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Economia Usa, perché la recessione si può ancora evitare

Secondo Mark Holman, di TwentyFour Asset Management (Gruppo Vontobel), è ancora possibile un "atterraggio morbido", ma avverte che nuovi shock impatterebbero un’economia che non può più contare sulle protezioni del 2021

di Stefano Caratelli 10 Aprile 2022 09:30

financialounge -  economia usa Mark Holman Morning News TwentyFour Asset Management Vontobel
Dato il rapido ritmo dell’attuale straordinario ciclo economico, l'attenzione degli investitori si sta concentrando sulle possibilità di una recessione USA nel 2023 e sulla capacità della Fed di consentire un atterraggio morbido dell'economia. Il rapido appiattimento delle principali curve di rendimento dei titoli di Stato americani, in particolare, la breve inversione poi rientrata dello spread 2-10 anni sui Treasury, hanno posto la domanda sotto i riflettori.

SCENARIO DI BASE ATTERRAGGIO MORBIDO


Mark Holman, Partner di TwentyFour Asset Management, sottolinea che lo scenario di base della casa d’investimento implica che l'economia americana atterrerà dolcemente. Ma, aggiunge, nel momento in cui lo farà, saremo anche vicini o alla fine del ciclo, da cui ci si può aspettare che le valutazioni azionarie si riprendano e seguano lungo la strada. Inoltre, i rendimenti dei Treasury a lungo termine stanno aumentando, il che dovrebbe aiutare gli investitori a bilanciare i portafogli quando raggiungeremo quel punto.

CARATTERISTICHE DI FINE CICLO


Se i rialzi dei tassi della Fed si verificassero come previsto, l'economia mostrerebbe tutte le caratteristiche di un ciclo in ritardo e non avrebbe un grande cuscinetto per garantire la crescita del PIL, che sarebbe la tipica posizione di fine ciclo che gli investitori devono affrontare. Ma prima di diventare troppo ribassisti, Holman nota che un'economia a fine ciclo tende a trascinarsi e gli asset a rischio possono diventare piuttosto costose. Di solito è un qualche tipo di shock che porta il ciclo "oltre il precipizio", per questo alla fine del ciclo, l'economia è al massimo della sua vulnerabilità. Quindi, secondo l’esperto di TwentyFour AM, qualsiasi sorpresa potrebbe avere difficoltà ad essere assorbita come le precedenti.

COSA DICE LA CURVA DEI TASSI


Holman analizza in particolare la curva dei rendimenti dei Treasury a 2-10 anni, che quando si inverte segnala una recessione, che però potrebbe arrivare anche molto in là nel tempo. L’esperto di TwentyFour Am attribuisce il recente appiattimento e l'inversione della curva alla forward guidance fornita dalla Fed, e questo rende il ruolo della curva come indicatore di recessione meno utile.

RALLENTAMENTO DEL PIL RAGIONEVOLE


Secondo Holman, un atterraggio morbido dell’economia americana uno scenario più probabile, ma l'inflazione è più persistente e elevata del previsto, il che implica una Fed più restrittiva, a un ritmo a cui i mercati non sono stati abituati da tempo. Sembra anche inevitabile che la fiducia dei consumatori venga intaccata, e per un'economia basata sui consumi come quella USA non è una buona notizia. Quindi va tenuto conto di un ragionevole rallentamento del PIL previsto.

RECESSIONE NEL 2023 AL 35%


Ma lo scenario di base di TwentyFour AM considera ancora che gli Stati Uniti eviteranno una recessione nel 2023, e Holman vede la probabilità di recessione l'anno prossimo a circa il 35%. Se non fosse per il cuscinetto ammortizzatore con cui l’economia è entrata nel 2022, la visione sarebbe diversa perché l'economia ha dovuto sopportare una serie di shock, dalle catene di approvvigionamento, all'inflazione, ai prezzi delle materie prime e, naturalmente, la guerra in Ucraina.

SENZA IL PARACADUTE DEL 2021


Se si aggiunge a tutto questo un significativo irrigidimento della politica monetaria, secondo l’analisi di Holman, bisogna concludere che il grande ammortizzatore che l'economia aveva nel 2021 sarà eroso entro la fine del 2022.

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