La dipendenza energetica

Vontobel: ''Difficile che l’Europa allenti le sanzioni per pagare il gas in rubli''

Kerstin Hottner (Vontobel) dubita che i Paesi europei riducano le sanzioni imposte alla Russia per comprare il gas perché finora hanno mostrato un alto grado di compattezza

di Fabrizio Arnhold 25 Marzo 2022 14:43

financialounge -  daily news energia Gas Kerstin Hottner Russia Vontobel
Ieri Putin ha annunciato che accetterà dai Paesi ostili, quindi dall’Europa, pagamenti solo in rubli per il gas. La mossa del presidente russo mira a sostenere la valuta di Mosca, fortemente svalutata dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina. È una risposta alle sanzioni occidentali ma potrebbe comportare qualche problema ulteriore per il Cremlino.

L’EFFETTO DELLE SANZIONI


Per Kerstin Hottner, Portfolio Manager Commodities di Vontobel, la questione da porsi è se, in questo momento, per gli importatori di gas sia possibile cambiare le loro valute in rubli, dal momento che molte banche e anche la banca centrale sono sotto sanzioni. Il tentativo di Putin è duplice: da una parte mira a sostenere il rublo, dall’altra ad allentare la pressione delle sanzioni.

“DIFFICILE ALLENTARE SANZIONI SULLE BANCHE”


La Russia costringerebbe allora i Paesi europei che devono comprare gas ad allentare le sanzioni sulle banche. “Dubito che questo possa essere forzato. I Paesi occidentali hanno finora mostrato un alto grado di unanimità sulle sanzioni”, commenta Kerstin Hottner.

PAGAMENTI IN EURO E DOLLARI


Ad oggi, circa il 60% delle consegne di gas russo sono pagate in euro e il 40% in dollari americani. Per l’esperta di Vontobel è difficile pensare che nel breve termine sia agevole “cambiare la valuta di pagamento per i contratti di fornitura parzialmente a lungo termine”.

CON IL RUBLO C’È LA POSSIBILITÀ DI RIVEDERE I PREZZI?


Il rischio, inoltre, per la Russia è che i Paesi europei chiedano di rinegoziare i contratti, nel momento in cui si possa pagare solo in rubli. E questo potrebbe essere un autogol per il Cremlino, perché l’Europa sicuramente cercherà di ridurre le quantità da acquistare, rivedendo quindi i prezzi.

I RISCHI PER MOSCA


“Attualmente, sia la Russia che l’Europa hanno le mani legate quando si tratta di energia”, prosegue nella sua analisi la Portfolio Manager Commodities di Vontobel. “La Russia ha chiuso il rubinetto di gas/petrolio solo una volta nella storia ed è stato durante la seconda guerra mondiale”. La Russia vuole essere vista come un “partner affidabile” e se chiudesse il rubinetto delle forniture adesso come ritorsione per le sanzioni, la scelta si rifletterebbe “per sempre sul Paese e lo escluderebbe come partner commerciale in futuro”.

E QUELLI PER L’EUROPA


In Europa, l’Italia e la Germania sono i Paesi maggiormente dipendenti dal gas russo. Ecco perché “non possono imporre sanzioni”, conclude Kerstin Hottner. “Con questa spiegazione, Putin eviterebbe la questione dell'affidabilità, perché sarebbe ancora possibile ottenere il gas, solo in rubli”. Sicuramente in questo scenario, l’Italia cercherà di trovare più velocemente delle fonti alternative a Mosca per acquistare gas. Resta da capire in quali tempi.

Trending