Asset allocation

Fidelity: Europa a rischio recessione, Cina alternativa interessante

Henk-Jan Rikkerink, Global Head of Equity Research di Fidelity fa il punto su economie e mercati mentre si diffondono le conseguenze della crisi ucraina. Anche Asia e America Latina offrono possibile diversificazione

di Stefano Caratelli 15 Marzo 2022 08:00

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Mentre l’impatto umanitario della guerra in Ucraina cresce giorno dopo giorno, anche gli effetti economici si fanno sempre più sentire, e rappresentano una sfida per i programmi delle banche centrali e per la valutazione del rischio geopolitico globale. Henk-Jan Rikkerink, Global Head of Equity Research di Fidelity, sottolinea che la gamma di possibili conseguenze è molto ampia, con un cambio di narrativa rapido e pervasivo che apre prospettive semplicemente non immaginabili solo poche settimane fa.

LE CONSEGUENZE SARANNO GLOBALI


Le conseguenze ci saranno e si faranno sentire in tutto il pianeta, dal settore manifatturiero in Europa, alle stazioni di rifornimento degli automobilisti americani, fino ai comportamenti globali dei consumatori, mettendo alla prova sia i programmi delle banche centrali sia la valutazione del rischio geopolitico. Rikkerink sottolinea che la bilancia delle probabilità pende sempre più sul lato dell’incertezza e di rischi al ribasso in arrivo.

FORTE SHOCK STAGFLAZIONISTICO


Secondo l’esperto di Fidelity, l’invasione russa del vicino ucraino causerà un forte shock stagflazionistico, con il potenziale di una severa crisi energetica stile anni 70 se le esportazioni russe restassero tagliate fuori dal mercato globale. Per questo Rikkerink si aspetta una volatilità significativa in due direzioni nelle prossime settimane, alimentata dal flusso di notizie che arriva dal fronte della crisi e dalla liquidità in contrazione.

IMPATTO A LUNGO TERMINE SULL’EUROPA


In questo quadro, l’Europa si trova ora ad alto rischio recessione. L’effetto più immediato si farà sentire con il prezzo delle commodity, inflazione in aumento e crescita in rallentamento. Fidelity registra anche segni di stress sul mercato dei finanziamenti legati al settore russo delle commodity, me rileva anche l’importanza degli effetti a più lungo termine sul settore industriale europeo. La Russia è fonte di una gamma di materie prime, soprattutto gas naturale, utilizzate dall’industria manifatturiera europea, non facili da sostituire fisicamente. Per questo Fidelity ha abbassato a sottopeso da neutrale il suo giudizio sulle azioni europee abbassando anche il giudizio sull’euro, anticipando l’allontanamento della Banca centrale europea dalla posizione da ‘falco’ che aveva assunto a inizio febbraio.

ASIA DA SOTTOPESO A SOVRAPPESO


Nella visione di Fidelity, Asia e America Latina offrono invece possibilità di diversificazione, per cui la valutazione dell’Asia-Pacifico Giappone escluso è passata a sovrappeso da sottopeso, sulla base di un outlook più positivo per l’Australia, per la sua elevata esposizione alla produzione di commodity. Resta il sovrappeso su quello dei Mercati Emergenti, anche se non sono comunque immuni a prezzi elevati delle commodity e a un dollaro potenzialmente più forte nell’ambito del "flight to safety".

CINA BEN POSIZIONATA


Infine la Cina, che secondo Fidelity dovrebbe essere ben posizionata per performare in modo relativamente forte nello scenario attuale, tenuto anche conto che deve ancora farsi sentire l’effetto delle politiche di allentamento. Inoltre, mentre gli USA verranno impattati dall’aumento dei prezzi energetici, le imprese di Stato cinese sono più in grado di assorbirlo. In America l’inflazione resta molto alta, gli stimoli fiscali sono stati in gran parte spesi e non ce ne sono di nuovi in arrivo, tutti fattori che puntano a un futuro difficile per i consumatori, in uno scenario che Fidelity si aspetta di veder replicare in giro per il mondo.

LE ESPORTAZIONI RUSSE DI OIL & GAS


Fidelity comunque continua a monitorare gli sviluppi della crisi, soprattutto quelli relativi alle esportazioni di gas e petrolio dalla Russia, aggiustando appropriatamente il suo posizionamento, cercando di navigare attraverso la volatilità con una visione prudente del rischio e guardando ad aree di investimento in grado di offrire diversificazione e supporto significativi.

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