgan AM sta ridimensionando le aspettative per le difficoltà contingenti sul piano macro. Da inizio anno inoltre, nei segmenti Investment Grade e High Yield gli spread sono notevolmente aumentati, spinti dalla volatilità dei tassi e poi dal rischio geopolitico. Una dinamica più pronunciata in Europa ma presente anche negli Stati Uniti. A gennaio, i titoli High Yield sia europei che statunitensi avevano conseguito i peggiori rendimenti mensili da marzo 2020 e ora, considerata l’escalation geopolitica in Ucraina, secondo il Bond Bulletin ci vorranno valutazioni più convenienti per riaccendere l’interesse per gli attivi rischiosi.

QUADRO TECNICO DETERIORATO


Per quanto riguarda i fattori tecnici, il Team di J. P. Morgan AM osserva che sulla scia di un’accelerazione dei deflussi in tutti i mercati continuano a peggiorare. In particolare, per l’High Yield europeo i flussi di capitale hanno registrato la peggiore settimana da marzo 2020 e anche i fondi high grade, sia negli Stati Uniti che in Europa, hanno risentito delle continue richieste di rimborso. Da gennaio ad oggi, i deflussi dai fondi Investment Grade europei sono stati pari a circa il 2,3% del patrimonio gestito, il dato peggiore di inizio d’anno dal 2011. Il già preoccupante stato di liquidità dei mercati secondari europei è stato aggravato dall’imminente chiusura del programma di acquisto di attivi della BCE, FINORA pilastro importante del supporto tecnico.

VERSO UNA RIPRESA DELLE EMISSIONI SUL PRIMARIO


Sul fronte delle emissioni sul mercato primario, l’attività è stata invece frenata dalla maggiore volatilità in tutti i segmenti del credito. Ma, osserva il Bond Bulletin, sembra che le emissioni future riguarderanno volumi consistenti e si concretizzeranno non appena si stabilizzerà il mercato secondario. Ciò vale soprattutto per le previste emissioni legate a operazioni di M&A e a sponsorhip. L’aspettativa di un’offerta abbondante potrebbe però mettere sotto pressione gli spread sul mercato secondario.

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