La scelta
UniCredit valuta l'uscita dalla Russia
UniCredit si prepara a lasciare il mercato russo dopo le sanzioni imposte in seguito all'invasione dell'Ucraina. Il ceo Orcel: "Stiamo considerando impatto e conseguenze, presto maggiori dettagli"
di Antonio Cardarelli 15 Marzo 2022 11:08
Anche UniCredit potrebbe lasciare il mercato russo in seguito alle sanzioni applicate dai Paesi occidentali. La notizia arriva direttamente dal ceo Andrea Orcel, che ne ha parlato durante una conferenza organizzata da Morgan Stanley.
Un'uscita, quella dal mercato della Russia, che non sarà semplice: "Ovviamente abbiamo bisogno di considerare seriamente l'impatto e le conseguenze e la complessità del distacco di una banca completa dal Paese", ha spiegato Orcel. UniCredit è una delle banche più esposte sul mercato russo, dove è presente con UniCredit Bank Russia. L'esposizione diretta è di circa 1,9 miliardi di euro. Inoltre, la controllata russa ha una posizione autofinanziata di 7,8 miliardi di euro (dati a fine 2021).
Nel corso della conferenza, Orcel ha spiegato che UniCredit intende sostenere i dipendenti e le imprese europee che in questo momento stanno cercando di allontanarsi dal mercato russo. Secondo quanto riferito dal ceo, la perdita massima in caso di uscita dal mercato russo sarebbe valutabile in circa 7,5 miliardi di euro. "Ancora non siamo giunti a una conclusione, ma presto forniremo maggiori dettagli", ha detto Orcel.
La notizia è stata accolta con un ribasso dal mercato, con il titolo UniCredit che perde poco più del 3%. Nei giorni scorsi la banca aveva rassicurato gli investitori sulla capacità di assorbire le difficoltà provocate dal conflitto in Ucraina. In quell'occasione i dividendi azionari erano stati confermati a prescindere dagli sviluppi militari. Pochi giorni fa anche Deutsche Bank, che inizialmente aveva detto di non voler lasciare il mercato russo, ha confermato la decisione di fermare le operazioni nel Paese. La settimana scorsa Goldman Sachs e JP Morgan avevano deciso di dire addio al mercato russo.
L'ESPOSIZIONE IN RUSSIA
Un'uscita, quella dal mercato della Russia, che non sarà semplice: "Ovviamente abbiamo bisogno di considerare seriamente l'impatto e le conseguenze e la complessità del distacco di una banca completa dal Paese", ha spiegato Orcel. UniCredit è una delle banche più esposte sul mercato russo, dove è presente con UniCredit Bank Russia. L'esposizione diretta è di circa 1,9 miliardi di euro. Inoltre, la controllata russa ha una posizione autofinanziata di 7,8 miliardi di euro (dati a fine 2021).
PRESTO I DETTAGLI
Nel corso della conferenza, Orcel ha spiegato che UniCredit intende sostenere i dipendenti e le imprese europee che in questo momento stanno cercando di allontanarsi dal mercato russo. Secondo quanto riferito dal ceo, la perdita massima in caso di uscita dal mercato russo sarebbe valutabile in circa 7,5 miliardi di euro. "Ancora non siamo giunti a una conclusione, ma presto forniremo maggiori dettagli", ha detto Orcel.
TITOLO IN CALO
La notizia è stata accolta con un ribasso dal mercato, con il titolo UniCredit che perde poco più del 3%. Nei giorni scorsi la banca aveva rassicurato gli investitori sulla capacità di assorbire le difficoltà provocate dal conflitto in Ucraina. In quell'occasione i dividendi azionari erano stati confermati a prescindere dagli sviluppi militari. Pochi giorni fa anche Deutsche Bank, che inizialmente aveva detto di non voler lasciare il mercato russo, ha confermato la decisione di fermare le operazioni nel Paese. La settimana scorsa Goldman Sachs e JP Morgan avevano deciso di dire addio al mercato russo.
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