Fisco
Irap, le aziende del Sud più tassate di quelle del Nord
L’aliquota ordinaria 2022 più bassa è applicata dalla provincia autonoma di Trento, mentre quella più alta (4,97%) dalla regione Campania. Ecco come funziona l’imposta regionale sulle attività produttive
di Fabrizio Arnhold 5 Aprile 2022 12:26
Al Sud si pagano più tasse che al Nord. Se prendiamo come riferimento l’Irap, l’aliquota ordinaria più bassa (2,68%) è adottata dalla provincia autonoma di Trento, mentre quella più alta (4,97%) dalla regione Campania, seguita da Abruzzo, Calabria, Lazio, Molise e Puglia. Mettendo sotto la lente l’imposta regionale, sono 35 le diverse aliquote applicate in Friuli Venezia-Giulia, solo cinque in Calabria e sei in Campania, secondo quanto emerge dai dati riportati dal Mef, per il 2022.
L’Irap (Imposta regionale sulle attività produttive) è una delle imposte che devono versare alcune categorie di professionisti, gli imprenditori, e in generale coloro che svolgono abitualmente un’attività produttiva, ogni anno. Questa imposta va versata alla Regione che tassa così, il “valore della produzione”, ossia il guadagno netto dell’impresa. E, secondo gli ultimi dati delle Finanze, le Regioni del Sud applicano una tassazione più elevata.
L’imposta va versata sul reddito percepito nell’anno precedente, alla Regione di appartenenza, secondo quanto stabilito dal Decreto Legislativo n. 446/1997. La parte maggiore dell’Irap sarà utilizzata dalle Regioni per finanziare i servizi sanitari pubblici. Il tributo è da versare, ogni anno, da chi esercita la libera professione o è titolare di un’attività imprenditoriale.
Nello specifico, l’Irap deve essere versato da società per azioni e società cooperative; società di persone; imprenditori commerciali e ditte individuali; professionisti e artisti; amministrazioni ed enti pubblici. Non devono versare l’Irap i contribuenti del settore agricolo e pesca. Non tutti i professionisti e artisti devono versare l'imposta regionale ma solo quelli che si avvalgono di collaboratori per lavorare. Al contrario, non dovranno pagare l’Irap, secondo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, i professionisti che esercitano la loro attività in maniera individuale.
COS’È L’IRAP
L’Irap (Imposta regionale sulle attività produttive) è una delle imposte che devono versare alcune categorie di professionisti, gli imprenditori, e in generale coloro che svolgono abitualmente un’attività produttiva, ogni anno. Questa imposta va versata alla Regione che tassa così, il “valore della produzione”, ossia il guadagno netto dell’impresa. E, secondo gli ultimi dati delle Finanze, le Regioni del Sud applicano una tassazione più elevata.
A COSA SERVE L’IRAP
L’imposta va versata sul reddito percepito nell’anno precedente, alla Regione di appartenenza, secondo quanto stabilito dal Decreto Legislativo n. 446/1997. La parte maggiore dell’Irap sarà utilizzata dalle Regioni per finanziare i servizi sanitari pubblici. Il tributo è da versare, ogni anno, da chi esercita la libera professione o è titolare di un’attività imprenditoriale.
CHI LA DEVE VERSARE
Nello specifico, l’Irap deve essere versato da società per azioni e società cooperative; società di persone; imprenditori commerciali e ditte individuali; professionisti e artisti; amministrazioni ed enti pubblici. Non devono versare l’Irap i contribuenti del settore agricolo e pesca. Non tutti i professionisti e artisti devono versare l'imposta regionale ma solo quelli che si avvalgono di collaboratori per lavorare. Al contrario, non dovranno pagare l’Irap, secondo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, i professionisti che esercitano la loro attività in maniera individuale.
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