Cosa aspettarsi

L’impatto della stagflazione sul portafoglio azionario, ecco chi si difende meglio

Sean Markowicz, CFA Strategist, Strategic Research Group di Schroders,sottolinea che storicamente i settori più performanti sono stati le utility, i beni di consumo e l’immobiliare, male invece industriali e finanziari

di Stefano Caratelli 7 Aprile 2022 14:42

financialounge -  daily news Schroders Sean Markowicz stagflazione
L’invasione russa dell'Ucraina ha aumentato il rischio stagflazione, che si verifica quando il rallentamento economico si combina con l'accelerazione dell'inflazione. Le azioni globali tendono a soffrirne perché le aziende devono affrontare simultaneamente il calo delle entrate e l'aumento dei costi, che comprime i margini. Ma non tutti i settori ne devono soffrire. Alcuni titoli sono più tutelati, date le proprietà difensive e/o la correlazione positiva all'inflazione. Per questo un approccio flessibile agli investimenti azionari può trarre vantaggio dai differenziali di performance e minimizzare potenziali perdite significative.

I DIFENSIVI ESCONO VINCITORI


Lo sottolinea l’analisi di Sean Markowicz, CFA Strategist, Strategic Research Group, Schroders, secondo cui titoli difensivi sembrano uscirne vincitori, perché la stagflazione tende a favorire le società i cui prodotti e servizi sono essenziali per la vita quotidiana. Le valutazioni di questi titoli tendono a reggere meglio quando l'economia rallenta. Ad esempio, indipendentemente dall’inflazione, le persone hanno bisogno di alimentarsi e devono pagare le bollette elettriche e l'affitto, mentre potrebbero rinviare l’acquisto di beni "ciclici", come un'auto nuova o un iPhone, fino a quando i prezzi non scendono.

UTILITY, BENI DI CONSUMO E IMMOBILIARE


Markowicz rileva che in termini quantitativi i settori difensivi hanno un beta inferiore a 1, il che significa che sovraperformano quando l'indice scende, mentre i ciclici hanno un beta di mercato superiore a 1, e sottoperformano quando l'indice scende. L’esperto di Schroders evidenzia che i settori più performanti in passato sono stati le utility, i beni di consumo e l'immobiliare, tutti con performance a due cifre in fasi di stagflazione. Al contrario, industriali e finanziari hanno registrato le performance peggiori.

L’ECCEZIONE DEGLI ENERGETICI


Si distinguono i titoli energetici che hanno avuto la tendenza a sovraperformare in fasi di stagflazione, perché i ricavi sono naturalmente legati ai prezzi dell'energia, componente chiave dell’inflazione. La stagflazione determina vincitori e vinti anche a livello di aree geografiche. L’esperto di Schroders segnala che Regno Unito e Europa sembrano offrire maggior protezione in uno scenario di stagflazione, mentre negli Stati Uniti e in Giappone pesano in modo significativo i settori che dovrebbero sottoperformare, come l'informatica e i beni di consumo discrezionali.

PIÙ PROTEZIONE IN REGNO UNITO E EUROPA


ll Regno Unito rappresenta però solo il 4% della capitalizzazione dell’azionario globale, mentre l'Europa è un mercato molto più grande e investibile, con l’11%, e può offrire più margini di manovra in chiave tattica. Ipotizzando rendimenti nelle fasi di stagflazione ripetuti e mappati per aree geografiche, l’azionario britannico ed europeo dovrebbe sovraperformare un portafoglio globale ponderato del 4% e dell'1% l'anno, mentre l’azionario emergente sottoperformerebbe dello 0,6% e gli Stati Uniti e il Giappone entrambi dello 0,5%.

AGGIUSTAMENTI TATTICI DI ALLOCAZIONE


L’esperto di Schroders sottolinea che non c'è alcuna garanzia che questo si verifichi in quanto entrano in gioco altri fattori macroeconomici, come il livello dei tassi d'interesse e la forza del dollaro. Ma se l'economia globale dovesse scivolare in stagflazione, aggiustare tatticamente l’allocazione regionale potrebbe aiutare a proteggere il portafoglio. Una maggior flessibilità di investimento in diversi settori, società e aree geografiche, consentirebbe agli investitori di ampliare ulteriormente le opportunità di rendimento.

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