Investire in azioni

Puntare su rinnovabili e agribusiness per uscire dall'instabilità

La situazione attuale evidenzia una scarsità di fonti energetiche, grano, alluminio e carbone mentre rallenta la crescita e sale l’inflazione. Occorre ricercare nuove opportunità nell'agricoltura e nella transizione energetica che rimane una priorità

di Leo Campagna 14 Marzo 2022 11:01

financialounge -  Amundi BlackRock Investment Institute Capital Group Cbre Generali Investments Raiffeisen Robeco

INCREMENTO DEI CONSUMI REALI 2022 TRA IL 3% E IL 4,5%


“Dopo un incremento registrato durante la pandemia, i tassi di risparmio delle famiglie torneranno ai livelli pre-Covid 19 nei prossimi due anni. Questo dovrebbe permettere alle famiglie europee di mantenere una forte crescita dei consumi anche a fronte di redditi reali più bassi nelle quattro maggiori economie con una crescita dei consumi reali al di sopra di quella dei redditi reali nei prossimi due anni. In Francia e Germania l’incremento dei consumi reali potrebbe attestarsi intorno al 4%-4,5% nel 2022, mentre nel Regno Unito e in Italia i consumi potrebbero segnare una crescita intorno al 3%” sostiene nell’articolo Capital Group: “Consumi europei 2022: tassi di crescita tra il 3% e il 4,5%” Robert Lind, Economista di Capital Group.

SCARSITÀ DI FONTI ENERGETICHE, GRANO, ALLUMINIO E CARBONE


“A preoccupare non è soltanto la scarsità di fonti energetiche – con il prezzo del Brent sui 130 dollari USA al barile – ma anche della sensibile contrazione dell’offerta di grano, alluminio e carbone, i cui prezzi salgono sulla scia del rischio crescente di interruzioni della catena di approvvigionamento, dato che le aziende russe sono tagliate fuori dal circuito finanziario e il traffico merci è ridotto”, fa sapere nell’articolo Il conflitto spinge l’inflazione, preoccupa le banche centrali e disorienta i mercati Thomas Hempell, Head of Macro & Market Research di Generali Investments.

MENO CRESCITA E MENO SUPPORTO AI MERCATI


Venendo ai mercati, Kurt Schappelwein, Head of Multi Asset Strategies di Raiffeisen nell’articolo Raiffeisen: prepararsi allo scenario con meno crescita e più inflazione sottolinea che nell'ambiente successivo alla crisi finanziaria globale siamo stati abituati all’intervento delle banche centrali in caso di stress, con iniezioni di liquidità in ogni modo possibile, che hanno generato l’effetto desiderato di ripresa. Le banche centrali sono state in grado di farlo grazie a tassi d'inflazione relativamente bassi, ma ora la situazione è diversa in quanto l'inflazione è elevata e potrebbe essere spinta ancora di più dall'aumento vertiginoso dei prezzi delle materie prime. Il risultato potrebbe essere uno scenario di minore crescita e comunque senza politiche monetarie accomodanti.

PREFERENZA PER L’AZIONARIO RISPETTO AI TITOLI DI STATO


Preferenza per l’azionario sia rispetto ai titoli di Stato che al credito nell’ambito di un posizionamento per un nuovo regime di mercato, nel quale gli investitori chiedono un premio più alto per il rischio di detenere bond governativi nel quadro di un’inflazione più elevata. Sottopeso quindi per i titoli di Stato dei Paesi sviluppati sia in un orizzonte tattico che strategico. Nel credito le valutazioni restano elevate, vista la buona tenuta degli spread e la prospettiva di rendimenti a lungo termine più alti. A rafforzare la preferenza per le azioni dei mercati sviluppati giocano anche i tassi reali negativi. Infine, moderato sovrappeso sugli asset cinesi con una preferenza per i bond governativi sia dal punto di vista del ritorno che della diversificazione. Sono le indicazioni, in estrema sintesi del commento di mercato settimanale del BlackRock Investment Institute illustrate nell’articolo BlackRock mantiene la preferenza per l’azionario rispetto ai titoli di Stato.

LA CINA AFFERMA IL RUOLO GEOPOLITICO


In questo contesto, la Cina sta affermando il proprio ruolo nel quadro geopolitico, ed è passata da un iniziale ruolo passivo ad uno più strategicamente neutrale. L’analisi di Amundi, argomentata nell’articolo Amundi: la guerra in Ucraina penalizza l'Europa e favorisce la Cina da Pascal Blanqué, Monica Defend, Matteo Germano e Vincent Mortier, evidenzia come la Cina sia tra i favoriti in questo scenario, poiché il ciclo economico cinese è sempre più indipendente dagli Stati Uniti, mentre agli asset cinesi e al renminbi è riconosciuto il ruolo di diversificazione.

