L'economia del Dragone

GAM, crisi ucraina: dal caro petrolio a Taiwan, quali sono gli impatti sulla Cina

Jian Shi Cortesi, Investment Director Azionario Cina e Asia di GAM, sottolinea l’ulteriore spinta verso le rinnovabili per Cina e Asia. Taiwan potrebbe avere una soluzione pacifica, ma va monitorata da vicino

di Stefano Caratelli 8 Marzo 2022 18:00

financialounge -  cina GAM Jian Shi Cortesi Russia ucraina
Dopo un drammatico ciclo al ribasso, la Cina stava sovraperformando a inizio anno proprio quando la Fed ha iniziato a discutere di rialzi dei tassi, mentre Pechino aveva intrapreso un ciclo di allentamento. Ma il conflitto Russia-Ucraina ha avuto un impatto negativo sui mercati globali e, alla fine di febbraio, la Cina era in calo del 6,7% da inizio anno, con un quadro analogo in Asia. L'impatto principale deriva dall'aumento dei prezzi del petrolio, particolarmente impegnativo per un paese importatore. L'export della Cina verso la Russia è comunque modesto, ma viste le sanzioni imposte da molti paesi, potrebbe dipendere maggiormente dal commercio con la Cina.

RINNOVABILI GRANDE OPPORTUNITÀ


Jian Shi Cortesi, Investment Director Azionario Cina e Asia di GAM, aggiunge in un commento dedicato all’impatto sulla Cina della crisi ucraina, che l'aumento del prezzo del petrolio ha portato a un'ulteriore spinta nella produzione di rinnovabili, che rappresentano un'enorme opportunità per Asia e Cina, che detengono gran parte della catena di approvvigionamento del settore, tra cui attrezzature solari, turbine eoliche e batterie per veicoli elettrici. Un altro effetto collaterale è che la Cina aumenterà gli investimenti per lo sviluppo dell'e-CNY - la criptovaluta sovrana. Durante la guerra dei dazi, gli USA avevano parlato di bandire la Cina dal sistema SWIFT, come hanno fatto poi invece con le banche russe. La Cina ha già lanciato l'e-CNY, ora ha bisogno di lavorare sulla sua adozione, che permetterà scambi direttamente sulla blockchain senza passare per la rete SWIFT o le banche internazionali di riferimento.

TAIWAN E IL CAMBIAMENTO DELLA COSTITUZIONE


L’esperta di GAM sottolinea che anche Taiwan è molto attuale. Pechino crede, o desidera, che alla fine Cina e Taiwan possano essere riunite con colloqui pacifici come quelli tra la Germania Est e Ovest. Ma a Taiwan ci sono spinte per adottare una costituzione che la definisca un'entità sovrana Taiwan, il che potrebbe spingere Pechino a usare la forza, il che metterebbe a sua volta gli USA in una situazione molto difficile, perché si troverebbe di fronte al dilemma di combattere con la Cina o non fare nulla, e nessuna delle due opzioni è particolarmente attraente, secondo Cortesi.

GLI INTERESSI DEGLI AMERICANI Gli USA


hanno comunque un'influenza molto forte su Taiwan e anche una forte motivazione per impedire che cambi la costituzione, permettendo una pace duratura. Secondo l’esperta di GAM c'è una probabilità molto alta che questo bilanciamento possa continuare. Ciò che per Cortesi è preoccupante è che le parti in causa possono calcolare male la situazione, anche alla luce della crisi ucraina. C’è un'alta probabilità di un mantenimento della pace nello Stretto di Taiwan, ma va monitorata la situazione con attenzione. Se Taiwan dovesse cambiare la costituzione, sarebbe un segnale posizionare i portafogli in modo molto difensivo.

SULLA CINE GIOCA ANCHE IL FATTORE COVID


Si potrebbe anche assistere a un allentamento delle restrizioni della Cina in materia di Covid-19. La mobilità interna ha già ampiamente recuperato, ma i viaggi internazionali sono ancora in gran parte bloccati, poiché le quarantene rimangono in vigore per i passeggeri esteri. La Cina resta molto prudente e sta osservando gli sviluppi negli altri paesi. Il tasso di mortalità per il Covid-19 è sceso allo 0,3%, sta diventando meno pericoloso, e quindi l’esperta di GAM si aspetta di vedere qualche riapertura incrementale che dovrebbe beneficiare le compagnie di viaggi.

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