Infrastrutture per lo sviluppo

abrdn: “Più connessione internet per abbattere la povertà in Africa”

Per assicurare una copertura di rete adeguata tuttavia sono necessari progetti su vasta scala, per i quali occorrono investimenti ingenti, ma secondo abrdn è un punto focale per aumentare il benessere dei popoli

di Francesco Rapetti 7 Aprile 2022 19:00

financialounge -  abrdn Africa connessioni internet smartphone
Samuel Bevan, investment director di abrdn ha realizzato un documento relativo ai paesi in via di sviluppo e i vantaggi nel dotarli di migliori sistemi di comunicazione. Viene fatto notare infatti che in queste zone lo smartphone è spesso l'unica via d'accesso a internet. Una maggiore connettività non migliora solo le comunicazioni, ma anche gli standard di vita della popolazione. In alcune aree dell'Africa pagare gli acquisti di beni e servizi con il telefono è più comune che in certe zone degli Stati Uniti.
Per le persone che non hanno accesso al sistema finanziario tradizionale, la connettività via smartphone e internet può davvero cambiare la vita. Il telefono sostituisce lo sportello bancario e bancomat e consente di effettuare transazioni, accedere a prodotti di risparmio, credito e assicurativi oltre che a servizi molto economici di trasferimento del denaro, tutte funzioni che – com'è dimostrato – offrono una rapida via d'uscita dalla povertà.

INFINITE POSSIBILITÀ


Secondo abrdn nei paesi in via di sviluppo gli investimenti in infrastrutture dovranno concentrarsi essenzialmente sulla copertura della rete mobile e a banda larga. Per una larga fascia della popolazione il Wi-Fi e la rete elettrica che lo alimenta sono infatti quasi più importanti dei collegamenti stradali perché la connettività online permette di essere parte del mondo più sviluppato. Oltre all'accesso ai servizi bancari e finanziari, internet offre opportunità nei campi dell'istruzione, dell'occupazione, del commercio e della sanità, promuove l'inclusione, sviluppa la conoscenza, offre maggiore libertà di espressione e riduce gli spostamenti necessari limitando le emissioni di carbonio, tutti fattori di cui la pandemia da Covid-19 ha evidenziato l'importanza.

CONNETTERE CHI NON È ANCORA CONNESSO


L'Africa sub-sahariana, ovvero i 46 paesi a sud della più sviluppata area settentrionale, è ancora una delle regioni meno connesse al mondo. Questo non è un problema di facile soluzione, perché installare torri telefoniche in aree remote, di difficile accesso e scarsamente popolate è costoso e i tempi di recupero di questi investimenti sono lunghi. Inoltre, in queste regioni l'adozione di internet è più lenta, i cellulari hanno spesso prezzi inaccessibili e il tasso di alfabetizzazione e le competenze digitali sono bassi. Inoltre l'enorme varietà di lingue e dialetti complica ulteriormente la situazione.
In base alle analisi di abrdn, solo il 26% della popolazione dell'Africa sub-sahariana ha accesso a internet. D'altro canto, risulta che non appena le comunità migliorano la loro connettività, la crescita e lo sviluppo economico mostrano una netta accelerazione: un aumento del 10% della penetrazione della rete mobile può incrementare fino a 1,2 punti percentuali la crescita del PIL.

UN CONTRIBUTO PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI “OBIETTIVI PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELL’ONU)


L'ONU considera la connessione in rete delle economie in via di sviluppo di vitale importanza e per questo ha fissato un obiettivo specifico di accesso a internet universale e a prezzi abbordabili, l'SDG 9.c., mirato ad assicurare che entro il 2025 il costo di 1GB di dati sia inferiore al 2% del reddito mensile di qualsiasi persona.
Resta però ancora molto da fare. Nell'Africa sub-sahariana, in Medio Oriente e Africa del Nord, nell'Asia-Pacifico e in America Latina il prezzo di 1GB di dati oggi corrisponde a una quota che va dal 5 al 37% del reddito.

IL RISVOLTO DELLA MEDAGLIA


Esistono anche aspetti negativi secondo Samuel Bevan la ricerca di telefoni e computer generano infatti rifiuti elettronici difficili da riciclare; inoltre, per far fronte all'instabilità della rete elettrica, le aziende sono costrette a utilizzare generatori diesel relativamente poco ecologici per alimentare le torri telefoniche. È vero che ci sono aziende che producono unità con alimentazione solare e batterie di scorta, ma questi generatori spesso devono essere protetti da guardie armate. Inoltre i neo-utenti di internet con poca esperienza sono facile preda di frodi e violazioni della privacy. Nelle aree più remote i progetti di sviluppo di infrastrutture spesso utilizzano il lavoro minorile e forzato e le società che operano in queste zone devono essere consapevoli di questi rischi.

COSA IMPLICA PER GLI INVESTITORI


Nel documento abrdn viene fatto notare che esistono però aziende responsabili che puntano a fare la differenza collegando l'Africa a internet. Per assicurare una copertura di rete adeguata in tutte le regioni dell'Africa sono necessari progetti su vasta scala, per i quali occorrono investimenti ingenti e grandi capacità infrastrutturali. Liquid Intelligence Communications (LIC), un'azienda presente in 14 paesi africani, ha costruito la più grande rete in fibra ottica indipendente che si estende da Città del Capo fino al Cairo. LIC ha altri progetti in cantiere in Nigeria, nella Repubblica Democratica del Congo e in Sudan, che prevede di portare a termine nei prossimi 6-18 mesi. Abrdn sta collaborando con l'azienda per la pubblicazione del suo primo report di sostenibilità con il fine di migliorare le tecniche di misurazione del suo impatto ambientale.

CONCLUSIONI


I progetti mirati a portare in rete le regioni meno connesse del mondo offrono ottime opportunità di investimento. Tuttavia, secondo Samuel Bevan, investment director di abrdn, solo una ricerca approfondita è in grado di individuare le aziende all'avanguardia in questo processo. Molte aziende sono consapevoli del loro duplice ruolo, sociale e fiduciario, nel realizzare le potenzialità di connessione delle regioni più remote del mondo senza rinunciare a mettere a segno rendimenti finanziari. Sono queste le realtà vincenti che gli SDG's dell'ONU si propongono di ispirare.

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