Ecco perché

La Space Economy può contribuire a rendere il mondo più sicuro

Non solo turismo spaziale e colonizzazione di Marte. Mentre metà del pianeta si riarma il monitoraggio satellitare può funzionare da deterrente e da strumento di difesa

di Stefano Caratelli 11 Aprile 2022 08:09

financialounge -  Bulletin difesa sicurezza smart Space Economy
Ha fatto una certa impressione lo scoop di sabato del WSJ, poi ripreso dai media globali, che rivela un’accelerazione del programma di armamento nucleare cinese motivato da Pechino con la crescente minaccia rappresentata dagli USA. Se ce ne fosse bisogno, è un altro tassello che si aggiunge al mosaico bellico che da fine febbraio, con l’aggressione russa all’Ucraina, ha riportato il pianeta ai momenti più bui della guerra fredda, quando la paura di una deflagrazione atomica era in cima ai rischi percepiti da opinioni pubbliche e governi occidentali. A quei tempi gli americani facevano sorvolare il territorio sovietico da due aerei spia, 24 ore su 24, per filmare edifici molto stretti e molto lunghi, tipicamente destinati alla fissione nucleare. Le foto venivano poi affidate a team di analisti che con gli strumenti di allora le ingrandivano fino a stabilire con molta approssimazione se si trattasse effettivamente di siti destinati ad armi nucleari.

STRUMENTO DI DIFESA E DISSUASIONE


Nella guerra in Ucraina dei giorni nostri, le flotte satellitari dell’americana Maxar Technologies hanno giocato un ruolo chiave per fornire alle forze armate di Zelensky le immagini dei movimenti russi per giocare d’anticipo e quelle delle atrocità sulla popolazione che hanno consentito di inchiodare Mosca alle sue responsabilità. Quando si parla di space economy vengono subito in mente le esplorazioni stellari di Elon Musk e Jeff Bezos, ma la nuova frontiera spaziale non si esaurisce nei piani affascinanti di colonizzare Marte o sfruttare le risorse minerarie racchiuse negli asteroidi. C’è anche il filone legato alla difesa, in forte accelerazione nello scenario di un mondo di nuovo diviso in due, che non si declina solo in missili e arei ultrasonici, ma ancora di più nei sistemi sempre più avanzati di sicurezza e controllo basati su flotte di satelliti sempre più numerose e sofisticate.

UN CAMPO CHE NON VEDE L’EUROPA IN RITARDO


Lo spazio e una frontiera tech che, a differenza di quella esplorata e monopolizzata dalla Silicon Valley, non vede l’Europa in ritardo rispetto all’America. Francia, Italia e Germania rappresentano la metà dei sei paesi al mondo, gli altri sono USA, Russia e India, che investono di più nel settore spazio rispetto al PIL, secondo i dati dell’Agenzia Spaziale Europea. Investire nello spazio non vuol dire spendere in armi, qui la classifica globale è diversa con nessun paese della Ue tra i primi cinque che sono USA, Cina, India, Russia e Regno Unito, con il numero due in accelerazione costante da ben 26 anni. Ma la tecnologia spaziale è una componente essenziale della prevenzione e della deterrenza, oltre che del supporto a una difesa efficace come mostra proprio il caso dell’Ucraina.

AMBIENTE FAVOREVOLE ALLE STARTUP


Come nella rivoluzione di Internet degli anni 90 del secolo scorso, la space economy è costellata, è il caso di dirlo, di startup. Di recente l’Osservatorio Space Economy della School of Management del Politecnico di Milano ha segnalato quelle da non perdere d’occhio nel 2022. I nomi americani prevalgono, ma non mancano giapponesi ed europei, come la tedesca Rocket Factory Augsburg e l’italiana D-Orbit, prima a livello globale a proporre servizi di ‘logistica spaziale’, che sviluppa anche sistemi di trasporto commerciale orbitale, ha completato con successo quattro missioni con il proprio ION-SCV e si prepara a sbarcare entro l’anno a Wall Street servendosi di una SPAC, vale a dire una società veicolo creata ad hoc per la quotazione.

UNA CORSA CHE NON È PIÙ A DUE


La space economy è ancora una galassia dai contorni non ben definiti, si va dall’esplorazione e dal turismo spaziale, alla colonizzazione del sistema solare, allo sfruttamento delle risorse minerarie extraterrestri, ai sistemi di difesa, prevenzione e sicurezza. Rispetto alla corsa allo spazio seguita alla seconda guerra mondiale, che era una gara due tra USA e URSS, l’Occidente sembra aver accumulato un vantaggio formidabile sul blocco che si sta formando tra Cina, Russia e forse anche India. Cosa che non può dirsi se si guarda alla corsa agli armamenti, dove l’Oriente è ancora in ritardo ma in forte accelerazione e, soprattutto, si fa molti meno scrupoli a usarli, come mostra l’aggressione all’Ucraina. Ma un forte presidio ‘dello’ spazio e un controllo sempre più preciso ‘dallo’ spazio possono scoraggiare o limitare le tentazioni di ricorrere alle armi.

BOTTOM LINE


Il tutto per l’investitore ovviamente vuol dire una nuova frontiera a cui guardare con grande attenzione, anche perché a differenza dei big tech che sono praticamente tutti dall’altra parte dell’Atlantico questa offre molte opportunità interessanti anche da questa parte. In un mondo che si sta ri-dividendo in due e ri-armando, la space economy rappresenta non solo un’opportunità di allocazione del capitale, ma anche un modo per “spuntare” le armi a chi ha voglia di usarle.

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