LE IMPLICAZIONI SULLA TRANSIZIONE ENERGETICA


"Riteniamo che i molteplici rischi presenti attualmente sul mercato - conclude nell’articolo Russia-Ucraina, Schroders: ecco i tre rischi principali per gli investimenti Alexander Monk, portfolio manager, Global Resource Equities di Schroders - possano avere un certo impatto sull’azionario legato alla transizione energetica. Il settore è stato più esposto di altri all’aumento dei prezzi delle materie prime e alle disruption logistiche. La situazione attuale non porterà a miglioramenti in tal senso. Le valutazioni in questo spazio hanno ritracciato rispetto ai massimi del 2021. Tuttavia, il premio per il rischio azionario resta inferiore rispetto ai livelli precedenti, con la possibilità che le valutazioni possano scendere ulteriormente. La minaccia di un rallentamento economico più ampio avrà probabilmente un impatto minore in questo settore, vista la natura strutturale della maggior parte dei mercati legati alla transizione energetica. Ma i comparti più esposti al ciclo economico (autoveicoli, apparecchiature elettriche, ecc.) probabilmente ne soffriranno".

RINNOVABILI GRANDE OPPORTUNITÀ


Jian Shi Cortesi, Investment Director Azionario Cina e Asia di GAM, nell’articolo GAM, crisi ucraina: dal caro petrolio a Taiwan, quali sono gli impatti sulla Cina fornisce un commento dedicato all’impatto sulla Cina della crisi ucraina, che l'aumento del prezzo del petrolio ha portato a un'ulteriore spinta nella produzione di rinnovabili, che rappresentano un'enorme opportunità per Asia e Cina, che detengono gran parte della catena di approvvigionamento del settore, tra cui attrezzature solari, turbine eoliche e batterie per veicoli elettrici. Un altro effetto collaterale è che la Cina aumenterà gli investimenti per lo sviluppo dell'e-CNY - la criptovaluta sovrana. Durante la guerra dei dazi, gli USA avevano parlato di bandire la Cina dal sistema SWIFT, come hanno fatto poi invece con le banche russe. La Cina ha già lanciato l'e-CNY, ora ha bisogno di lavorare sulla sua adozione, che permetterà scambi direttamente sulla blockchain senza passare per la rete SWIFT o le banche internazionali di riferimento.

I QUATTRO FONDAMENTALI CHIAVE DELL’AGRIBUSINESS


Il report Cbre evidenzia i quattro fondamentali chiave dell’agribusiness, riportati nell’articolo Agribusiness come nuova frontiera degli investimenti. Uno: è raro trovare un settore come questo  capace di combinare forti ritorni con un buon cash flow di lungo termine, con una bassa correlazione ai cicli economici e una copertura dall’inflazione. Due: si stima un incremento della richiesta di produzione alimentare del 60%-70% per far fronte alla richiesta della popolazione entro il 2050 raggiungerà quota 9 miliardi di persone. Tre: è un settore con un ampio raggio di sostenibilità, dove la richiesta di cibo sano e biologico si è impennata. Quattro: i sussidi, altro fattore da non sottovalutare. I Pac, Politica Agricola Comune viaggiano intorno ai 55 miliardi di euro all’anno: circa 5 miliardi all’anno per l’Italia che possono arrivare a circa 7 se si considerano i co-finanziamenti nazionali dei fondi destinati allo sviluppo rurale.

CON DONNE AL COMANDO MAGGIORI RISULTATI AZIENDALI


In un’analisi di Robeco, presentata nell’articolo Robeco: perché gli investitori dovrebbero puntare su società attente alla parità di genere si fa presente che i benefici di attrarre, mantenere e promuovere le donne nei mercati del lavoro sono molteplici. Le donne ottengono uno scopo e un'emancipazione per sé stesse e un reddito e una stabilità per le loro famiglie. Più la diversità è pervasiva all'interno di un'organizzazione, più forte è la relazione con la performance finanziaria. I portafogli "Gender lens investing" (GLI) basano gli investimenti su specifici criteri di promozione di genere come la parità di retribuzione, le percentuali di rappresentanza, i tassi di ritenzione e le politiche di lavoro flessibile. Le attività GLI sono cresciute di quasi cinque volte dal 2018, raggiungendo quasi 12 miliardi di dollari nel 2021.

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