Gli effetti sul portafoglio

Neuberger Berman: escludere il debito russo per i fattori ESG

L’attuale scenario impone, secondo Brad Tank (Neuberger Berman), un approccio ai mercati obbligazionari più tattico e flessibile: la selezione dei titoli è destinata a fare la differenza nelle performance

di Leo Campagna 9 Marzo 2022 15:04

financialounge -  Brad Tank debito ESG Neuberger Berman
L’effetto più immediato dell’invasione dell’Ucraina e delle conseguenti sanzioni internazionali imposte è che i titoli russi scambiati sui mercati locali sono congelati. La morsa delle restrizioni imposte dalle banche centrali, delle sanzioni contro le banche del Paese, dei provvedimenti adottati dalle borse internazionali e dai diversi organismi di vigilanza, e delle restrizioni emanate dal governo russo, è stata senza precedenti trascinando il rating dei titoli di Stato russi da un livello investment grade a CCC, nel giro di una sola settimana.

STRUMENTI DI DEBITO RUSSI ESCLUSI DALL’UNIVERSO INVESTIBILE


“La nostra view è che gli strumenti di debito russi dovrebbero essere fondamentalmente esclusi dall’universo investibile per ovvi motivi legati ai fattori ESG” fa sapere Brad Tank, Chief Investment Officer—Fixed Income di Neuberger Berman. Dopo un inizio anno piuttosto incoraggiante, nelle ultime settimane lo spread dell’indice generale del debito emergente si è ampliato di poco più di 100 punti base, con le aree geografiche più lontane dal conflitto ucraino meno impattate.

POLITICHE MONETARIE NEI MERCATI OBBLIGAZIONARI DEI PAESI SVILUPPATI


“Gli spread sui titoli di Stato latino-americani, infatti, hanno accusato un ampliamento di soli circa 20 punti base (+0,20%). Sembrano esserci le condizioni affinché i Paesi esportatori di materie prime più lontani dalle zone interessate dal conflitto e relativamente autosufficienti dal punto di vista della produzione alimentare possano rimanere stabili” riferisce Tank. Al contrario, si sono raffreddate le aspettative di un inasprimento delle politiche monetarie nei mercati obbligazionari dei Paesi sviluppati.

AUMENTO DEI TASSI USA


“Appare sempre meno probabile un rialzo dei tassi nel prossimo futuro da parte della Bce, mentre adesso il mercato sconta soltanto quattro rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve statunitense. Inoltre, la scorsa settimana il presidente Jerome Powell, ha praticamente garantito che il primo rialzo, previsto per questo mese, sarà pari a 25 punti base piuttosto che a 50” spiega il CIO Fixed Income di Neuberger Berman.

PREZZI ENERGIA E GENERI ALIMENTARI


Secondo Tank, il rischio economico più rilevante tra quelli legati a questa crisi è rappresentato dall’inflazione, trainata non soltanto dai prezzi dell’energia ma anche da quello dei generi alimentari, in rapida ascesa. “La Russia e l’Ucraina rappresentano un quarto delle esportazioni globali di grano e un settimo di quelle di mais, mentre la Russia è il più grande esportatore al mondo di fertilizzanti” puntualizza il manager.

LO SCENARIO DI BASE DI NEUBERGER BERMAN


In tutti i casi, lo scenario di base di Neuberger Berman rimane invariato e prevede che lo slancio economico possa essere ancora in grado di compensare gli attuali shock sul fronte del carovita. “Ovviamente molto dipenderà dall’evoluzione dei livelli dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari, ma è una view giustificata dal fatto che finora le ricadute per gli spread creditizi dei mercati sviluppati sono state piuttosto contenute” sottolinea Tank.

GLI SPREAD HIGH YIELD


A questo proposito, gli spread dell’high yield USA, stazionano al di sotto dei 400 punti base, mantenendo su livelli elevati la possibilità per le società di raccogliere capitali sui mercati creditizi. Una conferma in tal senso si è avuta la scorsa settimana nel mercato obbligazionario investment grade statunitense che ha visto nuove emissioni per 53 miliardi di dollari da parte di un’ampia varietà di emittenti, mentre per questa settimana sono previste emissioni per altri 50 miliardi dollari.

UN APPROCCIO AI MERCATI OBBLIGAZIONARI PIÙ TATTICO E FLESSIBILE


“Con l’attuale scenario, siamo ancora più convinti nell’adottare un approccio ai mercati obbligazionari più tattico e flessibile, dal momento che riteniamo la selezione dei titoli destinata a recuperare il proprio ruolo di primo piano tra i fattori alla base delle performance” conclude il CIO Fixed Income di Neuberger Berman.

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