L'analisi

Generali Investments: meno azioni in portafoglio, meglio attendere più stabilità

Ulteriormente limata la prudente esposizione al rischio sui titoli ciclici e value, in attesa di maggior stabilità sul fronte energetico e geopolitico. Mantenuto il sovrappeso del credito in virtù del sostegno della Bce

di Stefano Caratelli 11 Marzo 2022 10:08

financialounge
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia si aggiunge alla sfilza di movimenti che stanno interessando i mercati, dal Covid al ritorno dell’inflazione, fino alle banche centrali in cerca di una via d’uscita soft dallo stimolo monetario. Il punto di maggiore vulnerabilità è l’energia, finora risparmiata dalle sanzioni, ma le mosse contro la Banca centrale e gli istituti finanziari potrebbero gravemente spingere comunque la Russia in recessione profonda. Per questo non ci sono motivi per correre a comprare sui ribassi mentre è meglio restare in attesa di maggior stabilità sul fronte energetico e geopolitico.

LIMATA ANCORA LA PROPENSIONE AL RISCHIO


Sono le indicazioni della Bussola dei Mercati, a cura del Team di Ricerca Finanziaria & Macro di Generali Insurance Asset Management, che ha ulteriormente limato la prudente propensione al rischio riducendo sia l’esposizione azionaria, a vantaggio del cash, sia l’orientamento ai titoli ciclici e value. L’orientamento è ridurre al minimo il sovrappeso delle azioni, appena sopra la neutralità, incrementare i titoli difensivi a scapito dei ciclici e incrementare il sovrappeso del cash. Inoltre viene mantenuto il sovrappeso del credito in virtù del sostegno tuttora offerto dalla BCE, mentre i titoli sovrani core sono sottopesati in vista di un’inflazione “pungente”.

NON COMPRARE SUI RIBASSI


Il ribasso dell’azionario nel breve termine resta limitato, ma per adesso Generali Investments non intende comprare sui ribassi. Utili e margini sono ancora al sicuro, ma nel medio termine potrebbero patire il caro energia e le conseguenze dell’inflazione. Consigliato anche un sovrappeso minimo e un’esposizione minore ai ciclici, anche in considerazione della prospettiva di rialzo dei rendimenti reali e degli spread. Infine sono da preferire Regno Unito e Giappone ai titoli di USA e Area Euro tuttora costosi.

LA BCE DOVREBBE TENERE LA ROTTA


Fintanto che le banche centrali mantengono la rotta tracciata per il ciclo dei tassi, secondo Generali Investments resta spazio per un aumento dei rendimenti sui titoli governativi nel medio termine, mentre i timori per la crescita saranno bilanciati da aspettative di inflazione più elevate. Nel breve termine, la guerra continuerà a pesare, con le valute rifugio, inclusi dollaro e yen, che beneficiano di una domanda robusta. Difficilmente la BCE tornerà sui suoi passi dopo la recente svolta restrittiva, a meno di un’ulteriore degenerazione in Ucraina. Per questo Generali Investments si aspetta un nuovo slancio per il cambio euro dollaro da qui all’estate.

RISCHIO RECESSIONE


In conclusione, il Team di Generali Investments raccomanda di continuare a prestare attenzione alla guerra in Ucraina, perché pesa sulle forniture energetiche globali e il crollo della fiducia che alimenta può spingere il mondo in recessione. Le tensioni geopolitiche si propagano all’Asia, vedi Taiwan, minando il commercio globale. Intanto l’esigenza di coprire gli alti prezzi del petrolio fa scattare forti afflussi verso i "brown asset", vale a dire le fonti tradizionali contrapposte a quelle green.

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