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Obbligazioni dei mercati emergenti, ecco le scelte di Generali Investments

La volatilità elevate fa propendere per i bond investment grade, ma alcune regioni risentiranno di più degli effetti provocati dalla crisi in Ucraina

di Antonio Cardarelli 14 Marzo 2022 19:00

financialounge -  Generali Investments mercati emergenti obbligazioni
La settimana appena iniziata vede, ovviamente, ancora i mercati concentrati sugli sviluppi in Ucraina. Tuttavia, c'è attesa anche per il meeting della Federal Reserve che, secondo tutte le previsioni, si concluderà con un rialzo di 25 punti base dei tassi d'interesse. Nel Market Spinner di questa settimana Guillaume Tresca, Senior Emerging Market Strategist di Generali Investments, si concentra sui mercati emergenti e in particolare sul debito. Da inizio anno, sottolinea l'esperto, il rendimento totale del debito estero dei mercati emergenti ha raggiunto un valore negativo di -11%, il peggiore dal 1994.

FOCUS SUI BOND HIGH YIELD


"Tutti i paesi emergenti sono stati colpiti, ma alcuni hanno mostrato una maggiore resilienza con una sorprendente sovraperformance del segmento High Yield. Anche se gli spread hanno probabilmente superato il valore coerente coi fondamentali, i rischi sono ancora orientati al ribasso data la volatilità nei tassi core dei mercati sviluppati e le incertezze geopolitiche", commenta Tresca. Secondo l'esperto di Generali Investments è ancora presto per "aggiungere più rischio" ma la previsione è di una riduzione degli spread entro la fine dell'anno.

DIVERSIFICAZIONE TRA PAESI


Con il passare il tempo il sell-off perderà forza, e a quel punto Tresca si aspetta una diversificazione tra i Paesi che fanno parte degli emergenti. "Quelli con un buon saldo delle partite correnti, fondamentali fiscali più solidi e buone valutaizoni ESG sovraperformeranno, in particolare nel segmento High Yield", spiega l'esperto.

AMERICA LATINA E ARABIA SAUDITA


Data l'elevata volatilità di questa fase, Tresca preferisce i titoli Investment Grade rispetto a quelli High Yield, "che saranno influenzati da un rallentamento della crescita, condizioni finanziarie più restrittive". In particolare, Generali Investments mantiene una "forte attenzione" sui nomi Investment Grade nei paesi del Golfo Persico, che hanno sovraperformato. Secondo l'esperto, l'Arabia Saudita dovrebbe beneficiare maggiormente dell'aumento dei prezzi del petrolio mentre a livello regionale, l'attenzione è per l’America Latina, che beneficia dei prezzi delle materie prime più elevati. "L'Asia non è vulnerabile, anche se risente del calo degli scambi e del rallentamento della crescita globale", conclude Tresca.

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