L’effetto delle sanzioni

Stellantis blocca import export con la Russia

Il Gruppo automobilistico condanna “qualsiasi forma di violenza” e offre aiuto ai 71 dipendenti ucraini: “Anche nella logistica all’interno dell’Ucraina e oltre i confini”. Donato un milione di euro per i rifugiati

di Fabrizio Arnhold 11 Marzo 2022 10:59

financialounge -  auto Russia sanzioni Stellantis ucraina
Si adegua anche Stellantis. Il Gruppo ha sospeso tutte le importazioni e le esportazioni dalla Russia per rispettare le disposizioni delle sanzioni imposte dai Paesi occidentali alla Russia, a seguito dell’invasione militare dell’Ucraina.

RISPETTARE LE SANZIONI


“Stellantis - si legge in un comunicato del Gruppo - segue scrupolosamente le normative internazionali per garantire che l'azienda sia sempre conforme. Abbiamo una task force per assicurarci di tradurre in decisioni aziendali tutte le sanzioni e i controlli sulle esportazioni che vengono decisi di giorno in giorno”.

"CONDANNIAMO LA VIOLENZA"


“Il nostro amministratore delegato - prosegue la nota - ha rilasciato chiare dichiarazioni pubbliche contro qualsiasi forma di violenza. Abbiamo dipendenti in Russia e riteniamo che non dovremmo mischiare 'regime' e persone. In Stellantis condanniamo la violenza e l’aggressione e, in questo momento di dolore senza precedenti, la nostra priorità è la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti e famiglie ucraine. Speriamo che la pace ritorni rapidamente per costruire un nuovo futuro”.

IL SOSTEGNO AI DIPENDENTI UCRAINI


Stellantis ha donato un milione di euro per sostenere i dipendenti ucraini (71 persone) e le loro famiglie, oltre che i rifugiati. “Stiamo dando ai nostri colleghi in Ucraina tutto il supporto che possiamo: oltre agli stipendi è stato pagato un supplemento eccezionale, aiutandoli a trasferirsi fuori dal Paese. Offriamo aiuto anche nella logistica all’interno dell’Ucraina e oltre i confini”, conclude la casa automobilistica.

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