L'analisi
Columbia Threadneedle Investments: l’invasione dell’Ucraina non penalizza il mercato USA
Andrew Smith, gestore portafoglio azionario statunitense, analizza gli impatti della crisi ucraina sul mercato americano
di Anna Patti 18 Marzo 2022 17:23
L’invasione russa dell’Ucraina ha portato un aumento della volatilità sui mercati, generando speculazioni e turbolenze ma anche creando opportunità per i gestori attivi. Non sono prevedibili la durata e gli effetti a lungo termine del conflitto ma è certo che sono aumentati i rischi per l’economia globale con la conseguente forte probabilità che la crescita subisca un rallentamento.
Secondo Andrew Smith, gestore portafoglio azionario statunitense di Columbia Threadneedle Investments, il conflitto ucraino non penalizza direttamente il mercato americano. Sebbene gli Stati Uniti abbiano appoggiato le sanzioni alla Russia per il momento l’impatto sull’azionario è modesto e si ritiene che la crisi non incida in maniera significativa sugli utili societari. Smith prevede che “la crescita degli utili sarà del 8-12% per quest’anno”.
Il conflitto ucraino ha pesanti ripercussioni su i prezzi energetici e sulle filiere produttive. È probabile che i prezzi dell’energia rimangano elevati causando difficoltà alle aziende per il rincaro dei fattori produttivi e pesando sui portafogli dei consumatori. Per quanto riguarda le filiere produttive aumenta il rischio di ulteriori interruzioni perché il conflitto acuisce i problemi dell’approvvigionamento.
Andrew Smith sostiene che gli aumenti dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve saranno più contenuti: “Un aumento potenzialmente più moderato dei tassi dovrebbe favorire i titoli growth a lunga duration, che hanno già beneficiato della "fuga verso la sicurezza" e dell'annesso calo del rendimento dei Treasury a 10 anni, sceso dal 2% all'1,7%”.
L’analista di Columbia Threadneedle Investments nel valutare l’impatto del conflitto sui portafogli considera l’evento non come incidente geopolitico isolato ma piuttosto chiedendosi come questo modifichi il quadro generale. Andrew Smith sottolinea che non è stato apportato alcun cambiamento come conseguenza diretta della guerra, piuttosto si continua a monitorare gli effetti sul contesto macroeconomico e sulle possibili ripercussioni sui temi d’investimento e sui modelli finanziari per le società in portafoglio.
“La fuga verso i beni rifugio a cui stiamo assistendo è incentrata sul dollaro USA, e stiamo già elaborando modelli sull'impatto di posizioni nettamente più lunghe sulla valuta statunitense per le società in portafoglio”, conclude Smith dicendo che Columbia Threadneedle Investments ha il vantaggio di aver sempre puntato sulla ricerca delle società che possano continuare a generare utili. Questo “sarà un fattore cruciale in un anno caratterizzato da tassi di interesse in rialzo e da un minore supporto all'economia e ai prezzi degli attivi a livello più ampio”.
IL CONFLITTO NON PENALIZZA IL MERCATO AZIONARIO AMERICANO
Secondo Andrew Smith, gestore portafoglio azionario statunitense di Columbia Threadneedle Investments, il conflitto ucraino non penalizza direttamente il mercato americano. Sebbene gli Stati Uniti abbiano appoggiato le sanzioni alla Russia per il momento l’impatto sull’azionario è modesto e si ritiene che la crisi non incida in maniera significativa sugli utili societari. Smith prevede che “la crescita degli utili sarà del 8-12% per quest’anno”.
I SETTORI MAGGIORMENTE COLPITI DALL’INVASIONE UCRAINA
Il conflitto ucraino ha pesanti ripercussioni su i prezzi energetici e sulle filiere produttive. È probabile che i prezzi dell’energia rimangano elevati causando difficoltà alle aziende per il rincaro dei fattori produttivi e pesando sui portafogli dei consumatori. Per quanto riguarda le filiere produttive aumenta il rischio di ulteriori interruzioni perché il conflitto acuisce i problemi dell’approvvigionamento.
TASSI D’INTERESSE E DECISIONI DELLA FED
Andrew Smith sostiene che gli aumenti dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve saranno più contenuti: “Un aumento potenzialmente più moderato dei tassi dovrebbe favorire i titoli growth a lunga duration, che hanno già beneficiato della "fuga verso la sicurezza" e dell'annesso calo del rendimento dei Treasury a 10 anni, sceso dal 2% all'1,7%”.
QUALI CONSEGUENZE PER IL PORTAFOGLIO D’INVESTIMENTO
L’analista di Columbia Threadneedle Investments nel valutare l’impatto del conflitto sui portafogli considera l’evento non come incidente geopolitico isolato ma piuttosto chiedendosi come questo modifichi il quadro generale. Andrew Smith sottolinea che non è stato apportato alcun cambiamento come conseguenza diretta della guerra, piuttosto si continua a monitorare gli effetti sul contesto macroeconomico e sulle possibili ripercussioni sui temi d’investimento e sui modelli finanziari per le società in portafoglio.
LA FUGA VERSO LA SICUREZZA
“La fuga verso i beni rifugio a cui stiamo assistendo è incentrata sul dollaro USA, e stiamo già elaborando modelli sull'impatto di posizioni nettamente più lunghe sulla valuta statunitense per le società in portafoglio”, conclude Smith dicendo che Columbia Threadneedle Investments ha il vantaggio di aver sempre puntato sulla ricerca delle società che possano continuare a generare utili. Questo “sarà un fattore cruciale in un anno caratterizzato da tassi di interesse in rialzo e da un minore supporto all'economia e ai prezzi degli attivi a livello più ampio”.